Un progetto per far uscire dalla crisi Chianciano Terme e Montepulciano

Attivare azioni concrete che puntino alla salvaguardia delle aziende alberghiere, commerciali ed artigianali. Predisporre un progetto operativo da sottoporre all’attenzione della Regione Toscana per programmare adeguati interventi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 2010 16:03
Un progetto per far uscire dalla crisi Chianciano Terme e Montepulciano

Ne hanno parlato a lungo per capire le motivazioni della crisi e soprattutto come venirne fuori. Al tavolo le Giunte municipali di Chianciano Terme e Montepulciano, l’Unione speciale dei comuni della Val di Chiana e l’Uncem Toscana. Si è partiti dell’analisi della manovra del Governo e delle conseguenze che ne deriveranno sopratuttto su territori già colpiti dalla crisi economica e si è chiesto che vengano apportate modifiche per evitare il fallimento dei comuni. Poi si è passati all’esame della situazione che presenta punti negativi molto pesanti e non solo per la diminuzione delle presenze di clienti termali dopo la decisione del governo di tagliare i contributi per le cure, ma anche ad altro. “La crisi - ha spiegato Oreste Giurlani, presidente di Uncem - è determinata da cause e responsabilità ben precise e non può essere addebitata a calamità naturali”. I sistemi produttivi di Chianciano Terme e Montepulciano per sopravvivere e prosperare devono essere competitivi e adeguarsi alle condizioni di mercato.

Con l’intento di attivare azioni concrete che puntino alla salvaguardia delle aziende alberghiere, commerciali ed artigianali è stato deciso di predisporre un progetto operativo da sottoporre all’attenzione della Regione Toscana per programmare adeguati interventi. E’ necessario, quindi, che venga resa operativa la volontà di collaborare con le istituzioni e la necessità di instaurare una forte coesione, per attivare azioni e programmi per salvaguardare l’intero comparto ricettivo, commerciale ed artigianale dei due comuni. Occorrono “pacchetti turistici” adeguati all’offerta del territorio magari anche guardando che cosa accade sulla riviera romagnola. Purtroppo le lamentele degli albergatori sono fatti concreti, anche se qualcuno riesce a mantenersi a galla grazie ad accordi con tour operator stranieri che mandano clienti a Chianciano.

Nè va meglio a Montepulciano dove se prendiamo per esempio le statistiche del 2008, constatiamo purtroppo un calo del 15% ne 2009, e sarà anche peggio nel 2010. “Puntare sulle terme - sostiene Giurlani - va bene, ma bisogna saper anche utilizzare le bellezze del paesaggio, le offerte culturali, il tempo libero. Come Uncem siamo pronti e devo constatare con piacere che sulla stessa linea abbiamo trovato sia l’Unione speciale dei comuni della Val di Chiana che le Amministrazoni municipali di Chianciano e Montepulciano.

Adesso si tratta di mettere a punto rapidamente il progetto di rilancio e seguirlo con impegno”.

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