Alla Regione Toscana il ruolo di “regia” per i servizi pubblici

Oggi Cispel toscana ha richiesto investimenti pubblici in infrastrutture (energia, trasporti, acqua, rifiuti, edilizia pubblica, welfare), innovazione, semplificazione alla Regione Toscana.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 maggio 2010 19:51
Alla Regione Toscana il ruolo di “regia” per i servizi pubblici

Oggi Cispel toscana ha richiesto investimenti pubblici in infrastrutture (energia, trasporti, acqua, rifiuti, edilizia pubblica, welfare), innovazione, semplificazione alla Regione Toscana. "La Regione Toscana raccoglie la sfida lanciata stamani visto che è parte integrante del programma di governo e che sui rifiuti si tratta di proseguire il lavoro intrapresto. Ma chiede a tutti gli altri livelli istituzionali di stare con noi”. Così l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini sul futuro ruolo delle istituzioni sulla riorganizzazione dei servizi pubblici.

La Regione dovrà avere una funzione più incisiva, ricorda, di quella avuta in passato, ma il tutto si inserisce nel nuovo programma di governo che parte da un assunto: la città toscana di 3 milioni e mezzo di abitanti. “La partita è importante ma va giocata subito. Ci chiede soprattutto di superare i municipalismi e fare squadra, mettendo in condivisione la capacità di fare impresa, l’esperienza acquisita, e una buona dose di coraggio per buttare il cuore oltre l'ostacolo. Solo così possiamo vincere questa sfida.

Tutti insieme. In altre parole, la competitività sui servizi pubblici non va esercitata in casa, ma all’esterno, per evitare di diventare terra di conquista. La riorganizzazione va avviata tenendo presenti i livelli istituzionali rafforzando il ruolo di controllo dei Comuni, senza dimenticare la partecipazione dei cittadini. Riguardo agli argomenti specifici: sull'acqua la Regione Toscana vuole arrivare a elaborare un testo unico che raccolga tutte le norme in materia, semplificando e chiarendo il quadro delle competenze.

Sui rifiuti, il nostro impegno è forte, ma denunciamo l'assenza del Ministero dell'ambiente: da oltre due anni non incontra le Regioni. Un'assenza che si sente anche sulla vicenda dei siti nazionale di bonifica sui quali è impossibile intervenire con il rischio che vadano via le imprese esistenti per non citare l’attuazione della direttiva europea che va fatta entro fine anno". "In questa sede stato invitato ad approfondire con Cispel i temi del trasporto pubblico locale; lo faremo presto - così ha commentato l'assessore ai trasporti ed infrastrutture, Luca Ceccobao -.

Per il trasporto pubblico locale la Regione Toscana deve avere un ruolo di programmazione generale e lavorare con il coordinamento degli enti locali. È necessario produrre un miglioramento della qualità percepita ed effettiva dei servizi per gli utenti in Toscana. Per fare della Toscana il fulcro dello sviluppo e dell'innovazione servono nuove economie di scala, che potranno generare nuovi investimenti, competitività. Un esempio per tutti: non possiamo pensare di fornire servizi innovativi ed efficienti con un parco macchine vetusto come quello di cui siamo dotati, servono risorse e nuovi bus". Salvatore Allocca, assessore al welfare e politiche per la casa, chiamato in casua sui temi dell'edilizia residenziale pubblica ha prseguito: "La questione della rivisitazione della legge, che è più di una manutenzione, è un elemento necessario proprio in virtù dei ritardi che finora si sono accumulati, tant'è che la Regione ha recuperato somme che erano state finanziate nel 2000.

Però la rivisitazione della legge 96 non può essere l'elemento che assorbe tutta l'attività. Può essere un binario, ma l'altro deve essere necessariamente quello di attivare più risorse, il prima possibile. E questo, comunque, indipendentemente dalla ristrutturazione della normativa, perchè non si può prima rifare la legge e poi spendere i soldi". di Francesca Calonaci

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