Ancora Shakespeare con ''Molto rumore per nulla''

Cast: Lorenzo Lavia, Giorgia Salari, Pietro Biondi, Francesco Bonomo, Salvatore Palombi, Andrea Nicolini, Gianni De Lellis, Alessandro Riceci, Luca Fagioli. Regia: Gabriele Lavia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2010 17:11
Ancora Shakespeare con ''Molto rumore per nulla''

Uno Shakespeare fresco e nuovo in scena al Teatro Politeama di Poggibonsi (Siena), dove la compagnia guidata da Gabriele Lavia darà vita ad una scatenata versione di “Molto rumore per nulla”, piena di musica, movimento e con tanti giovani attori. Lo spettacolo è in programma martedì 12 gennaio 2010 alle 21 (turno “A” abbonamenti) e mercoledì 13 gennaio, stessa ora, (turno “B”). Quarto appuntamento della nuova stagione di prosa a cura della Fondazione E.L.S.A.

Culture Comuni (Espressioni Linguaggi Spettacoli Azioni). Sul palcoscenico Lorenzo Lavia, Giorgia Salari, Pietro Biondi, Francesco Bonomo, Salvatore Palombi, Andrea Nicolini, Gianni De Lellis, Alessandro Riceci, Luca Fagioli. Trama Nella solare città di Messina, il ricco Lionato accoglie nella sua magione il principe d’Aragona don Pedro, di ritorno dalla guerra insieme ai suoi più stretti compagni. L’atmosfera gaia e leggera dell’estate mediterranea fa da sfondo agli amori tra il giovane Claudio e la dolce Ero e tra i litigiosi Beatrice e Benedetto.

Nell’imminenza delle nozze di Claudio ed Ero, don Juan, geloso del favore che Claudio gode presso don Pedro, fa di tutto per screditare Ero e impedirle così di sposare il suo amato. Nulla però potrà impedire all’amore di trionfare sui cattivi sentimenti che saranno giustamente puniti. Questa, in breve, la trama di un’opera che condensa in sé tutto il meglio delle commedie shakespeariane: finte morti, sospetti, intrighi, schermaglie amorose, scambi di persona, congiure. Un molto – per fare una sintesi estrema di questa divertentissima opera – che attraverso lo specchio del rumore si riflette e diventa, o ritorna, nulla: “lo scandalo, il delirio, la rabbia, la rissa, la finzione, la guerra, l’amore...

sono l’esito del nulla, certo arriveranno al nulla. La vita allora non è che un’ombra che cammina per davvero, un povero attore che si agita nella scena, per la sua ora, tutto sudore, furia, temperamento”.

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