L'allarme degli agricoltori sulle difficoltà di lungo periodo

Disdette sugli ordini -27%. Crollo del fatturato -41%. Crollo delle presenze in agriturismo -79%. La richiesta agli istituti di credito: tassi agevolati alle imprese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2020 13:15
L'allarme degli agricoltori sulle difficoltà di lungo periodo

Piovono le prime disdette degli ordini in più di una azienda agricola su quattro (27%) per il crollo della domanda alimentare dopo la paralisi del turismo, i ristoranti vuoti, la chiusura forzata delle mense scolastiche e le difficoltà per l’export. E’ quanto rivela la prima analisi Coldiretti/Ixè sugli effetti dell’emergenza Coronavirus sull’agroalimentare Made in Italy in occasione del primo weekend di avvio della campagna #MangiaItaliano nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica. Una mobilitazione per difendere la principale ricchezza del Paese che è partita anche in Toscana a Pistoia in Via dell'Annona 211, a Grosseto in Via Roccastrada, 2, Firenze Piazzale delle Cascine, a Pisa in Via del Chiassatello 64, a Livorno in Via Padre G.

Bissaglietto, a Bibbiena in provincia di Arezzo in Piazza Generale Sacconi e a Siena in Via Paolo Frajese 7, con i 32 prodotti a denominazione di origine Dop e Igp riconosciuti dall’Unione Europea tra formaggi, oli extravergine di oliva, salumi e prodotti a base di carne, vini, panetteria e pasticceria, le punte di diamante dei mercati contadini. Un patrimonio – sottolinea la Coldiretti - messo a rischio dall’espansione del Covid-19 che sta provocando gravi difficoltà produttive, logistiche e commerciali a livello nazionale, senza dimenticare i pesanti danni di immagine e gli effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero, amplificato dallo stop forzato alle Fiere che sono un momento importante di promozione.

E non si vede una soluzione a breve visto che - continua la Coldiretti - per oltre la metà (51%) delle aziende l’impatto economico negativo è purtroppo destinato a durare nel tempo. Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus – spiega Coldiretti – il fatturato è crollato nel 41% delle aziende del settore ma la situazione è ancora piu’ grave negli agriturismi dove il 79% delle strutture dichiara un calo del fatturato.

“E’ in atto a livello internazionale una campagna massmediatica denigratoria ai danni dell’Italia che sta producendo effetti disastrosi. Dobbiamo essere uniti e compatti per rispedire al mittente le informazioni distorte create ad arte dalla concorrenza che stanno mettendo in ginocchio il settore agrituristico e florovivaistico, oltre all’export dei prodotti agroalimentari. L’ingessamento di alcuni importanti poli della logistica e le fake news che ci stanno dipingendo strumentalmente come untori, stanno avendo come effetto immediato l’aumento esponenziale delle disdette negli agriturismi con punte fino all’80%, con l’annullamento delle prenotazioni che stanno arrivando fino a settembre. Coldiretti è l’Italia e intende contribuire a ricreare il clima di fiducia che il nostro Paese” denuncia Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.

La decisione Usa di innalzare il livello di allerta e il blocco dei voli da parte dell' American Airlines fa il paio con il crescente numero di Paesi che mette vincoli sanitari ai propri cittadini che viaggiano in Italia, con la Romania – sottolinea Coldiretti – che impone la quarantena ai suoi cittadini provenienti dall’Italia ma misure restrittive sono state previste anche dalle autorità sanitarie polacche che raccomandano di adottare l’auto-monitoraggio mentre la Bulgaria chiede a tutti i passeggeri provenienti da tutte le Regioni italiane (sintomatici ed asintomatici) di compilare al rientro un questionario, in presenza di un ispettore sanitario con l’invito ad osservare una quarantena al proprio domicilio nel Paese.

“I nostri agriturismi stanno ricevendo centinaia di cancellazioni di prenotazioni da Paesi quali Canada e USA, ma anche Belgio, Olanda, Germania e Paesi Scandinavi, mentre il mercato interno ed estero ha subito una flessione preoccupante sul fronte della vendita dei prodotti agroalimentari, un danno che, se non rientra nel breve periodo la psicosi alimentata da informazioni false, sarà di proporzioni incalcolabili. Dobbiamo reagire tutti insieme per superare questo momento di forte criticità” aggiunge il direttore di Coldiretti Toscana, Angelo Corsetti.

L’avvio di una corretta campagna di informazione sulla qualità e la salubrità dei prodotti agroalimentari Made in Italy e del turismo è la priorità segnalata dalla metà delle aziende del settore (50%) che chiedono però – conclude Coldiretti - anche sgravi fiscali e contributivi, sostegni a consumi ed esportazioni e interventi di sostegno comunitari.

Se le aziende agricole e agrituristiche stimano una perdita di fatturato a causa dell’emergenza Coronavirus, sono necessarie misure urgenti nel breve e lungo periodo da parte del Governo nazionale ma anche delle istituzioni locali e regionali. E’ l’allarme lanciato dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena che ha chiesto al Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi di applicare o far applicare una moratoria sui contributi previdenziali e sul pagamento di tasse e imposte per l’anno 2019-2020.

L’altra richiesta è agli istituti di credito che valutino concretamente tassi agevolati alle imprese per finanziamenti da restituire nel medio e lungo termine e che possa essere applicata una moratoria o una rivisitazione degli interessi sulle rate e sui prestiti in scadenza nell’anno corrente. Alla luce della stagionalità del lavoro che da sempre contraddistingue l’operato delle imprese agricole e agrituristiche, l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena chiede inoltre al Governo di applicare immediatamente la cassa integrazione in deroga. L’emergenza Coronavirus, al di là degli aspetti sanitari, ha assunto contorni macroeconomici che richiedono misure nazionali ed europee in grado di limitare al massimo lo choc socioeconomico e sostenere le imprese sotto il profilo della logistica, dei trasporti e della mobilità della manodopera così come è indispensabile anche un intervento a sostegno della liquidità.

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