Tornano 'i mai visti' alla Galleria degli Uffizi

La nona edizione de “i mai visti” presenta alle Reali poste degli Uffizi un dipinto inedito di Amico Aspertini e una selezione di ritratti di uomini illustri.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2009 15:26
Tornano 'i mai visti' alla Galleria degli Uffizi

Nel panorama culturale italiano è particolarmente apprezzata la manifestazione “i mai visti”, un’iniziativa curata dalla Galleria degli Uffizi, che promuove ogni anno, l’esposizione di opere conservate nei depositi della Galleria o poco visibili al grande pubblico. In questa nona edizione, il fulcro della mostra, curata da Francesca de Luca, è la presentazione di un inedito: un ritratto del genio inquieto Amico Aspertini (Bologna, 1474 circa - 1552), considerato perduto e riscoperto dalla critica nel 2008. “Quest’anno il consueto appuntamento coi ‘mai visti’ - ha detto il direttore della Galleria, Antonio Natali – s’arricchisce d’un ulteriore pregio, giacché l’opera che ne è fulcro è da poco entrata nel patrimonio degli Uffizi.

Il Ritratto di Alessandro Achillini dipinto da Amico Aspertini, poetico e bizzarro maestro bolognese, è uno di quei quadri che ogni grande museo vorrebbe acquisire nelle proprie raccolte. La Galleria fiorentina ha avuto questa fortuna, concretatasi grazie al mecenatismo degli Amici degli Uffizi”. Il dipinto, presumibilmente datato ante 1521, che raffigura il medico e filosofo bolognese Alessandro Achillini, è presentato al pubblico per la prima volta insieme ad una selezione di opere dedicate al tema delle serie di Uomini Illustri.

Sono un centinaio, in totale, le opere esposte, tra cui una corposa serie di ritratti ‘gioviani’ della Galleria, un ritratto dal ciclo di affreschi di Andrea del Castagno a Legnaia, alcuni ritratti appartenuti al celebre Museum di Paolo Giovio dai quali trasse origine la collezione fiorentina e di cui significativi esempi sono il Ritratto di Niccolò Leoniceno di Dosso Dossi, il Ritratto di Totila di Francesco Salviati e da oggi la tela di Aspertini. In mostra anche oggetti e arredi in grado di evidenziare tutti i significati, espliciti e impliciti, attribuibili a questo tema così ricco di risvolti colti, scientifici, storici e curiosi. Un’incredibile varietà di volti e di personaggi quindi, suggerita già dal titolo dell’esposizione. Come ha sottolineato la Soprintendente Cristina Acidini, “oltre a valorizzare un ritratto straordinario donato con lungimirante munificenza dagli Amici degli Uffizi, la mostra ripercorre un itinerario storico che dà un valore aggiunto alle opere d'arte degli Uffizi.” Infatti, la collezione gioviana della Galleria nasce dalla decisione di Cosimo I di far copiare a partire dal 1552 dal pittore Cristofano dell’Altissimo la maggior parte dei ritratti dell’eccezionale raccolta di Paolo Giovio, per inserirli nel complesso programma decorativo della Sala del Mappamondo in Palazzo Vecchio.

In mostra sarà eccezionalmente visibile la ricostruzione virtuale della sala secondo il primitivo e ambizioso progetto elaborata dal Laboratorio multimediale dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza. Per la prenotazione online dei biglietti per visitare la Galleria degli Uffizi di Firenze clicca qui. A.L.

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