In Provincia si discute dei calcinacci caduti all’Istituto Vasari di Figline

L’assessore provinciale Giorgetti ha risposto a due domande sull'episodio accaduto nella scuola di Figline Valdarno e presentate da Villa (Pdl) e Calò e Verdi (Prc-Pdci-Sc).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2009 15:42
In Provincia si discute dei calcinacci caduti all’Istituto Vasari di Figline

Due domande d’attualità, di Villa (Pdl) e di Calò e Verdi (Prc-Pdci-Sc) sui calcinacci caduti all’Istituto Vasari di Figline Valdarno alle quali ha risposto l’assessore all’edilizia della Provincia di Firenze Stefano Giorgetti. “Cerco di far capire tecnicamente qual è stato il problema. Le pignatte che fanno parte del solaio hanno una funzione meramente di cassero, cioè non fa parte della struttura portante la pignatta, è la parte in laterizio che è un cassero che funziona da alleggerimento del solaio.

Già un anno fa si presentò questo fenomeno di distacco della parte sottostante della pignatta, soprattutto a contatto con la struttura in cemento, probabilmente per degli assestamenti naturali dell’edificio o per qualche piccolo difetto all’interno delle pignatte. In quella sede furono rimosse le parti di pignatte che avevano una serie di problemi e modificato il controsoffitto. Oggi il controsoffitto è autoportante, non pedinato al solaio ma con una portanza propria per sopportare ogni tipo di evento.

Alla commettitura tra la struttura portante in cemento armato e la pignatta si è verificato lo stesso problema dello scorso anno; il controsoffitto rifatto ha tenuto e la pignatta che si è staccata è caduta sul controsoffitto. Non c’è stato nessun problema di inagibilità e la classe ha continuato a fare le proprie lezioni. Vorrei rassicurare sotto tutti i punti di vista – ha concluso Giorgetti – che non c’era nessun elemento di pericolo, tanto meno strutturale”. Per Villa: “Queste non sono questioni da sminuire.

Credo che tutte le situazioni che riguardano l’edilizia scolastica siano da evidenziare, in particolare per una struttura come il Vasari per il quale lo scorso aprile avete annunciato che entro il prossimo anno scolastico, settembre 2010, ci sarà la costruzione di nuove 13 aule: 12 per la didattica e una di servizio. Mi auguro che in occasione dello svolgimento di questi lavori venga fatto anche un controllo a tutta la struttura perché anche se questo, come lo ha definito, non è un fatto grave, è comunque un fatto che ha provocato disagi e preoccupazioni da parte degli studenti.

Vorrei ricordare che questi famosi lavori del Vasari sono in ponte fin dal 2007 e che sono stati rinviati per il fallimento della prima ditta e che ora, per un importo di un milione e 480 mila, dovrebbero terminare”. Calò ricorda che: “Siamo alla terza scuola che lamenta episodi legati alla sicurezza, prima il Chino Chini di Borgo San Lorenzo, poi il Milite Ignoto di Malmantile e infine il Vasari di Figline Valdarno. E’ dal ’99 che il Vasari è interessato da fatti simili: distacco di intonaci e calcinacci dal soffitto.

Si era parlato di lavori male eseguiti dalle ditte appaltatrici. Fu previsto in quel caso di agganciare i controsoffitti alle travi, in modo da eliminare i precedenti agganci eseguiti sulle pignatte. Oggi invece l’assessore dichiara che il problema sono le pignatte. Già allora era stato minimizzato l’evento dicendo che la pignatta distaccata non era caduta nell’aula in quanto fermata dal controsoffitto. Torniamo a chiedere l’anagrafe degli edifici scolastici e che il sito dell’Osservatorio scolastico sia accessibile e trasparente a tutti, perché attualmente non lo è.

Lamentiamo altresì il ritardo nella realizzazione dei lavori di ampliamento del Vasari, già previsti nel novembre 2004 rimandati nel 2005, rinviati nel 2007 per il fallimento della ditta appaltatrice e nuovamente annunciati ad aprile da Renzi, prima della campagna elettorale. Paradossale è il fatto che, la conclusione dei lavori sono previsti nel settembre 2010. Oltre alla messa in sicurezza dell’edificio chiediamo sia finalmente realizzato l’ampliamento”.

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