In Provincia si è discusso della situazione dei precari

L’assessore Di Fede ha risposto ad un’interrogazione di Calò e Verdi (Prc-Pdci-Sc).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2009 18:21
In Provincia si è discusso della situazione dei precari

L’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Fede ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interrogazione dei consiglieri Calò e Verdi (Prc-Pdci-Sc) sulla vertenza dei precari nella scuola e le ripercussioni in Provincia di Firenze. “Anche la nostra Provincia è stata investita da un’azione di ridimensionamento del personale a tempo determinato con conseguenze gravi perché, pur non modificandosi l’offerta scolastica in termini di orari, la conseguenza è stato l’aumento di studenti nelle classi, fino a raggiungere il 16% di aule con 30 alunni per classe.

Inoltre, preoccupa la situazione del personale di sostegno, fornito dallo Stato, che assegna un insegnante ogni due portatori di disabilità. In teoria verrebbero 9 ore a testa, che è abbastanza ma c’è una quota di studenti disabili che hanno anche un numero inferiore alle 9 ore. Anche perché il numero dei disabili dell’anno scolastico 2009-2010 è salito a 713 unità rispetto ai 620 dello scorso anno e gli insegnanti per i disabili sono diminuiti di 13 unità questo fa sì che quel rapporto indicato dal Ministero non può essere garantito per tutti.

Il Ministero ha portato in discussione in Parlamento un provvedimento per i 12 mila insegnanti a tempo determinato che hanno avuto un incarico per un anno intero ed ai quali viene riconosciuto un sostegno pari a circa 600 euro di media, che è una sorta di indennità. In più, questo personale viene immesso in testa alle graduatorie per le supplenze brevi. Una norma sulla quale, però, non diamo un giudizio positivo in quanto gli insegnanti quest’anno sono 42 mila e quindi 30 mila insegnanti si trovano in questo momento a non poter usufruire di questa norma.

La Regione Toscana ha più volte chiesto al Ministero di essere ascoltata per eventualmente essere coinvolta in un’azione di sostegno a questo personale. Il Ministero non risulta, ancora oggi, essersi fatto vivo e quindi tra la Regione Toscana e il Ministero non c’è nessun accordo in merito”. Calò ha ricordato: “Le tante manifestazioni sulla riforma Gelmini. L’anno scolastico è iniziato con tante classi senza docenti e ci sono tanti studenti che sono stati lasciati a loro stessi.

Altre classi si sono trovate senza insegnanti di sostegno e questo è veramente uno scandalo al quale non si è posto rimedio”. Nell'immagine, d'archivio, una manifestazione di protesta contro i tagli alla scuola.

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