Sanità: 100 brevetti biomedicali per lo sviluppo toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2009 00:13
Sanità: 100 brevetti biomedicali per lo sviluppo toscano

Firenze– Circa 25 milioni di euro per sostenere la ricerca scientifica, attraverso la firma di un Protocollo – sottoscritto dalla Regione Toscana e dai Rettori delle Università di Firenze, Pisa e Siena – per l’acquisizione da parte della Regione e l’attribuzione alle Aziende ospedaliere universitarie dei brevetti registrati e formalizzati in campo biomedico e farmaceutico. “Per una ragguardevole dotazione di circa 100 brevetti – ha sottolineato l’assessore alla Salute Enrico Rossi – che provengono non solo dalla Facoltà di Medicina, ma anche da ingegneria, biologia, scienze, matematica, statistica e farmacia.

“Il merito della nostra Università è di essere riuscita a garantire la qualità nella didattica, un buon livello nella ricerca e soprattutto – ha detto Rossi – di essere università di massa”. “Se abbiamo 100 brevetti biomedicali significa che l’università ha fatto bene il proprio lavoro – ha continuato l’assessore – e valorizzarli è il nostro mestiere, ed è essenziale attribuire il brevetto all’Azienda universitaria ospedaliera, cioè all’utilizzatore finale”, facendo dell’obiettivo della ricerca il fulcro dell’attività della stessa azienda.

“Questa iniziativa è importante perché risponde alle domande di professori e studenti, porta risorse all’Università e favorisce la ricerca – ha concluso Rossi – ma soprattutto è un volano per lo sviluppo della nostra regione, è una impalcatura interessante e credo anche riproducibile per altri settori”. Il presidente della commissione Sanità, Fabio Roggiolani (Verdi), partendo dall’elemento strategico e dal valore economico che l’operazione può avere, in un quadro di generale crisi, ne ha sottolineato il valore etico: “Questa iniziativa può coprire anche quelle aree dove la valenza economica viene meno – ha spiegato – come la ricerca di vaccini per poche persone o per il terzo mondo”.

Ed uno sforzo di questa portata nel settore della sanità “può essere supportato anche da altri comparti, per far crescere l’industria toscana”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera Lucia Franchini (Pd) che ha parlato di “intervento di ottima amministrazione”. “Di fronte alla situazione di crisi dei nostri atenei – ha dichiarato la consigliera – la Toscana offre un’opportunità innovativa in campo sanitario, che può essere foriera di simili iniziative anche in altri settori”.

Ancora una raccomandazione: “Nel momento in cui la Regione investe 25 milioni di euro, con soldi pubblici – ha detto la vicepresidente della commissione Sanità, Anna Maria Celesti (Fi-Pdl) – è necessario che siano finalizzati anche a una qualificazione del sistema sanitario regionale, a livello nazionale e internazionale”. L’assessore Rossi ha ringraziato la commissione per il ragionamento positivo sul Protocollo, “che guarda ad un’idea di sviluppo per la Toscana di domani”. (ps)

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