Auditorium Flog di Firenze: doppio evento ieri con il rock wave dei Diaframma e il blues psichedelico di Samuel Katarro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2009 19:27
Auditorium Flog di Firenze: doppio evento ieri con il rock wave dei Diaframma e il blues psichedelico di Samuel Katarro

Ad aprire le danze è proprio il solista pistoiese Samuel K. (al secolo Alberto Mariotti), che coadiuvato dal polistrumentista Francesco D’Elia, si cimenta in una personalissima performance acustica dalla preponderante impronta blues, inacidita da influenze più propriamente rock e new wave. L’artista, vincitore dell’edizione 2006 del prestigioso Rock Contest, dichiara che l’arrangiamento live <<è il lato più energico e fisco del mio lavoro, dove lascio amplio spazio ad una componente di improvvisazione>>.

I brani eseguiti infatti, presenti nell’album fresco di uscita Beach Party, sul palco vengono “stravolti”, allungati e reinterpretati, subiscono una mutazione in base all’estro del momento. Ricordiamo che tra i due protagonisti della serata, esiste un legame nato con la registrazione da parte di Sameuel della canzone dei Diaframma “Diamante grezzo”, pezzo che è stato incluso nel tributo al gruppo fiorentino, al quale hanno partecipato artisti del calibro di Marlene Kuntz, Santo Niente e Tre Allegri Ragazzi Morti.
Per quanto riguarda invece l’ottima performance dei Diaframma, certamente non ha deluso le aspettative dei numerosi fan accorsi all’auditorium, proprio per gustare una delle band che ha segnato la storia dell’underground italiano.

Nati ispirandosi alle cupe melodie dei Joy Division, Siberia (1984), a far subito breccia furono proprio i testi del chitarrista Federico Fiumani, caratterizzati da una vena malinconica e drammatica. Con Tre Volte Lacrime (1986), il sound si fa sempre meno oppressivo allontanandosi progressivamente dal dark-punk delle origini, fino ad approdare negli anni 90 ad un rock maturo e originale, in cui l’impronta del poeta Fiumani, divenuto anche cantante, si farà sempre più marcata. I Diaframma degli ultimi anni, conservando intatta la loro carica graffiante e incisiva, riescono nel difficile compito di mantenere un alto il livello di produzione musicale; il live di ieri sera ne è stata riconferma.

L’esibizione inoltre, si è arricchita della partecipazione straordinaria di un amico di vecchia data, Piero Pelù, il quale non ha saputo resistere alla tentazione di salire sul palco a cantare insieme ai “cugini” Diaframma, formazione cresciuta proprio nello stesso crogiolo musicale che ha dato i natali agli storici Litfiba.
Alessio Nencioni

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