Danza, Susanne Linke: omaggio a Stockhausen al Teatro Romano di Fiesole

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 luglio 2008 13:27
Danza, Susanne Linke: omaggio a Stockhausen al Teatro Romano di Fiesole

Per ricordare la recente scomparsa di Karlheinz Stockhausen, compositore tra i più importanti del Novecento e pioniere della musica elettronica, i Nuovi Eventi Musicali e Versiliadanza gli rendono omaggio con una prima assoluta, in collaborazione con Estate Fiesolana 2008: la grande danzatrice e coreografa Susanne Linke il 15 luglio (ore 21,15) al Teatro Romano di Fiesole darà vita allo spettacolo “The innocence of the ruins”, accompagnata dalla danzatrice e coreografa Angela Torriani Evangelisti e dai musicisti Matteo Fossi ed Emanuele Torquati.

Lo spettacolo, che segna il ritorno a Fiesole dell’artista tedesca, oltre alle musiche di Stockhausen omaggerà tre grandi compositori: Bach, Schumann e Mahler. La cornice farà il resto: il suggestivo Teatro Romano di Fiesole, la tecnica perfetta e lo stile ineffabile di Linke, una delle figure più famose al mondo. Il disegno luci è affidato a Paolo Magni.
Susanne Linke è una delle storiche 'poetesse' del teatrodanza tedesco assieme alle coetanee Pina Bausch e Reinhild Hoffmann. Della sua vasta produzione, si ricorda “Im Bade wannen”, originalissimo duetto di una donna con una vasca da bagno che ancora oggi stupisce per la pregnante essenzialità del dettato coreografico e stilistico.

Martedì l’artista darà vita a due Klavierstucke, capolavori del Maestro Stockhausen, accompagnata al piano dal virtuoso pianista Emanuele Torquati. Il primo Klavierstück, il numero V (1954), è dedicato a David Tudor. Questo pezzo per pianoforte è incentrato sulla sonoritá, il tempo e la gestualitá. Il dato fondamentale riguardante la sua esecuzione è rivelata dallo stesso Stockhausen: “le infinite e sottili sfumature, sottolineature e ritardi prodotti da un buon interprete sono spesso piú utili alla comprensione delle mie creazioni, piuttosto che una pura e semplice misurazione in centimetri”.

Il concetto di tempo viene rivisitato alla luce dell´esperienza di Music of Changes di John Cage, in particolare della volontá di “guardare il tempo piuttosto che di sentirlo scorrere”. Il Klavierstück IX (1954, 1961) è invece dedicato ad Aloys Kontarsky. Composto da 33 sezioni scomponibili in due sottogruppi, il primo episodio enfatizza il senso della battuta, sviluppando in particolare due elementi di base, ovvero la ripetizione e la variazione/ornamentazione intorno ad un accordo. La ripetizione come immagine di paura, di male inesorabile, viene giustapposta nella sezione conclusiva del pezzo ad una estrema libertá ornamentale, prodotta da una musica piú rilassata e fluida, in qualche modo meno diretta della precedente.

In definitiva, un’organizzazione iniziale piuttosto rigida, meccanica e verticale dá vita ad una musica flessibile, orizzontale, resa in modo quasi intuitivo dal punto di vista temporale.
Susanne Linke interpreterà poi lo splendido “Adagietto” di Gustav Mahler, presentando in prima mondiale un capolavoro assoluto (ispirato al tema della trasformazione dell’anima) di intensità espressiva e definizione del lavoro sul corpo e sul gesto, oltre che uno stupendo esempio di interpretazione musicale.

Lo spettacolo vedrà inoltre le suggestive coreografie di Angela Torriani Evangelisti, su musiche di Bach. Dice Angela: “la musica di Bach ha sempre accompagnato il mio percorso. Credo sia difficile per un artista non confrontarsi con le sue note, non cedere, almeno una volta, alla tentazione di quell’estrema armonia, del genio matematico che si ritrova nelle sue composizioni musicali, del senso del divino e del sacro che esprime ogni sua opera. Ho ceduto più volte e credo di amare Bach più di ogni altro compositore.

Ultimamente amo le composizioni per piano, per piano solo. C’è una strana nostalgia dell’essere, ma anche qualcosa di ineluttabile nel suono del pianoforte. Il Preludio e Fuga e il II movimento del Concerto italiano in programma mi avvicinano a quel tocco ineffabile delle dita sulla tastiera, a quella strana, speciale solitudine e perdizione nel rapporto con lo strumento. I due brani scelti sono qualcosa di semplice, essenziale, sublime. Vi é solitudine divina. Respiro e abbraccio dolcissimo ed eterno”.

Lo spettacolo è una coproduzione Versiliadanza - Nuovi Eventi Musicali, all’insegna della qualità e della volontà di portare nell’area fiorentina produzioni nuove, esclusive e di taglio internazionale.

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