Bagni di San Filippo: il rischio di emissioni gassose in Amiata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2008 13:53
Bagni di San Filippo: il rischio di emissioni gassose in Amiata

Una giornata dedicata all’informazione sul rischio delle emanazioni gassose nel Comune di Castiglione d’Orcia, che presentano concentrazioni molto elevate di CO2. E’ questo l’appuntamento in programma venerdì 9 maggio, a partire dalle ore 14, presso l'Agriturismo “Il Palazzo” in località Pietrineri a Bagni di San Filippo. L’iniziativa è promossa dal Centro intercomunale di Protezione civile della Comunità montana Amiata Val d’Orcia, in collaborazione con il Comune di Castiglione d’Orcia ed offrirà l’occasione per presentare i lavori effettuati nell’Amiata senese per la delimitazione delle aree a rischio di emanazioni gassose naturali e la brochure redatta dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.

All’appuntamento sono stati invitati la Regione Toscana, la Provincia di Siena, l’Arpat, l’Azienda Usl di Siena, il Corpo forestale dello Stato, le forze dell’ordine e tutti i sindaci e gli assessori dei Comuni che fanno parte della Comunità montana Amiata Val d’Orcia: Abbadia San Salvatore, Montalcino, Piancastagnaio, Pienza, Radicofani, San Quirico d'Orcia.
“L’emanazione di gas naturali dal sottosuolo nella zona di Bagni di San Filippo – spiega Daniele Rappuoli, responsabile del Centro intercomunale di Protezione civile della Comunità Montana Amiata Val d’Orcia – è uno dei rischi ambientali presenti nel territorio della Comunità Montana Amiata Val d'Orcia, insieme a quello sismico, idrogeologico e di incendio boschivo.

La conoscenza del fenomeno, purtroppo, non ha evitato eventi drammatici come quello accaduto nel novembre del 2003 in località Pietrineri, nell’area circostante la struttura che ospiterà questa giornata di informazione e di approfondimento del fenomeno”.
“Al fine di dare garanzie ai residenti e a tutti quelli che hanno interessi nelle aree in questione – continua Rappuoli – il Centro intercomunale di Protezione civile e l'amministrazione comunale di Castiglione d'Orcia hanno stipulato una convenzione con la Protezione civile della Regione Toscana ed il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze per conoscere meglio le dinamiche del fenomeno naturale, individuare le aree a rischio e recintarle in maniera opportuna, proprio per tutelare l’incolumità pubblica.

I lavori in questione, affidati alla Cooperativa La Querce di Castiglione d’Orcia con un contributo della Regione Toscana, stanno per essere ultimati e si sta già pensando alla valorizzazione dell'area da un punto di vista naturalistico e turistico. Nelle prossime settimane, inoltre, verrà revocata l’ordinanza cautelativa che, dal 2003, impedisce a residenti e visitatori di usufruire di ampie porzioni del territorio boschivo che lambisce i centri abitati di Poggio Zoccolino, Pietrineri e San Filippo”.

“Con il supporto del Dipartimento nazionale di Protezione Civile – conclude Rappuoli – è stata realizzata anche una brochure con alcune notizie ed indicazioni specifiche sull'anomalia ambientale in questione. La conoscenza del fenomeno da parte dei cittadini ed il rispetto dei comportamenti da tenere quando ci si avvicina a tali aree, sono, infatti, i migliori strumenti per garantire e tutelare la sicurezza e la salute pubblica.

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