Legge finanziaria regionale 2008: ancora agevolazioni Irap per le imprese certificate, cambia l’addizionale sul gas metano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2007 13:54
Legge finanziaria regionale 2008: ancora agevolazioni Irap per le imprese certificate, cambia l’addizionale sul gas metano

Firenze, 19 dicembre 2007- Ecco le linee fondamentali della legge finanziaria 2008 all’esame del Consiglio regionale nella seduta appena iniziata. Vengono confermate anche per il prossimo anno le agevolazioni fiscali Irap alle aziende con certificazione ambientale Emas ed Iso 14001 e con certificazione sociale Sa 8000. Alle imprese sociali totalmente partecipate da Onlus e cooperative sociali, verrà applicata l’aliquota Irap del 3,25%, Sul fronte della programmazione, alcune disposizioni puntano a coordinare meglio gli strumenti regionali con quelli comunitari.

Per evitare incertezze interpretative, viene espressamente confermata la validità del piano sanitario vigente, in fase di aggiornamento per il triennio 2008-2010. Prorogato anche lo stato di emergenza idrico. Per rendere più agevoli i rapporti tra fornitori, banche ed enti pubblici, compresi quelli sanitari, sono stati snelliti gli adempimenti per la cessione dei crediti, in linea con quanto hanno fatto altre Regioni. Sarà sufficiente una scrittura privata non autenticata, che sarà efficace anche nei confronti degli enti, se questi ultimi non la respingeranno formalmente entro trenta giorni dalla comunicazione.

Cambiano, infine, i parametri per l’addizionale sul gas metano. La normativa statale (decreto legislativo 26/2007) prevede un’imposizione in quattro fasce basata sul solo consumo e non più sulla destinazione d’uso (T1usi domestici per acqua calda e cottura, T2 riscaldamento e altri usi civili). Nella prima fascia (fino a 120 mc) l’addizionale è fissata in 0,015 euro, inferiore a quella ora in vigore di 0,020 euro per il T1 ed il T2 fino a 250 mc. Nella seconda fascia (fino a 480 mc) l’addizionale è di 0,026, confermando quella attualmente in vigore per il T2 oltre i 250 mc e per gli altri usi civili.

Nella terza fascia (fra 480 e 1560 mc) e nella quarta (oltre i 1.560 mc) l’addizionale è stata fissata in 0,030 euro, superiore a quella vigente di 0,026. Complessivamente il gettito sarà invariato. La Giunta regionale potrà rilasciare garanzia fideiussoria alla Società infrastrutture toscana per la realizzazione della bretella autostradale Lastra a Signa-Prato. L’importo massimo che la garanzia coprirà è di 250 milioni di euro. Per favorire lo sviluppo di nuovi investimenti industriali, con creazione di posti di lavoro, viene istituito un fondo con 15 milioni di euro nel triennio 2008-2010.

Le risorse saranno assegnate con procedura negoziale ‘a sportello’, che consente di concordare con gli investitori ed il territorio i reciproci impegni. Viene confermato il contributo di 51 mila euro alla Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura, che ha sede presso l’Arciconfraternita di Misericordia di Siena.
Nel 2008 la Regione Toscana potrà contare su 679 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dal bilancio di previsione 2008, all’esame dell’aula nella seduta appena iniziata.

Il bilancio di previsione 2008, rispetto al bilancio di previsione 2007, registra un aumento di 795 milioni di euro: 551 sul fondo sanitario e 100 destinati dalla Regione alle strutture sanitarie. Nel complesso, al netto della sanità, sono disponibili maggiori risorse per 144 milioni di euro. Ci sono poi 535 milioni, da Fondo sociale europeo, Cipe, Fondo di sviluppo rurale, che non possono ancora essere inserite in bilancio per motivi squisitamente tecnici. Le risorse in più effettivamente disponibili, al netto della sanità, sono quindi 679 milioni di euro.

Il bilancio di previsione 2008 (che quindi non tiene conto delle ulteriori certe cui accennavamo) è pari a 9.053 milioni di euro, con un incremento significativo di circa 796 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Le entrate tributarie registrano un aumento di 462, 8 milioni di euro (passano da 6.562,65 a 7.025,5 milioni). Tale aumento è dovuto al maggior gettito dei tre tributi regionali (Irap, addizionale Irpef, compartecipazione Iva). Il ricorso al credito è di 435 milioni (449 nel 2007).

Servirà alla copertura del disavanzo (218 mln), al programma straordinario degli investimenti (117,58 mln), al programma di investimenti in sanità (100 mln). Le risorse saranno convogliate lungo precisi assi strategici. A fare la parte del leone sarà la strategia sociale, che comprende anche la sanità, con quasi 6.500 milioni, seguita dalla strategia territoriale con oltre 1.150 milioni e da quella economica con 480 milioni. Seguono la strategia culturale e formativa (280), ambientale (211), istituzionale (185).

Le risorse per l’amministrazione regionale superano di poco i 615 milioni. I progetti integrati regionali (Pir), che sono gli strumenti di attuazione della programmazione, potranno contare su quasi 2.118 milioni, 42 milioni in più rispetto a quanto previsto nel Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef). Sono state compiute verifiche tecniche sull’effettiva fattibilità degli interventi nell’arco temporale previsto e, in alcuni casi, i finanziamenti sono stati rimodulati. Questo permetterà nuovi investimenti, ad esempio nell’edilizia scolastica.

Nel bilancio sono aumentate le risorse per le infrastrutture in sanità (+86,5 milioni) e sono calate di 95 milioni quelle destinate al progetto per la non autosufficienza, che sarà avviato gradualmente con 25 milioni di risorse regionali e 30 a carico dello stato, senza introdurre nuove tasse. E’ stato inoltre previsto un fondo integrativo di solidarietà alle famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro per 600.000 euro. Altre variazioni riguardano gli interventi per lo sviluppo economico come il progetto sull’innovazione e la sostenibilità dell’offerta turistica e commerciale.

Maggiori risorse anche al progetto sulla formazione. “Il bilancio di previsione 2008 è lo sviluppo coerente delle valutazioni scaturite con l’approvazione del Documento di programmazione economica finanziaria (Dpef) nel luglio scorso e con la comunicazione preliminare dell’assessore Bertolucci prima della concertazione”. Lo ha detto il presidente della commissione Affari istituzionali, Ilio Pasqui, intervenuto per illustrare i contenuti della finanziaria e del bilancio di previsione 2008 della Regione Toscana.

“È questa – ha aggiunto - la prima novità che segna un’inversione rispetto a quanto avvenne lo scorso anno, quando la manovra nazionale impostata con la Finanziaria costrinse anche la nostra Regione a modificarne in corso d’opera alcuni significativi aspetti”. Pasqui ha sottolineato “la scelta dell’invarianza fiscale”, cioè il fatto che la manovra non introduce modifiche al prelievo fiscale. “Questo significa – ha spiegato – che la Toscana, che è un’eccezione nel panorama nazionale, non saranno annullati i benefici fiscali introdotti dalla Finanziaria del Governo”.

In questo contesto Pasqui ha detto che le maggiori entrate registrate nel 2007 sono, “oltre che un dato contabile”, un fatto che segna “una significativa inversione di tendenza nell’economia”. Il presidente della commissione Affari istituzionali ha aggiunto che “il bilancio è l’atto amministrativo di maggior significato politico” che “per noi rappresenta uno strumento di politica riformista”. Pasqui ha inoltre affermato che il quadro finanziario generale lascia prevedere il rispetto dei limiti fissati dal Patto di stabilità.

“È necessario tuttavia affermare – ha concluso – che non possiamo avere distrazioni sia nel lavoro di monitoraggio effettivo della spesa sia sviluppando le indicazioni già fornite al Consiglio con il Dpef e le risoluzioni collegate, con particolare riferimento al tema della razionalizzazione degli enti e delle strutture esterne”.
Marco Montemagni (Pdci) è intervenuto a nome dei quattro gruppi consiliari della Sinistra arcobaleno (Prc, Pdci, Verdi e Sd) definendolo “un fatto significativo”.

Rispetto al Bilancio 2008 ha detto che esso “rappresenta la cartina di tornasole della politica della Regione in una situazione economica complessa”. Secondo Montemagni, i segnali di rallentamento dell’economia regionali degli ultimi due trimestri, le previsioni non positive per il 2008 e la domanda di lavoro che resta stazionaria chiedono alla Regione “un più forte intervento sull’economia e sul lavoro”. Riaffermando la necessità di una riforma nazionale nel segno del federalismo fiscale solidale e unitario, il consgliere della Sinistra arcobaleno ha affermato che il capitolo di spesa del bilancio 2008 “esprime una forte connotazione sociale”.

A questo proposito ha citato l’incremento delle disponibilità per il fondo sanitario e “il primo importante intervento a favore della non autosufficienza”. Altro elemento importante “è l’incremento di spesa nella strategia ambientale”, soprattutto per quanto attiene le voci relative alle tematiche dell’acqua, dell’assetto idrogeologico, dell’energia e della gestione del ciclo dei rifiuti. Riguardo al capitolo acqua Montemagni ha riaffermato il principio che essa “deve rimanere pubblica e non deve essere privatizzata”.

Sui trasporti, infine, ha sottolineato la necessità che “l’intervento sull’Alta velocità non può essere avulso dal rilancio della mobilità a scala locale e regionale”.
Secondo Virgilio Luvisotti (Af), “quando si guarda all’inesistente dibattito nel centrosinistra sulle scelte del bilancio, ci si domanda quale natura abbia questo documento rispetto alle aspettative dei toscani.; quale impronta intenda lasciare, quale strada si vuole intraprendere alla luce dei problemi contingenti e delle prospettive future”.

Luvisotti ha lamentato l’assenza di voci che richiamino “la riduzione e la razionalizzazione della spesa nel breve periodo” e il rilancio degli stanziamenti che innalza l’indebitamento e la pressione tributaria “in un momento in cui le famiglie sono già in ginocchio” a causa dell’aumento delle tasse, dei servizi e dell’alto costo del denaro. Secondo il consigliere di Af, le varie strategie previste dal bilancio non contengono “una politica di riduzione e austerità”, la copertura finanziaria è ottenuta solo grazie “all’umento delle entrate”, mentre il rispetto dei vincoli del patto di stabilità sarà di difficile raggiungimento.

Luvisotti ha concluso definendo il bilancio 2008 “una strenna natalizia” che può “essere il colpo di grazia all’economia della regione”.
“L’invarianza fiscale è una mistificazione. Le entrate crescono robustamente. Purtroppo anche la spesa. Il nostro giudizio sul bilancio regionale non può che essere decisamente e severamente negativo”. E’ questa la posizione di Forza Italia sul bilancio, illustrata in aula dal consigliere Alessandro Antichi. “L’invarianza fiscale voluta da Martini – ripete Antichi – è una mistificazione bella e buona: a causa di tutti i meccanismi automatici, infatti, si tradurrà in un aumento di entrate per 600 milioni di euro, tutti soldi che, di diritto o di rovescio, saranno “estorti” dalle tasche dei toscani”.

“La decisione della giunta, tanto più penalizzante in quanto adottata in presenza di un extragettito fiscale ormai strutturale di quasi 50 milioni di euro – specifica ancora Antichi – appare del tutto incomprensibile. Il governatore della Lombardia, Formigoni, pur dovendo fare a meno di rimesse statali per 170 milioni di euro, le tasse le ha abbassate, abolendo l’Irpef regionale per i bassi redditi (quasi 4 milioni di cittadini) e i ticket sanitari, e azzerando la tassa sul metano. Se Martini ha scelto una strada diversa avrà le sue ragioni.

Di certo c’è che con le entrate cresce anche la spesa della Regione di quasi 800 milioni di euro. In particolare quella per il personale ma soprattutto quella per acquisizioni immobiliari. Scelta, quest’ultima, di sicuro imbarazzante e difficilmente giustificabile agli occhi dei toscani già costretti a versare ogni anno in tasse e balzelli quasi 1000 euro a testa, neonati e anziani compresi, nella casse regionali”. “Sul versante delle uscite, infine – conclude Antichi – si distingue la sanità, un vero e proprio buco nero che mangia un fiume di denaro senza un corrispettivo e significativo miglioramento dei servizi e anzi tagliando presidi e assistenza, soprattutto nelle aree più marginali e alle comunità più fragili e più esposte, in nome di un malinteso e strumentale piano di risparmi.

Una razionalizzazione è condivisibile e giusta. Ma si tagli la burocrazia senza intaccare i livelli di assistenza”.
“Il bilancio è un banco di prova rispetto all’azione di governo, è la cartina di tornasole dell’effettiva capacità di tradurre il pensiero in azioni. La lettura generale delle cifre evidenzia incapacità di gestire la spesa e di prevedere il pareggio del bilancio”. Così il consigliere di Alleanza Nazionale Andrea Agresti, che è intervenuto nel dibattito sul bilancio e la Finanziaria 2008, passando in rassegna sia “l’avanzo di amministrazione, sia l’ulteriore aumento di tassazione che colpisce i cittadini toscani”.

«Se si analizzano i dati, in ogni settore strategico si registra un forte residuo dagli anni precedenti che spesso si sovrappone numericamente alla competenza per il 2008”. Un fatto che Agresti ha legato “ad ambiti importanti” quali il sociale – “non si possono residuare 257milioni di euro dall’anno precedente” -, e quello territoriale – “338milioni di euro non sono stati tradotti in infrastrutture”. La valutazione di Agresti – “tutto ciò significa incapacità di spendere e di dare risposte” – si è estesa anche alla strategia ambientale, dove “si registrano ritardi mostruosi in relazione a emergenze, come l’erosione delle coste”, e dove “sorge il dubbio che si siano finanziate opere fantasma, progetti ancora non cantierabili».

Critiche anche sul versante delle politiche economiche e di sviluppo, rispetto alle quali il consigliere, cifre alla mano, si è interrogato sul “perché non si spendano i denari”. Quanto agli investimenti che dovevano arrivare per la messa in sicurezza del bacino dell’Arno, “il ministro Pecoraro Scanio avrebbe fatto meglio a rispettare gli impegni presi dal suo predecessore Matteoli, erogando le risorse che già c’erano e che evidentemente sono state dirottate altrove». Infine, il capitolo che riguarda il lavoro: «Si parla di formazione e di investimenti sulla sicurezza dinanzi al dramma delle morti bianche.

Eppure anche qui 231 milioni di euro, quasi 232, sono residuati dall’anno precedente rispetto ai 168 milioni stanziati quest’anno. Non si può andare avanti così. Ed è immorale che, dinanzi a un tale residuo, si preveda un fondo di appena 600mila euro per le famiglie dei morti sul lavoro». Di qui il “giudizio fortemente negativo” sugli atti di bilancio, atti che “i toscani non meritano: dovrebbero invece avere risposte a tutti i livelli». Il consigliere di Rifondazione Aldo Manetti ha sottolineato la situazione dell’economia toscana, che mostra nuovamente “alcune battute d’arresto preoccupanti, imputabili sia a fattori economici e finanziari che ad una debolezza strutturale della nostra rete produttiva”.

Per Manetti “è necessario intervenire per superare quello che comunemente è chiamato nanismo, attraverso adeguati finanzimenti nella ricerca”. Da ciò la necessità che la Regione si impegni per uno sviluppo di qualità – e non su una “crescita purchessia” – attraverso “il rafforzamento del lavoro di qualità e della qualità ambientale”. Ammettendo “forti elemnti di preoccupazione”, Manetti ha apprezzato lo sforzo di “legare strettamente il Dpef, lo stremento di programmazione economica, allo strumento contabile, il bilancio”.

Apprezzamento anche per la rimodulazione dei fondi dei Pir “per un totale di 160 milioni di euro, che permette di utilizzare risorse che altrimenti sarebbero rimaste momentaneamente inutilizzate, senza tuttavia modificare la priorità degli interventi”.
Manetti ha definito “importante l’equilibrio del bilancio regionale che risulta dall’aumento delle entrate, dovuto agli interventi sul bollo auto, all’impegno per il recupero dell’evasione fiscale e all’aumento delle entrate dall’Irap”: un aumento diretto al fondo per la non autosufficienza, “che riteniamo una scelta strategica, una risposta di civiltà, di solidarietà vera, di redistribuzione del reddito”.

Dal consigliere anche la sottolineatura dell’impegno “per la stabilizzazione del lavoro precario”, per il quale Manetti ha auspicato “tempi brevi, così come per le politiche sulla sicurezza”. Nel complesso quindi, il bilancio di previsione 2008 e pluriennale 2008-2010 vanno nella direzione di “un segnale positivo”.
Il capogruppo dei Verdi, Mario Lupi, ha messo in evidenza la novità dell’intervento fatto da Marco Montemagni (Pdci) “a nome della Sinistra Arcobaleno”: “E’ stato un intervento costruito insieme ed è un bel segnale a questo Consiglio”.

Lupi ha sottolineato alcuni aspetti nella discussione su bilancio e finanziaria, a cominciare dall’attenzione “per la prima voce del Pil in questa regione: cultura e turismo”. Al centro di un rinnovato approccio culturale, Lupi ha posto “l’ecologia e l’ambiente”, di cui non si può non parlare quando si parla di economia. Di qui i passaggi sul tema delle energie: “le nostre imprese ne hanno bisongo come fattore di sviluppo, non possono essere legate a situazioni di monopolio” e la difesa di un sistema, quale quello toscano, “non caratterizzato da nanismo, ma da piccole e medie imprese e artigianato”, secondo un modello di economia “legato al territorio”.

L’appuntamento con il bilancio, quindi, è centrale per l’esigenza di predisporre azioni e soluzioni già indicate negli atti di programmazione regionale, rispetto ai quali Lupi ha sottolineato “l’importanza di integrazione, razionalizzazione e convergenze anche a livello di Giunta e di assessorati”. In questo senso, specificando l’importanza del Piano energetico, il consigliere ha ribadito la centralità della geotermia come “uno dei punti sui quali vogliamo lavorare con maggior forza”, auspicando una ricaduta maggiore sul territorio regionale dal protocollo d’intesa con Enel.

Il consigliere dell’Udc Giuseppe Del Carlo, ha chiarito che “La Giunta avrebbe dovuto presentare un bilancio che facesse il punto anche sulle realizzazioni dei punti di programma di inizio legislatura, visto che siamo a metà mandato”. Del Carlo ha sottolineato “alcuni impegni presi e non realizzati”, citando sia il Prs (Piano regionale di sviluppo), sia il Piano regionale di sviluppo economico, con i Piani integrati regionali collegati: “Alcuni di questi – ha detto – sono stati differiti al 2009, anche se previsti in Prs e Prse”.

“Sono scomparsi – ha aggiunto il consigliere – i Pir riferiti all’economia, in materia di innovazione e di ricerca, mentre di spenderanno 85 milioni in meno in infrastrutture, imputati dalla Giunta a ritardi degli Enti Locali”. In tema di energia, “siamo di fronte ad altri annunci, a dispetto delle dichiarazioni rese alla stampa dal presidente Martini e dall’assessore Anna Rita Bramerini”. Critiche anche sul versante dell’emergenza rifiuti, rispetto al quale Del Carlo ha parlato di “immobilismo, malgrado l’ingresso di Rifondazione in maggioranza”.

Sul sociale, il consigliere ha richiamato le maggiori entrate ma “la legge non c’è ancora, né il regolamento”, mentre sul fronte del contenimento della spesa “nella Finanziaria non c’è rigore, non è prevista alcuna misura, malgrado Martini avesse annunciato entro fine anno proposte di legge per razionalizzare l’arcipelago di Aziende, Agenzie e Società”. L’ultimo riferimento è sato per la partita dei servizi pubblici: “La legge più volte annunciata è da venire, né si parla di liberalizzazioni”.

“Mentre Prodi, con la decadenza del decreto sicurezza, tradisce le aspettative degli italiani, Forza Italia chiede alla Regione Toscana di raddoppiare, da 2,5 milioni di euro a 5 milioni di euro, le risorse regionali per il 2008 sulla legalità e sulla sicurezza.”
Con queste parole il Presidente del Gruppo di Forza Italia a Palazzo Panciatichi Maurizio Dinelli illustra l’emendamento al bilancio regionale 2008 presentato dal Gruppo azzurro in materia di sicurezza. “La cronaca quotidiana evidenzia come la microcriminaltità sia sempre più la questione strategica per le nostre Comunità.

Il buonismo di certi atteggiamenti ideologici o di ‘convenienza’, stanno alimentando un clima di ‘far west’ che semina paura tra i cittadini e rischia di minare alle fondamenta il patto sociale di solidarietà e di buona convivenza cha da sempre ha caratterizzato le nostre città. Contro tutto ciò, che a livello nazionale impone un clamoroso e deplorevole dietrofront al Governo, Forza Italia chiede una maggiore attenzione e un rinnovato impegno alla Regione.” “I Sindaci che quotidianamente sono ‘sulle barricate’ – incalza l’azzurro - non devono essere lasciati soli.

Ad essi devono essere forniti tutti gli strumenti utili ad un maggior controllo del territorio. I 2,5 milioni di euro proposti dalla Regione nel bilancio del prossimo anno, così come è stato nel 2007, rappresentano una goccia rispetto ai bisogni e testimoniano – conclude Maurizio Dinelli – la grave sottovalutazione di Martini e la sua Giunta verso i fenomeni ormai diffusissimi e purtroppo tollerati di illegalità.”
“E’ un bilancio scolorito, continuista, che non sente il morso di una società in profondo cambiamento”.

E’ questo il giudizio di Maurizio Bianconi, capogruppo di Alleanza nazionale, secondo il quale la stabilità può garantire il posto ai politici, forse il consenso, ma certamente penalizza la Toscana. A suo parere la rete civica e sociale che caratterizza la nostra regione è oggi minata dal senso di insicurezza, che porta molti cittadini a fare l’equazione immigrazione uguale criminalità. Per questo Bianconi ha chiesto investimenti specifici in sicurezza ed una promozione economica concentrata in un unico progetto con verifica di efficacia.
Per Rosanna Pugnalini (Pd) il bilancio è “all’altezza delle sfide”, in una regione “capace di reagire”, che registra “benessere diffuso”, grazie ad investimenti nello sviluppo sostenibile e buone politiche sociali.

In questa prospettiva, ha ricordato il progetto per la non autosufficienza, il fondo integrativo per i familiari delle vittime di infortuni sul lavoro, le risorse destinate ad ambiente ed energie rinnovabili. Pugnalini ha, infine, sottolineato che anche la sanità è un settore produttivo importante per il nostro, e lo sarà ancora di più con gli investimenti previsti in innovazione e ricerca.
“Si ripropone la ‘Toscana felix’, speriamo che almeno qualche progetto possa essere realizzato” ha dichiarato Giuliana Baudone (An).

“Speriamo – ha aggiunto - in un imparziale utilizzo dei cinque milioni di euro stanziati nel programma quadro per i beni e le attività culturali nel triennio 2008-2010” Baudone ha ricordato che sono stati spesi molti soldi nella ristrutturazione dei piccoli teatri, senza garantire il loro sviluppo, per promuovere anche il turismo in località diverse dalle grandi città d’arte. La consigliera ha infine criticato alcune voci di spesa per le missioni all’estero “di coloro che credono di rendere grande l’immagine della Toscana nel mondo”.
“Ricerca, innovazione, energie rinnovabili devono essere i punti di forza degli interventi a favore della piccola e media impresa toscana” ha dichiarato Alessia Petraglia (Sd), secondo la quale alle imprese non in regola con la normativa sulla sicurezza del lavoro dovrebbero essere revocati i finanziamenti regionali.

A suo parere le agevolazioni fiscali dovrebbero essere estese anche allo associazioni di promozione sociale, mentre la razionalizzazione della ‘macchina’ regionale deve passare per più concorsi pubblici e meno selezioni o avvisi per contratti a tempo determinato. Petraglia ha infine ricordato l’impegno del Consiglio sulla legge contro la violenza, “che dovrà essere finanziata con la prima variazione di bilancio”.
“Siamo in presenza di molti residui – ha rilevato Giancarlo Tei (Sdi) – E’ necessario capire perché, soprattutto quando riguardano investimenti”.

Tei ha quindi rilevato che, nella recente indagine del Sole 24 Ore alcune province toscane registrano “significativi arretramenti”, nonostante otto su dieci rimangano nella fascia alta, se non ai vertici. Un dato “sul quale riflettere”, insieme alla diffusa percezione di insicurezza per la crescita dei reati di piccola entità. “Occorrono interventi precisi” ha affermato, sottolineando con preoccupazione anche l’aumento della pressione fiscale a livello locale.
“La società invecchia, insieme alla politica.

Combattiamo l’invecchiamento con investimenti a favore dei giovani, per l’inserimento nel mondo del lavoro e per costruirsi una famiglia”. Così Stefania Fuscagni ha riassunto il senso di una proposta di Forza Italia, che prevede agevolazioni per la prima casa e per favorire l’alternanza scuola lavoro, così come accade in altri paesi europei. “I curriculum formativi nel nostro paese sono troppo lontani dal mondo produttivo – ha affermato – Un’esperienza di lavoro in aziende europee può spalancare ai giovani orizzonti nuovi e metterli a diretto contatto con l’internazionalizzazione delle imprese”.
Il presidente della commissione Attività produttive, Vittorio Bugli (Pd), ha rilevato che, pur in presenza di una crescita economica contenuta, la nostra regione registra segnali positivi in settori come meccanica, farmaceutica, nautica.“Sono settori maturi – ha osservato – ma mostrano che, quando si fanno scelte di specializzazione produttiva, i risultati si vedono”.

Secondo Bugli la Toscana vive una fase di passaggio, alla ricerca di una propria identità, rispetto alla quale il settore pubblico può solo affiancarsi al cambiamento, ed bilancio di previsione svolge, appunto questo ruolo. “Ci sono risorse non banali per economia, infrastrutture, investimenti – ha affermato – Stiamo riorganizzando gli enti regionali e possiamo anche riorganizzare i nostri strumenti di intervento: le imprese ci chiedono strumenti unici con un impatto forte”. “Usare il e la montagna di residui non spesi per aiutare le famiglie e per incentivare l’istruzione e formazione professionale.” è quanto ha chiesto Forza Italia, con due ordini del giorno firmati da Stefania Fuscagni, nell’ambito dell’esame del Bilancio in Consiglio regionale.

“Entrambe le richieste prendono le mosse dall’esistenza di un extragettito di quasi 50 milioni di euro e di una mole di residui non spesi che si avvicinano ai 500 milioni, 231 dei quali per il solo capitolo della strategia culturale e formativa. Tali soldi – sostiene Stefania Fuscagni – potrebbero essere proficuamente impegnati appunto per la promozione delle famiglie, fin dal loro inizio, sempre più e penalizzate dalle tasse nazionali e regionali. In particolare, fra l’altro, si chiede l’abbattimento progressivo del 20% delle imposte e tariffe regionali per le famiglie a partire dal secondo figlio, un fondo di rotazione per le imprese che realizzino asili nido, un fondo chiuso per aiutare i giovani sposi a far fronte alle prime spese, una compartecipazione fino al 50% sulle spese di locazione per gli universitari fuori sede, contributi per l’acquisto di strumenti per persone con gravi disabilità.

Con il secondo ordine del giorno, infine, Stefania Fuscagni, chiede l’istituzione di un fondo regionale per costituire borse di mobilità internazionale sia per studenti che per docenti al fine di incentivare esperienze di alternanza scuola-lavoro all’estero.”

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