Il Teatro Povero di Monticchiello dal 23 luglio al 13 agosto
Bruscello di Montepulciano: dal 12 al 15 agosto in scena i Reali di Francia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2006 19:08
Il Teatro Povero di Monticchiello dal 23 luglio al 13 agosto<BR>Bruscello di Montepulciano: dal 12 al 15 agosto in scena i Reali di Francia

19 luglio 2006 – Sono ormai quaranta anni che il Teatro Povero porta sulla scena la vita della gente di Monticchiello, in provincia di Siena. “Anniquarant’anni” è anche il titolo dello spettacolo che verrà presentato quest'anno. Lo spettacolo, come ogni lavoro del Teatro Povero, vedrà la partecipazione di quasi tutti gli abitanti di Monticchiello alla scrittura e all’allestimento del testo teatrale. Il lavoro risulta così un autodramma: un dramma che coinvolge l’intera comunità, che porta in scena se stessa.

Sul palcoscenico del teatro, dal 23 luglio al 13 agosto, si potrà ripercorrere la vita della compagnia di Monticchiello e l’esperienza collettiva del paese, attraverso i quaranta anni della protagonista, una contadina, figlia del mondo agricolo e mezzadrile toscano. Un tributo alla vita della protagonista, e a quella delle donne del Teatro Povero di Monticchiello, che hanno contribuito in modo determinante a costruire la storia della compagnia.

Presentato stamani a Firenze in una conferenza stampa l’edizione 2006 del Bruscello di Montepulciano (Siena), una delle più antiche forme di teatro popolare toscano nato nelle campagne e recitato e cantato rigorosamente da attori non professionisti, presente in molte parti della Toscana in particolar modo nella Valdichiana Senese e in Val d’Orcia.

Lo spettacolo è organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello che dal 1939 fa rivivere, debitamente aggiornata questa tradizione a Montepulciano, in collaborazione con il Comune di Montepulciano, la Provincia di Siena e importanti sponsor privati come il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e il Monte dei Paschi di Siena . In questa 67 edizione il Bruscello sarà dedicato al romanzo epico cavalleresco. Si tratta di “Fioravanti” ispirato ai “Reali di Francia” una serie di storie scritte nel XIV secolo da Andrea da Barberino e rivisitato da uno degli autori storici del Bruscello, Don Marcello del Balio.

Alla conferenza stampa che si è svolta al Caffè Storico delle Giubbe Rosse erano presenti il sindaco di Montepulciano Massimo della Giovampaola, il Presidente della Compagnia Popolare del Bruscello Giuliano Olivieri, il direttore Mario Morganti e il regista Franco Romani. Lo spettacolo andrà in scena nel suggestivo sagrato della Cattedrale di Montepulciano in Piazza Grande dal 12 al 15 agosto con inizio delle rappresentazioni alle ore 21.00.“Fioravanti”, in tre atti, è stato rappresentato la prima volta nel 1972 e ripetuto nel 1984.

Saranno impegnati 18 attori e 70 comparse, la direzione artistica, scene e la regia sono di Franco Romani, l’Orchestra dell’Istituto di Musica di Montepulciano sarà diretta dal maestro Luciano Garosi e l’organizzazione generale Mario Morganti mentre le scenografie saranno realizzate dall’Arteatro Gruppo. La maggiore novità di questa edizione sarà la scenografia curata da Irene Tofanini, una giovanissima ragazza di Montepulciano studentessa del liceo Poliziano, anche lei attrice e appassionata allo spettacolo.

Si tratta di un impegno rilevante, se si pensa che il Bruscello ha un palcoscenico di 32 metri per 7. Per quanto riguarda gli attori Fioravanti sarà interpretato dal veterano Stefano Bernardini mentre il ruolo di Dusolina, la principessa saracena, sarà di Chiara Protasi. La storia rispecchia tutte le caratteristiche del romanzo cavalleresco con duelli, amori, situazioni burlesche e tradimenti nel contesto della lotta tra francesi e saraceni. Il protagonista è Fioravanti figlio del Re di Francia che viene mandato in esilio per un torto allo zio e poi si arruola in una compagnia di ventura.

Viene fatto prigioniero dai saraceni e si innamora di una principessa araba, Dusolina, che lo libera e lo rimanda a Parigi. Ma la stessa donna viene scoperta e messa sul rogo. Una tempesta spegne le fiamme e viene liberata e accolta con tutti gli onori nella reggia dei Re di Francia. “Anche quest’anno si ripete il miracolo di mettere in scena questo spettacolo – ha spiegato Giuliano Olivieri Presidente della Compagnia Popolare del Bruscello - grazie al grande impegno di tutti in nostro cittadini che hanno a cuore questa forma di teatro popolare e che vedono nel Bruscello non solo un modo di fare spettacolo ma anche motivo di crescita artistica e aggregazione”.

Venendo allo spettacolo il regista Franco Romani ha commentato. “Questa di Fioravanti è una storia che sconfina nella favola ma che affronta tanti temi anche di attualità. Basta pensare a quello della ribellione, la fuga e l’antagonismo tra padri e figli. E poi – ha aggiunto – c’è anche il tema della famiglia dove le scelte individuali sono prese proprio con la voglia di libertà o di scegliersi la sposa senza l’imposizione del padre re”.

Cos’è il Bruscello
Il Bruscello è una forma di teatro popolare tradizionale, recitato e cantato rigorosamente da attori non professionisti, presente in molte parti della Toscana in particolar modo nella Valdichiana Senese e in Val d’Orcia.

Il Bruscello era, infatti, una forma di teatro contadino rappresentato inizialmente nelle aie, in seguito nelle piazze, anche in occasione di fiere e feste patronali. Un mezzo di espressione contadina che raccoglie sotto di sé rappresentazioni diverse di contenuto religioso, cavalleresco e leggende locali, prevalentemente in versi endecasillabi in ottava rima, con accompagnamento di fisarmonica o di violino. Perdute quasi completamente le tradizioni della cultura contadina, nel 1939, dopo una lunga pausa, e stato riprese e da allora costantemente aggiornato dalla Compagnia Popolare del Bruscello di Montepulciano che ne ha fatto diventare uno degli appuntamenti più importanti del teatro popolare italiano.

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