Siccità: chiesto lo stato di calamità naturale
Ieri la firma di un accordo tra Regione e Vigili del fuoco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 luglio 2003 07:06
Siccità: chiesto lo stato di calamità naturale<BR>Ieri la firma di un accordo tra Regione e Vigili del fuoco

FIRENZE- “La Toscana, con il suo patrimonio forestale che supera il milione di ettari di superficie, è la regione italiana con la più ampia estensione di aree boscate. L’ufficializzazione di questo accordo con i Vigili del fuoco della Toscana, che già da tempo sono impegnati al nostro fianco per la repressione degli incendi boschivi, costituisce un altro passo importante in questa lotta che ogni anno impegna oltre 4000 persone e che costituisce una priorità assoluta per la salvaguardia di questo patrimonio preziosissimo.

La Toscana – ha proseguito l’assessore – vanta una delle strutture anticendio meglio organizzate a livello nazionale ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: dai circa 15 mila ettari che ogni anno andavano distrutti circa 30 anni fa siamo passati a 1500”. Con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura Tito Barbini ha manifestato la sua soddisfazione per l’accordo siglato oggi tra la Regione ed i Vigili del fuoco della Toscana, rappresentati dall’Ispettore regionale Antonio Bedini.

“La nostra collaborazione con i Vigili del fuoco – ha aggiunto Barbini - va avanti ormai da circa dieci anni e grazie a questa firma ci permette di avere a disposizione del servizio regionale antincendi, che già può contare sulla collaborazione del Corpo Forestale, degli enti locali e del volontariato, altro personale, mezzi e risorse per intensificare la lotta alla piaga degli incendi boschivi”.
Grazie all’accordo il personale dei Vigili del fuoco sarà impiegato presso la SOUP (la Sala Operativa Unificata Permanente, introdotta con la legge 1/2003 di modifica della precedente legge forestale), che è in via di realizzazione, e collaborerà, con il servizio regionale antincendi boschivi, alla gestione degli interventi interprovinciali e ai rapporti operativi con il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio.
La Regione, per consentire questa operazione, si impegnerà a mettere a disposizione adeguate risorse finanziarie che verranno concordate annualmente con la direzione regionale dei Vigili del fuoco.



L’assessore all’agricoltura Mario Lastrucci ha fatto ieri il punto, in Consiglio Provinciale, sulla siccità 2003 in Provincia sollecitato da una domanda d’attualità del consigliere Vignoli (Ppi-Margherita). “Il problema siccità non riguarda solo il Mugello – ha spiegato Lastrucci – la situazioone sta causando alle colture notevoli danni, per grano-orzo-avena le colture si sono ridotte del 50%, per gli oliveti si prevede una perdita intorno al 65/70% delle olive. Per i frutteti, dalle notizie pervenute, si potrebbe arrivare alla perdita del 90% del prodotto; per mais e girasole la crescita stentata può far perdere il 60/70% del prodotto, per i vigneti la perdita è stimata attorno al 20/30% di uva che però potrebbe essere compensata da una migliore qualità del prodotto.

Sugli ortaggi la stima è di meno 50% della produzione normale; perdita dei 2/3 della produzione ordinaria di prati avvicendati e perdita quasi totale della produzione a verde di prati e pascoli. Questi dati sono stati trasmessi alla Regione Toscana per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’intera Provincia di Firenze ai sensi della Legge 185/92. Una volta dichiarato lo stato di calamità la Provincia raccoglierà le domande dei singoli agricoltori, le istruirà e le liquiderà.

Gli attingimenti per le irrigazioni agricole sono tutti attivi – ha concluso Lastrucci – anche grazie al lago di Bilancino che sta facendo la sua parte. Comunque speriamo che piova! Perché altrimenti i dati rilevati, già drammatici, sono destinati a peggiorare ulteriormente”.
“Il problema siccità non riguarda solo il Mugello – ha spiegato Lastrucci – la situazioone sta causando alle colture notevoli danni, per grano-orzo-avena le colture si sono ridotte del 50%, per gli oliveti si prevede una perdita intorno al 65/70% delle olive.

Per i frutteti, dalle notizie pervenute, si potrebbe arrivare alla perdita del 90% del prodotto; per mais e girasole la crescita stentata può far perdere il 60/70% del prodotto, per i vigneti la perdita è stimata attorno al 20/30% di uva che però potrebbe essere compensata da una migliore qualità del prodotto. Sugli ortaggi la stima è di meno 50% della produzione normale; perdita dei 2/3 della produzione ordinaria di prati avvicendati e perdita quasi totale della produzione a verde di prati e pascoli.

Questi dati sono stati trasmessi alla Regione Toscana per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’intera Provincia di Firenze ai sensi della Legge 185/92. Una volta dichiarato lo stato di calamità la Provincia raccoglierà le domande dei singoli agricoltori, le istruirà e le liquiderà. Gli attingimenti per le irrigazioni agricole sono tutti attivi – ha concluso Lastrucci – anche grazie al lago di Bilancino che sta facendo la sua parte. Comunque speriamo che piova! Perché altrimenti i dati rilevati, già drammatici, sono destinati a peggiorare ulteriormente”.

Il Presidente della Provincia Michele Gesualdi precisa che la proposta di chiedere lo stato di calamità natuale alla Regione Toscana è dettata da due presupposti: “Andare incontro agli agricoltori che stano subendo la siccità ed andare incontro ai consumatori – ha spiegato il Presidente Gesualdi – non vogliamo che questa situazione generi un incontrollabile aumento dei prezzi. Riteniamo che sia particolarmente grave la situazione degli olivi e quindi a rischio la produzione di olio, molto importante per il nostro territorio.

Rimane fermo l’impegno della Provincia per aiutare gli agricoltori e tutelare i consumatori”.

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