Cultura: presentato in Consiglio regionale l’ultimo libro di Lagorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2003 13:12
Cultura: presentato in Consiglio regionale l’ultimo libro di Lagorio

“Ho scritto un libro di storia, pur non essendo uno storico, girando tra gli archivi di mezzo mondo, per due motivi. Innanzitutto per i ricordi della mia infanzia, quando nelle campagne toscane le vicende della banda dello Zoppo venivano raccontate come una fiaba. E poi perché quel periodo rappresenta uno spaccato significativo della terribile storia del ‘900”. Così Lelio Lagorio, avvocato e giornalista, ha commentato la sua nuova opera alla presentazione ufficiale, che si è svolta ieri pomeriggio in Consiglio regionale.

Il libro “Ribelli e Briganti nella Toscana del Novecento”, edito da Leo Olschki, affronta quaranta anni di storia –dalla fine dell’Ottocento alla seconda guerra mondiale- visti dalla periferia del paese, dal cuore della Toscana centrale e narrati dall’abile penna di Lagorio che, protagonista di primo piano della vita politica, negli ultimi anni si è dedicato a studi e ricerche di storia locale. Lelio Lagorio osserva le forze politiche e sociali in campo, racconta le loro lotte, esamina le ragioni dei successi e le cause delle sconfitte.

Ne scaturisce un affresco di vita popolare che dimostra come nel piccolo mondo locale si siano riprodotte tutte le grandi questioni che hanno dominato un periodo tra i più turbinosi della storia nazionale. L’attenzione è rivolta in particolare al ruolo dei gruppi rivoluzionari e così, nel libro, diviene centrale la vicenda drammatica di una famiglia anarchica che, scegliendo la via del brigantaggio, esaltò lo spirito ribelle del territorio e fece a lungo parlare di sé, prima di essere travolta dalla forza dello Stato e costretta al carcere, al confino e all’esilio.

“Leggendola appare evidente che si tratta di un’opera – ha commentato il Presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, che ha partecipato alla presentazione di un volume – che ha richiesto una lunghissima e minuziosa ricerca di archivio. E’ un affresco di storia locale che aiuta a comprendere la grande tragedia che si prepara all’indomani della prima guerra mondiale”.

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