Tris di grandi appuntamenti concertistici con gli Amici della Musica Firenze: con Yo-Yo Ma nell’unico recital italiano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2001 09:56
Tris di grandi appuntamenti concertistici con gli Amici della Musica Firenze: con Yo-Yo Ma nell’unico recital italiano

S’inizia Giovedì 15 Novembre (ore 21), al Saloncino della Pergola, con un trio di prim’ordine e tutto italiano, formato del violinista MASSIMO QUARTA, del violoncellista ENRICO DINDO e del pianista PIETRO DE MARIA, impegnati in un programma diviso fra Ottocento e Novecento, e che impagina capolavori come il Trio op. 100 di Schubert ed il Trio di Ravel. Sono tre artisti poco più che trentenni, ben noti al pubblico, e ciascuno di loro ha al suo attivo una brillante ed acclamata carriera concertistica internazionale.

Violinista è Enrico Quarta, dopo Salvatore Accardo primo italiano a vincere il prestigioso Concorso Internazionale “Paganini” (1991), e da allora presente nelle più importanti sale concertistiche, nonché protagonista di diverse registrazioni (fra le quali spiccano quelle che sta dedicando ai Concerti di Paganini, dove usa il leggendario violino Guarneri del Gesù detto il “cannone” e appartenuto proprio al diabolico violinista genovese). Nato a Torino da una famiglia di musicisti, Enrico Dindo è stato scelto da Riccardo Muti come primo violoncello solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala, un ruolo ricoperto per undici anni fino al 1998.

Primo italiano vincitore del prestigioso Concorso “Rostropovich” di Parigi (1997), ha avuto con questo premio il definitivo riconoscimento internazionale di un talento precoce quanto eccezionale: “è artista compiuto e musicista formato”, ha scritto di lui proprio Rostropovich, “e possiede un suono eccezionale che fluisce come una splendida voce italiana”. Nato a Venezia, Pietro De Maria ha vinto appena tredicenne il primo premio al Concorso Internazionale “Cortot” e si è perfezionato con Maria Tipo.

Ricevuti i massimi riconoscimenti ai concorsi internazionali “Ciani - Teatro alla Scala di Milano” (1990) ed “Anda” di Zurigo (1994), svolge un’intensa attività concertistica nei maggiori centri musicali europei ed americani, e di recente ha affrontato l’esecuzione integrale delle Sonate di Beethoven con il violoncellista Enrico Dindo.
Per Sabato 17 Novembre (ore 16), alla Pergola, è il primo appuntamento con l’affascinante “Progetto Beethoven”, ciclo pluriennale promosso congiuntamente dagli Amici della Musica Firenze e dall’Unione Musicale di Torino.

Ideale prosecuzione dell’integrale delle Sonate condotta in porto con pieno successo da Andrea Lucchesini, ora l’esplorazione dell’universo beethoveniano prosegue con tutte le Nove Sinfonie e tutti i Concerti. Interpreti italiani per il “Progetto Beethoven”, con protagonisti assoluti l’ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA ed il suo direttore UMBERTO BENEDETTI MICHELANGELI, affiancati nelle primi tre occasioni di questa stagione anche dal pianista ANDREA LUCCHESINI. La prima tappa del viaggio beethoveniano affianca la Seconda Sinfonia al Terzo Concerto per pianoforte.

Sin dal debutto avvenuto nel 1981, l’Orchestra da Camera di Mantova (fondata da Carlo Fabiano, primo violino) si è subito imposta all’attenzione generale per lo spolvero tecnico, l’assidua ricerca della qualità sonora e la particolare sensibilità ai problemi stilistici. Al fianco di direttori e solisti di fama internazionale (fra i quali Salvatore Accardo, Uto Ughi, Bruno Canino, Michele Campanella, Gidon Kremer, Shlomo Mintz, Astor Piazzolla e Severino Gazzelloni) ha svolto un’attività che l’ha vista protagonista di innumerevoli concerti in Italia, America ed Asia.

Nel 1996, con Uto Ughi e su invito della Farnesina ha effettuato una tournée in Nord Europa per rappresentare l’Italia nelle manifestazioni culturali svoltesi in occasione del semestre di presidenza italiana al Consiglio d’Europa. Suo direttore principale è Umberto Benedetti Michelangeli, appassionato cultore del repertorio classico ed allievo dell’indimenticabile Franco Ferrara, che con l’Orchestra ha stabilito un significativo sodalizio dal 1984. Gli esiti artistici di questo rapporto sono sfociati nell’attribuzione del Premio “Abbiati”, nel 1997.

Protagonista dei concerti pianistici è Andrea Lucchesini, giovane ma celebre concertista formatosi alla scuola di Maria Tipo, vincitore del prestigioso Premio “Accademia Chigiana” (1994) e di recente acclamato interprete della nuova Sonata di Luciano Berio, da lui presentata in prima esecuzione mondiale.
Con il concerto di Domenica 18 Novembre alla Pergola (ore 21), parte ufficialmente in Italia “LA VIA DELLA SETA”, il nuovo progetto internazionale, multidisciplinare e pluriennale mirato a documentare il fitto reticolato di interscambi culturali (ed in particolare le contaminazioni di forme e strumenti musicali) che la storia ha intessuto fra le terre toccate dalla leggendaria via della seta e l’occidente.

Cuore della “Via della seta” sono un ciclo di concerti ispirati a questo tema e che hanno come direttore artistico il grande YO-YO MA: sarà proprio il celeberrimo violoncellista, affiancato da un nutrito team di musicisti internazionali, a proporre nelle più importanti sale concertistiche del mondo la prima esecuzione assoluta di nuovi brani commissionati per l’occasione, o ad eseguire altri lavori legati al tema dello scambio di idee fra la cultura dell’oriente e quella dell’occidente.

All’iniziativa parteciperanno alcune fra le più importanti istituzioni europee ed americane, ed in Italia il terminale nazionale saranno proprio gli Amici della Musica Firenze. Al Teatro della Pergola, per quello che oltretutto rimane il suo unico recital italiano, Yo-Yo Ma propone un programma incentrato su pagine dell’amato Bach, cornice alla Sonata di Debussy e ad altri brani di compositori contemporanei che hanno tratto ispirazione dal folklore musicale della loro terra. Da non perdere anche l’appuntamento pomeridiano (ore 18.30) del 18 Novembre, con Yo-Yo Ma che incontrerà il pubblico per illustrare nei dettagli il progetto della “Via della seta”.

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