Firenze - Approvata dal Consiglio regionale una proposta di legge che vuole favorire la promozione e la diffusione della figura del caregiver familiare. L’atto è passato con voto favorevole all’unanimità.
Come ha ribadito Enrico Sostegni (Pd) illustrando il provvedimento in Aula, il caregiver è considerato elemento di fondamentale rilevanza all’interno della rete del welfare locale. La proposta di legge definisce il ruolo del caregiver familiare, come colui che opera in modo volontario, gratuito e responsabile nell’ambito del progetto di assistenza individualizzato o del progetto di vita, nel caso di persona con disabilità. Egli è coinvolto attivamente, dai servizi sociali e sanitari, nelle attività relative alla valutazione multidimensionale della persona con disabilità e non autosufficiente, con particolare riferimento alla definizione del PAI o del progetto di vita.
La legge descrive anche gli interventi della Regione per promuovere la conoscenza e la divulgazione della figura del caregiver familiare e le iniziative di informazione, valorizzazione e di aggiornamento sul ruolo del caregiver, rivolte agli operatori del sistema dei servizi sociali e sanitari.
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“E’ una proposta di legge che nasce dall’ascolto e dalla partecipazione - ha detto Sostegni -. Viene dalla Giunta ma in realtà è il frutto di un processo di partecipazione importante. E’ una norma di un valore simbolico, e non solo, importantissimo. La sua principale finalità è fare uscire dall’invisibilità una miriade di persone che dedicano la loro vita all’assistenza di altri”. Ancora una volta, ha detto il presidente della commissione Sanità, appare evidente come “il volontariato sia una parte essenziale dello sviluppo del welfare in questa regione”.
Diego Petrucci (FdI) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo.
Giovanni Galli (Lega) ha osservato che “in questa proposta si rappresenta una figura che fa volontariato e sacrifica il suo tempo e anche magari il lavoro, poi andando a vedere emerge la spesa di 100 mila euro che si riferisce all’assunzione di un dirigente psicologo. Se si decide di impiegare 100 mila euro per la promozione della figura del caregiver - ha aggiunto Galli - sarebbe meglio mettere i fondi a disposizione della persona, magari per prendersi un fine settimana libero e respirare”.
L’assessora regionale al Welfare Serena Spinelli ha precisato che la Regione Toscana ha da tempo avviato un centro di ascolto a favore dei caregiver, e che approfittando della legge ha introdotto una figura professionale a disposizione delle famiglie. “Il numero di chiamate che riceve il centro di ascolto è molto alto – ha spiegato Spinelli – e la legge colloca in maniera strutturata il centro. La legge viene approvata dopo la variazione di bilancio – ha aggiunto - perché noi aggiungiamo ulteriori risorse triennali in modo da poter comporre, con un sistema fatto con una manifestazione di interesse pubblico per progettare interventi di supporto di secondo livello.
I fondi che la Regione Toscana mette a disposizione dei caregiver ci sono e si ritrovano nelle voci di bilancio, a partire dai 25 milioni di fondo sociale europeo, a provvedimenti come i ricoveri di sollievo per le famiglie. A questo si aggiunge il rifinanziamento del fondo ministeriale per i caregiver che abbiamo già impegnato. Sicuramente tutto questo non basta per supportare completamente la figura del caregiver, ci vuole anche un intervento nazionale ad esempio per riconoscere il lavoro usurante, i contributi pensionistici ecc.”.
Riconoscere il ruolo del caregiver all’interno del sistema di presa in cura è comunque un atto importante per il supporto e la valorizzazione.
Galli ha annunciato voto favorevole “con un tarlo che comunque mi rimane”.
Enrico Sostegni ha precisato infine che “i ricoveri di sollievo non sono in questa legge ma sono finanziati” e che “i 100 mila euro servono per progetti di sostegno, mentre per lo psicologo ci sono 75 mila euro”.
“Il caregiver familiare – spiega Valentina Mercanti, consigliera regionale del Pd e presidente dell’assemblea dei Democratici toscani– è chi, in maniera volontaria e gratuita, si prende cura quotidianamente di un familiare fragile, permettendogli di rimanere nella propria casa e mantenere le relazioni affettive. Questa legge prevede strumenti concreti di supporto e valorizzazione: dal sostegno psicologico garantito dal Centro di Ascolto Regionale, alle campagne di informazione, fino al coinvolgimento attivo nei percorsi di valutazione e nella costruzione dei progetti personalizzati di vita e di cura, una legge portata avanti dalla commissione Sanità guidata dal presidente Enrico Sostegni che ha caratterizzato l'attività del Consiglio regionale sull'attenzione alla salute e al sociale”.
“E' una legge che pone la Toscana all'avanguardia e di cui dobbiamo essere orgogliosi come cittadini toscani - conclude Mercanti -. Personalmente sono felice che dalla mozione di quattro anni fa di cui ero la prima firmataria sia partito un grande lavoro di ascolto e confronto che ieri ha portato a questo bel risultato”.