Nuovi progetti musicali per l’estate 2001

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2001 12:47
Nuovi progetti musicali per l’estate 2001

Il nuovo spettacolo di Riccardo Tesi, quello del Circo Parada di Bucarest, il festival dedicato al sound di Chicago, i concerti degli astri nascenti della musica portoghese, quello dell’Orchestra Multicolor …. ed ancora, Noa insieme a Radio Dervish, Capossela con Aramirè.
Sono le produzioni per il 2001 curate dall’Associazione Toscana Musiche, che con la partecipazione delle maggiori realtà musicali toscane ha elaborato per quest’anno un programma ricco di progetti originali. Molti di queste produzioni debutteranno nel corso della stagione estiva in Toscana - saranno rappresentati uno o più festival - per trovare spazio in importanti festival italiani.
Dopo la due giorni organizzata dal Musicus Concentus a Firenze, è in arrivo una fitta serie di avvenimenti in Toscana. Il 29 maggio, presso a Stazione Leopolda di Firenze si è tenuto il primo dei concerti previsti per l’estate 2001 per “Acqua foco e vento”.

Realizzato la scorsa stagione da Riccardo Tesi, su commissione della Provincia di Pistoia “Acqua, foco e vento” mira a raccontare il mondo sonoro tradizionale, la storia e le vicende del popolo pistoiese, dalla montagna alla pianura. Il repertorio in gran parte vocale è costituito da canti di lavoro, ottave rime, canti di questua, ballate, ninne nanne tratti dalla tradizione ed integrati da composizioni personali. L’artista è da tempo ospite di gran parte dei festival toscani, soprattutto per la sua capacità di legare la ricerca delle radici popolari con un suono molto contemporaneo e per questo utilizzato in produzioni di grande rilievo come quelle di Ivano Fossati.

E’ per questo che su iniziativa di Toscana Musiche lo spettacolo potrà contare su 5 nuovi concerti.
Progetto di orchestra innovativa e interessante: la Multicolor Orchestra con la sua reale possibilità di utilizzazione della musica per comunicare e relazionare al di là di ogni diversità di lingua, colore della pelle, tradizioni e cultura. Per realizzare ompiutamente l’idea che sta alla base di tutta l’operazione, cioè mostrare come in ambito musicale, coreutico e di spettacolo in generale, si possano configurare “comunità artistiche ideali” in grado di esprimere idee e valori capaci di raggiungere emotivamente ogni tipo di spettatore, saranno previste presenze di alta professionalità e versatilità.

La “prima” della Multicolor Orchestra è prevista in occasione della 13° edizione di On the Road Festival, con la rappresentazione, in prima nazionale, di un libero adattamento del balletto “Parade” scritto da Jean Cocteau nel 1917, musicato da Erik Satie, per il quale Pablo Picasso disegnò i costumi e la scenografia. Lo spettacolo, che comprende elementi di teatro e musica della strada, danza e clownerie, per l’occasione sarà arricchito da una consistente presenza di artisti e musicisti appartenenti a culture musicali non-europee.
Ad un secolo di distanza la rappresentazione si propone come un insieme spettacolare organico che allude a una sorta di “nuova” forma d’arte che travalica generi, stili e culture in favore di un’espressività totalizzante, interculturale e interetnica.
Progetto speciale di produzione per il 2001 presentato dal Festival Sete Sóis Sete Luas.

La sua finalità è far conoscere in Italia alcuni tra i più straordinari interpreti del nuovo suono portoghese a capoverdiano, realizzando ogni anno un numero sempre crescente di produzioni autonome. Ne saranno protagonisti per il 2001 artisti del calibro di CAMANE’ (Portogallo: 15 luglio, Villa Malaspina di Montecastello, Pontedera - 16 luglio, piazza della Rocca, Montemurlo, Prato), una delle voci più straordinarie del nuovo fado, canta poeti e sentimenti, ed è già uno dei musicisti portoghesi più internazionali, LULA PENA (Portogallo: 15 luglio, Chiesa di Camugliano, Ponsacco, Pisa - 16 luglio, ore 21.30, Villa Malaspina di Montecastello, Pontedera, Pisa - 17 luglio, piazza della Rocca, Montemurlo Prato), con le sue qualità di una grande cantante, il il dono dell’interpretazione, con cui rivisita le grandi canzoni del repertorio lusofono, poi l’originalità del suo sguardo; DONA ROSA (Portogallo: 17 luglio, Villa Malaspina di Montecastello, Pontedera, Pisa - 18 luglio, piazza della Rocca, Montemurlo, Prato), non vedente a quattro anni, elemosinante a nove, venditrice ambulante di biglietti della lottera a ventuno, cantante di strada a trenta, scoperta dal circuito World Music a quarantadue, nono posto nelle hits europee di novembre 2000; VIOLA CAMPANIÇA (Portogallo: MMercoledì 18 luglio, piazza della Rocca, Montemurlo, Prato), strumento a corda le cui origini si perdono nel tempo, ma la cui area di provenienza è ben delimitata all’Alentejo portoghese; BANA & MENDES BROTHERS (Capo Verde: 18 luglio, piazza Cavour, Pontedera, Pisa - 19 luglio, piazza Mazzini, Viareggio, Lucca - venerdì 20 luglio, piazza della Rocca, Montemurlo, Prato) considerato il più importante cantante delle isole di Capo Verde.

E’ stato il primo interprete a diffondere internazionalmente i caratteristici ritmi della musica capoverdiana: mornas, coladeiras, funaná.
La storia di Parada ha inizio nel 1992, quando Miloud Oukili, giovane clown francese, scende alla stazione di Bucarest. Si sarebbe dovuto fermare un mese e mezzo, è non è più riparito. Il clown l’aveva fatto nella banlieu parigina, nelle bidonville di Città del Capo, tra i disperati del Guatemala.
Molto tempo è passato da allora e tanto è stato fatto.

Miloud ha costruito Parada, una Fondazione che ha come attività principale il sostegno dell’infanzia emarginata volata alla definitiva integrazione nella società dove il bambino o il ragazzo possano guardare all’avvenire con fiducia. Questo percorso di reintegrazione avviene attraverso l’intermediazione dell’arte come strumento educativo. Miloud ha così insegnato ai suoi ragazzi tutti i segreti dell’arte del circo: clownerie, acrobazie, giochi di destrezza, in breve tutto il suo bagaglio artistico.

In questo modo ha creato una compagnia di giro che si esibisce nelle piazze di tutta Europa, portando tra la “gente normale” un sorriso e un soffio di speranza.
La KOCANI ORKESTAR è una fanfara macedone che da diversi anni si esibisce, con grande successo nei teatri e nelle piazze italiane. Proprio in quest’ultima occasione la Kocani ha incontrato Miloud, la forte complicità creatasi tra loro li ha spinti ha pensare uno spettacolo teatrale in cui fondere le proprie specificità. Uno spettacolo un po’ concerto, un po’ circo, in cui i ragazzi di Bucarest avrebbero eseguito i loro numeri accompagnati dalle musiche dal vivo della Kocani in un clima di reciproca interazione. La compagnia sarà composta da circa 25 persone (12 ragazzi, 8 musicisti, Miloud e 4 accompagnatori).
Il progetto di produzione Vincicio Capossela con Aramirè (gruppo tradizionale del Salento) è presentato da Metarock di Pisa.

Come è ormai tradizione consolidata anche per quest'anno Metarock propone un accostamento musicale apparentemente azzardato, un cantautore come Capossela, indicato dalla critica specializzata come l'erede di Paolo Conte, insieme ad uno dei gruppi che propone nella maniera più filologica il patrimonio musicale del Salento. In realtà Capossela, prima di realizzarsi nell'attuale dimensione della patamusica espressa nel disco "Canzoni a manovella", ha fatto omaggio alle sue origini meridionali con un pezzo "Il ballo di San Vito" in cui era evidente il tributo alla taranta salentina.

Un frammento musicale che nel tempo è diventata una tradizione delle produzioni del nostro Festival dilatare per creare una concatenazione stilistica tra due mondi musicali apparentemente lontani. Come succede spesso nell'evoluzione della musica popolare gruppi che all'inizio hanno dei punti di contatto, prendono strade musicali che tendono a separarsi in maniera netta, tranne poi rincontrarsi in maniera imprevedibile. Il progetto sarà rappresentato oltre che a Pisa (30 giugno) a San Salvo (CH) l'11 Agosto.

Musicus Concentus propone “CHICAGO 2001”, una produzione originale - nell’ambito di Tradizione in Movimento - a contatto con i suoni di Chicago, il centro più attivo degli ultimi tempi nella definizione di nuovi territori musicali. Ne saranno ospiti due gruppi considerati di punta della nuova musica di Chicago, il Chicago Underground Trio e l’ensemble Isotope 217. Entrambe le formazioni suoneranno in Italia per la prima volta a Verona e a Firenze i prossimi 25 e 26 giugno. I due gruppi agiscono in ambito sonoro contemporaneo, palpitante e sincretista, dove si ritrovano tracce ed echi della musica di ricerca e dell’elettronica, del jazz e dell’improvvisazione, così come del rock d’avanguardia e dei gruppi della musica dance.

Ognuno dei gruppi ha già al suo attivto importanti prove e riconoscimenti, tra cuialcune copertine dedicate a Chicago Underground trio ed Isotope 217 dal prestigioso mensile inglese The Wire, mentre i loro dischi sono stati recensiti con entusiasmo dalla stampa specializzata tanto negli USA che in Europa e Giappone.
L’edizione 2001 di Musica e Suoni dal Mondo verrà a svolgersi in concomitanza con un’altra iniziativa di grande importanza: il Comune di Carrara ha indetto infatti per la fine del mese di luglio il XIV Simposio Internazionale di Scultura individuando tra l’altro un tema assai suggestivo e cioè “la memoria della shoah”: un argomento che anche in campo musicale non può non trovare riferimenti interessanti.

L’evento conclusivo del festival si terrà il 3 agosto con l’allestimento di un teatro a Fantiscritti, nel cuore di quella zona del marmo recentemente indicata dall'Unesco tra i beni patrimonio dell’umanità. Già tempo addietro questo luogo costituì lo scenario naturale di una trasmissione televisiva, andata in onda sulle reti Rai. Musica e Suoni dal Mondo 2001 vuole riproporsi di ambientare un grande avvenimento musicale in uno spazio così suggestivo, riprendendo il tema della cultura ebraica e proponendo ad una artista israeliana, Noa ed un gruppo di musica mediterranea con cantante palestinese, Radio Dervish, di esserne i protagonisti.

Noa, il suo nome in ebraico significa "Sorella di Pace", è di origine israeliana nata a New York da genitori di origine yemenita. Erede della cultura araba, cresciuta nell’ambiente urbano di New York, ha preferito fare ritorno in Israele. La sua musica è una speciale mistura di svariati stili e suoni; il suo sarà un concerto in trio interamente acustico in un set che nella sua estrema semplicità, voce, chitarra e percussioni, mette in risalto le grandi doti vocali.

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