Tre milioni di risorse regionali per il latte ovi-caprino

Enrico Rossi: "2,3 per gli agricoltori e 700 per la promozione". Il dettaglio degli interventi. Da Coop Italia l’impegno perché al latte sardo sia assicurato un prezzo di 1 euro al litro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2019 16:15
Tre milioni di risorse regionali per il latte ovi-caprino

FIRENZE- "Tutti gli interventi che sono stati adottati pochi giorni fa, e illustrati nel corso di un incontro con la stampa organizzato in occasione della firma del protocollo per il potenziamento e rilancio del settore, sono destinati ai territori, alle imprese e agli allevatori. Si tratta di risorse regionali che, come ho più volte sottolineato, non hanno la presunzione di risolvere il problema in un colpo solo, ma servono a garantire nell'immediato un sostegno concreto a tutti i soggetti che operano in questa filiera: dalla produzione diretta, e quindi agli allevatori, passando per la trasformazione, fino alle aziende impegnate nella commercializzazione.

Il tutto ovviamente in attesa di una risposta anche da parte del governo al quale abbiamo inviato una lettera per chiedere di poterci sedere al tavolo nazionale dato che per la Toscana il settore ha un'importanza economica rilevante". Il presidente della Regione Enrico Rossi torna su uno dei temi caldi del momento, dopo alcune uscite da parte di alcuni media, per precisare i dettagli dei provvedimenti assunti e rassicurare i destinatari. "Anzitutto abbiamo firmato un protocollo d'intesa per il rilancio del comparto ovi-caprino da latte toscano – aggiunge Rossi – mettendo a disposizione 2 milioni di euro per sostenere tutta la filiera.

A questi si aggiunge un altro milione di euro per i danni da predatori, provenienti da risorse del bilancio regionale (assessorati alla sanità e agricoltura). In totale 2,3 milioni saranno destinati agli agricoltori e 700 mila euro serviranno per attività di promozione dei prodotti toscani".

Entrando più nel dettaglio ecco come verranno impiegati i 3 milioni:

- 700 mila euro: sostegno alle aziende zootecniche per la perdita di produzione a seguito di attacchi di predatori per le annualità 2017 e 2018, intervento in regime de minimis, volto a compensare la perdita di produzione degli allevamenti che hanno avuto danni indiretti da predatori in questo biennio, rappresentati per oltre il 90% da allevamenti ovini;

- 100 mila euro: sostegno allo smaltimento delle carcasse degli animali morti in azienda, con priorità per gli allevamenti ovi-caprini;

- 100 mila euro: sostegno agli allevatori che mettono a disposizione i propri capi quali "sentinelle" da Blue Tongue;

- 200 mila euro: incentivazione all'acquisto e all'impiego di riproduttori iscritti nei libri genealogici e nei registri anagrafici, con priorità per gli allevamenti ovi-caprini;

- 150 mila euro: valorizzazione delle aree marginali tramite investimenti nelle aziende zootecniche, finalizzati ad una corretta gestione del pascolo, all'utilizzo sostenibile delle risorse e alla conservazione del paesaggio, con priorità per gli allevamenti ovi-caprini;

- 50 mila euro: promozione della partecipazione a momenti di scambio tra allevatori che detengono animali iscritti ai libri genealogici o ai registri anagrafici, intervento volto a favorire il miglioramento del patrimonio genetico degli allevamenti.

- 700 mila euro: promozione dei formaggi ovini a Denominazione di Origine Protetta "Pecorino Toscano DOP" e "Pecorino delle Balze Volterrane DOP", sia sul mercato nazionale che soprattutto quello estero (paesi UE ed extra UE), da parte dei Consorzi delle DOP e dei caseifici che producono pecorino a marchio DOP.

- 1 milione di euro per i danni da predatori: 500 mila euro per quelli diretti (uccisione di capi di bestiame) e 500 mila euro in due anni per la lotta al randagismo e per supportare direttamente, attraverso il lavoro di veterinari specializzati, gli allevatori nella difesa degli attacchi da predatori.

Via libera all’unanimità alla mozione a tutela del settore ovio-agricolo. L’Aula ha approvato il testo proposto dalla Lega – primi firmatari Elisa Montemagni e Marco Casucci -, emendato dal Pd su proposta di Leonardo Marras e condiviso anche da Irene Galletti (M5S). La mozione esprime solidarietà nei confronti dei pastori toscani e “piena condivisione” nei confronti delle richieste avanzate dalle associazioni agricole toscane e gli allevatori che stanno protestando in queste ore anche in Toscana. Nella mozione l’Assemblea toscana esprime anche apprezzamento per la celerità della risposta della Regione, che ha deliberato in settimana il finanziamento di 2 milioni di euro, e per la predisposizione del protocollo d’intesa con le principali associazioni di categoria del settore, per il rilancio del settore zootecnico regionale, e in particolare del comparto ovi-caprino da latte.

Da una parte, COOP Italia è a fianco dei produttori sardi di latte e fa sapere che, da subito e per un periodo utile al superamento della crisi, riconoscerà ai fornitori del prodotto Coop un valore all’acquisto del pecorino in grado di assicurare agli allevatori il prezzo di 1 euro al litro. Dall’altra Unicoop Firenze, oltre a sostenere la scelta di Coop Italia per quanto riguarda i prodotti a marchio, ed anche a seguito del protocollo firmato oggi dalla Regione Toscana, è disponibile per valorizzare i formaggi ovini a denominazione protetta nel rispetto e nella trasparenza della filiera. Da alcuni anni Unicoop Firenze sta introducendo un numero sempre maggiore di fornitori e prodotti locali all’interno dei punti vendita, con gli obiettivi di: sostenere l’economia dei vari territori, incentivare una dieta sana e un’alimentazione corretta, di conseguenza il benessere di soci e clienti, e stimolare la conoscenza delle tradizioni locali.

Ad oggi sono 1050 i fornitori toscani, che pesano il doppio della media degli altri operatori della grande distribuzione, e 350 i piccoli produttori toscani inseriti negli ultimi due anni, a seguito di una campagna esplorativa sul territorio. 

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