Premio Ceppo: Marion Poschmann a Firenze e Pistoia

Per la 64^ edizione della Biennale del Racconto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2020 08:46
Premio Ceppo: Marion Poschmann a Firenze e Pistoia

Marion Poschmann, scrittrice e poetessa fra le voci più interessanti del panorama culturale tedesco, è la vincitrice della 64 edizione del Premio Ceppo Internazionale Poesia “Piero Bigongiari”, il Premio Speciale istituito dal Premio Letterario Internazionale Ceppo, il primo premio italiano dedicato al racconto, diretto e presieduto da Paolo Fabrizio Iacuzzi, che si svolgerà a Pistoia e a Firenze dal 14 febbraio al 15 marzo 2020, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana (nell’ambito della Festa della Toscana) e del Comune di Pistoia (Biblioteca San Giorgio).

In collaborazione con il Goethe Institut di Roma.

Autrice di romanzi, poesie e saggi, Marion Poschmann (Essen, 1969) ha vinto tutti i maggiori premi tedeschi per la lirica e la scrittura in generale (tra cui uno dei premi più importanti per la narrativa, il premio intitolato a Wilhelm Raabe). Gli ultimi in ordine di tempo sono il Berliner Literaturpreis per Le isole dei pini (Bompiani, 2019), libro nella shortlist del Man Booker Prize nel 2019 (con Annie Ernaux, vinto da Olga Tokarczuk, Premio Nobel 2018), e il Premio Klopstock per la lirica.

L’autrice sarà a Firenze il 14 febbraio (ore 16.00-18.00) nell’ambito della Festa della Toscana con la sua Lettura dal titolo Animale araldico: Medusa che terrà presso la Sala del Consiglio Regionale della Toscana (via Cavour 4). Il giorno dopo sarà premiata a Pistoia (Libreria Lo Spazio di Via dell’Ospizio, ore 18.00-19.30). La Piero Bigongiari Lecture 2020 sarà pubblicata nella prima antologia di sue poesie tradotta in italiano, Paesaggi in prestito, edita a Roma da Del Vecchio, a cura di Paola Del Zoppo. Cifre della sua poetica sono la fiducia nella creatività della parola, la possibilità di una rinnovata poesia della natura e di paesaggio, la necessità della percezione di un irreale che arricchisca l’esperienza della quotidianità e il rinnovamento delle forme liriche tradizionali.

Edita recentemente da Bompiani per Le isole dei pini, per l’occasione è in uscita (febbraio 2020) presso l’editore romano Del Vecchio la prima antologia della sua poesia tradotta in Italia, Paesaggi in prestito (a cura di Paola del Zoppo, germanista e docente all’Università della Tuscia) con la pubblicazione del testo integrale della Piero Bigongiari Lecture 2020.

Marion Poschmann vince per la sua scrittura in costante tensione fra il racconto e il saggio, la lirica e la riflessione, il pensiero filosofico e la poesia della natura, la passione per l’arte (dal Rinascimento fiorentino all’espressionismo astratto) e la coscienza dei relitti della Storia (passata e contemporanea). La scrittrice rinnova le forme tradizionali della poesia tedesca con una forte attenzione alla natura e al paesaggio attraverso una percezione della realtà quotidiana capace di cogliere quegli aspetti di trasalimento e di irrealtà che sono la cifra della sua poetica. Spesso si concentra sulla meditazione della natura nei grandi parchi, non solo in Germania ma anche in Giappone e negli Stati Uniti, nella convinzione che ogni paesaggio non sia un semplice risultato estetico ma una poesia dove la lingua e la natura si fondono.

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