Evasione Totale: il 12 dicembre alla Casa circondariale di Sollicciano

Peppe Voltarelli in concerto alla Dogaia. Donazione di 9.000 volumi alle biblioteche dei 18 istituti penitenziari toscani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2014 23:14
Evasione Totale: il 12 dicembre alla Casa circondariale di Sollicciano

Il 12 dicembre alla Casa circondariale di Sollicciano di Firenze si terrà il primo appuntamento di “Evasione Totale - un’ ora di speranza in musica, un’iniziativa che si pone l’obiettivo di sostenere i detenuti, attraverso la musica ed eventi all’interno delle carceri: “detenuti che anche se hanno commesso dei reati, anche se hanno sbagliato, sono sempre persone per le quali bisogna favorire il reinserimento sociale, offrendo sostegno ed opportunità”. Per raggiungere questo obiettivo, appunto, è stata scelta come protagonista la musica, utilizzata come linguaggio universale e occasione per favorire la comunicazione, l'aggregazione e l'integrazione fra tutti gli addetti ai lavori che ruotano attorno ai penitenziari italiani: associazioni, volontari, agenti di polizia penitenziaria ed educatori. A capo dell’iniziativa ci sono il Presidente dell’associazione Apoxiomeno nonché Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, Orazio Anania, un uomo da sempre sensibile all’impegno sociale, e l’Associazione LES(associazione no profit che si occupa di tutte le problematiche relative alla sicurezza). L’Arte di Apoxiomeno ha la finalità di organizzare il Premio internazionale “Apoxiomeno”, attribuito a chi da lustro alle Forze dell’ordine con la loro azione diretta o mediata sviluppatasi nel campo delle varie arti e professioni: cinema, televisione, sport, cultura, letteratura, giornalismo, musica ecc.; sviluppare, migliorare, estendere e ingrandire la cultura della sicurezza, perseguendo gli interessi culturali nell’arte e nello sport, promuovendo inoltre alla tutela di beni collezionistici, storici, d’epoca e d’antiquariato di qualsiasi tipo e genere, valorizzandone l’importanza, artistica, storica, culturale e sociale, mediante la creazione di circoli, club di aggregazione con aree attrezzate per mostre, esposizioni, manifestazioni e spettacoli anche attraverso: canali radio, canali televisivi, la redazione e la pubblicazione di riviste on line a ciò dedicati. Il Presidente dell’associazione Apoxiomeno ha costruito una squadra che si avvale di una serie di professionisti, cantanti, musicisti, animatori, che da sempre sono vicini al lavoro delle forze dell’ordine e che con i valori della musica intendono offrire una opportunità di svago e socializzazione per i detenuti con lo scopo di sensibilizzare la pubblica opinione su una particolare tematica sociale e umana quale è quella dei diritti dei detenuti. Tra i nomi più importanti contattati da Orazio Anania, ci sono il dj Mitch, speaker, musicista e produttore:Mitch, ex appartenente alle forze dell’ordine ha sposato il progetto dell’associazione Apoxiomeno mettendosi a disposizione per la produzione artistica e per una serie di concerti e di spettacoli che durante il periodo natalizio si svolgeranno all’interno delle carceri. Vista la difficoltà nel riuscire a lavorare con lingue, culture e religioni differenti, un problema che emerge negli Istituti penitenziari a causa delle diverse etnie, Mitch ha inserito nel progetto un suo artista internazionale, il cantante e ballerino cubano Leo Diaz. L’immagine e la voce ufficiale del progetto è invece affidata al cantante Hervè Olivetti che con il suo brano“Diavolo di un angelo”, attualmente in radio e disponibile negli store digitali, contribuirà concretamente attraverso i relativi proventi all’acquisizione di materiale utile all’attività di formazione dei detenuti finalizzata all’inserimento lavorativo. “È importante, far capire alla società che la persona vale di più di qualsiasi reato commesso e che, offrendo al tempo opportunità e fiducia, è possibile aiutare anche chi dovrà rifarsi la vita e i sogni.

Eccezionale appuntamento nel carcere della Dogaia con l’artista calabrese Peppe Voltarelli, che si esibirà nel suo nuovo concerto-spettacolo Il monumento. Lo spettacolo, che avrà luogo venerdì 12 dicembre alle 20.30, è il frutto di un progetto nato dall’impegno del collettivo Teatro Metropolare che da anni lavora all’interno del carcere maschile di Prato e che quest’anno l’assessorato alla cultura del Comune ha voluto inserire nel proprio programma del Festival di Natale. "Centinaia di persone popolano ogni giorno l'istituzione carceraria: la polizia penitenziaria, gli educatori, il personale amministrativo, i volontari, gli insegnanti, gli avvocati e ovviamente i detenuti ed i loro familiari.

Vorremmo rendere stabile questo appuntamento, un'occasione per avvicinare la Dogaia, che é tutto fuorché un luogo estraneo alla città. Ringrazio Peppe Voltarelli e Teatro Metropopolare”, commenta l’assessore alla cultura Simone Mangani. Tredici canzoni che chiudono la ‘trilogia sull'identità’, iniziata con il suo esordio da solista nel 2007 con il CD Distratto ma però e proseguita con il fortunato Ultima notte a Mala Strana, Targa Tenco 2010 come migliore opera in dialetto.

Uno spettacolo di teatro canzone in cui - non a caso - le linee guida sono i legami tra le persone, le fughe, le condivisioni, le separazioni, con il cantato sospeso tra italiano e dialetto calabrese. La consapevolezza che l'amore è un fatto comunitario, un diario collettivo, un mare grande con delle zattere sopra che cercano disperatamente di avvicinarsi tra loro. Un canto politico di protesta che racconta di uomini disarmati ma maturi per nuove riflessioni. La canzone è una luce che rinfresca e che pretende di essere seducente; la parte testuale è ispirata a Il Caciocavallo di bronzo, romanzo autobiografico dello stesso autore calabrese, edito da Stampa Alternativa, dove il monumento al formaggio è un pretesto per raccontare in maniera ironica e surreale una Calabria fuori dagli schemi.Donazione di 9.000 volumi alle biblioteche dei 18 penitenziari toscani

Queste le case editrici che hanno partecipato al progetto PRAP-Antigone-Gli Asini “La lettura che libera” e donazioni case editrici “Bollate-Boringhieri” e “Pungitopo”:

Approfondimenti

Sellerio, Le Lettere, Adelphi, Bollate-Boringhieri, Donzelli, Hoepli, Guanda, Gli Asini, Newton Compton, Il Mulino, Fandango, Laterza, Iperborea, Gli Asini, Nutrimenti, Nuova Frontiera, Il Becco Giallo, Orecchio Acerbo, Eleutherea, Il Sirente, RCS, Jaca Book, Pungitopo, ProLibro.

La donazione dei 9000 volumi si integra con un altro progetto – “Tra le righe” - finanziato per i due terzi dalla Regione Toscana con delibera del 1 dicembre. Questo secondo progetto permetterà di finanziare la costituzione presso ogni istituto penitenziario di 18 micro-biblioteche di testi in 10 lingue per i detenuti stranieri, che al 31 luglio raggiungevano il 47,76% della popolazione (1610 persone di 80 nazionalità). Il Provveditore Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria, Carmelo Cantone dichiara: "Montagne di libri e scaffali pieni nelle biblioteche delle carceri.

Questa è la prima immagine che vorremmo sempre vedere nei nostri istituti. Ma la collaborazione importante che si è venuta a creare in questa occasione parla soprattutto di un modo dinamico di fare cultura dentro il carcere, utilizzando il libro come un’opportunità che si sviluppa attraverso non solo la lettura, ma anche attraverso il dialogo con gli operatori culturali e, non da ultimo, con i numerosi laboratori di scrittura creativa che esistono negli istituti penitenziari della Toscana. Se pertanto vogliamo sintetizzare un messaggio diciamo: il libro come opportunità per le persone"

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