San Lorenzo, tra dehor e bancarelle la verità è che non piace abbastanza

Alta e bassa, magra e grassa, brutta e bella. Ma esiste un progetto per Firenze?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 agosto 2013 13:26
San Lorenzo, tra dehor e bancarelle la verità è che non piace abbastanza

Firenze, quartiere di San Lorenzo. Davanti alla Basilica della famiglia Medici tra bancarelle sfrattate, ambulanti infuriati, forze dell'ordine in trincea, abusivi entusiasti e preti scontenti arrivano anche i ristoratori equilibristi. Il circo è arrivato al centro di Firenze: e allora sia banda, clown, trapezio, nani e ballerine. Entro dicembre la nuova piazza del Mercato dovrà essere pronta per accogliere le bancarelle spostate dalla Basilica: aree di sosta, metrature e confini, impianti elettrici.

Il Tar dovrà esprimersi sul trasloco forzato ed è bene per il Comune offrire l'idea di una riqualificazione seria e fattibile. Detto, fatto. Occorre rivoltare la piazza per iniziare i lavori ai sottoservizi. Immaginatevi un ristoratore, forse l'unica figura professionale che resiste alla crisi e crea posti di lavoro in città, che ha ottenuto la possibilità di montarsi il suo bel dehor e con quello riesce ad accogliere i turisti in una piazza che altrimenti sarebbe la succursale dell'azienda urbana dei rifiuti.

Immaginate che quello stesso ristoratore si trovi a dover sbaraccare tutto non solo in piena stagione estiva, ma a poche settimane dall'evento più importante degli ultimi anni il "Mondiale di Ciclismo 2013" sul quale è stato ricamato a lettere d'oro "Indotto economico". Dal Comune di Firenze fanno sapere che cantieri e tavolini potrebbero convivere. Ecco che arrivano gli equilibristi: camerieri piatti in mano che tra ruspe e catrame superano pedane di legno, scavalcano transenne e raggiungono i clienti seduti al centro della piazza, come colonna sonora un bel martello pneumatico.

Poi manca la cultura del decoro e ci chiediamo come mai. Ma bancarelle e negozi possono convivere? La verità è che le bancarelle coprono la visuale, la verità è che il commerciante vorrebbe essere visibile al passaggio del turista. Il fatto che lungo l'attuale mercato di San Lorenzo si incontrino striscioni che recitano "Più spazio per le vetrine!" potrebbe essere sintomatico di una difficile spartizione del territorio. Che il disordine sia frutto dei tentativi andati a vuoto? Un progetto per recuperare gli spazi attraverso la sistemazione dei dehor e delle bancarelle, il recupero del primo piano del Mercato di San Lorenzo, un progetto per recuperare la cultura con la manutenzione dei luoghi e la cura dei contenuti, un progetto per eliminare il degrado procurato dalla Movida h24 con l'accordo tra residenti, avventori e commercianti.

Tanti progetti per Firenze e poi ti trovi i militari in piazza per mantenere l'ordine perché ci ha pensato il Prefetto ed ogni volta che qualcosa non va si cercano i vigili urbani che non bastano mai. A pochi passi, in piazza Duomo, ad esempio è scontro aperto tra Opera e Comune tra chi deve sorvegliare la Cattedrale, da una parte Lucchesi dall'altra Renzi, nel mezzo minigonne e canottiere che tentano di entrare in Battistero, turisti assolati e forse, annoiati dalle interminabili file, che si lasciano andare ai peggiori comportamenti durante la loro visita mordi e fuggi che si completa in 16 ore, perché dormire costa troppo e non ne vale neppure la pena, tanto alle 19 chiudono tutti! E pensare che il buon Enzo Ghinazzi, il Pupo con il giglio sul petto cantava "Perché a Firenze sulla mia parola non vedi niente in una volta sola". Antonio Lenoci

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