Battaglia di Anghiari: Leonardo ha sbagliato tecnica?

Un laboratorio didattico prova a spiegarlo, sabato 13 luglio alle 21.30 incontro in Piazza Mameli con l’ingegnere Maurizio Seracini che racconta i suoi 30 anni ‘a caccia’ della pittura di Leonardo da Vinci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 luglio 2013 21:49
Battaglia di Anghiari: Leonardo ha sbagliato tecnica?

Quali sono le incognite nella realizzazione tecnica della pittura di Leonardo dedicata alla battaglia di Anghiari nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio? Prova a spiegarlo la Cooperativa culturale Toscana d’Appennino con un laboratorio didattico educativo che si svolgerà proprio ad Anghiari. Qui, nel Museo Statale di Palazzo Taglieschi, è esposta (fino al 3 novembre) la Tavola Doria (che raffigura la scena principale dell’affresco) nell’ambito del progetto ‘Capolavori in Valtiberina tra Toscana e Umbria.

Da Piero della Francesca a Burri e La Battaglia di Anghiari’ promosso da Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Regione Toscana e Regione Umbria col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Al capolavoro perduto di Leonardo sarà dedicata anche la serata di sabato 13 luglio con la presenza dell’ingegnere Maurizio Seracini che ha dedicato oltre 30 anni alla ricerca dell’opera e che racconterà la sua esperienza in un incontro pubblico che si terrà alle 21.30 in Piazza Mameli ad Anghiari. ‘‘Il dipinto della Battaglia di Anghiari – spiega Gabriele Mazzi, coordinatore del settore musei della cooperativa– è da molti anni oggetto di studi.

Senza voler entrare nel merito delle ricerche su Leonardo e sulla sua opera, l’intento del laboratorio è semplice: portare in luce le antiche tecniche della pittura ad ‘encausto’ (utilizzando la cera) e di quella ad olio su muro che sembrano siano state la base per il ‘capolavoro scomparso’ di Leonardo’’. La Cooperativa ha così promosso il laboratorio, rivolto in particolare alle famiglie e agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado nel quale, assieme ad esperti della materia, sarà ripercorsa la storia di questo particolare tipo di pittura, conoscendo ed utilizzando i materiali di un tempo.

Il luogo della sperimentazione è il Palazzo della Battaglia, Museo delle Memorie e del Paesaggio nella Terra di Anghiari che si trova di fronte al Museo Statale e che ha una sala dedicata alla vicenda storica e artistica dell’affresco. In uno degli ambienti è stata creata una sala didattica dove gli aspiranti pittori potranno esercitarsi su supporti che riproducono la muratura utilizzando i materiali simili a quelli impiegati da Leonardo e che saranno forniti dagli organizzatori: pece greca, gesso, olio di “lin seme”.

Il laboratorio sarà attivo nelle prossime settimane e sono già aperte le iscrizioni. Costo a persona 6 euro escluso l’ingresso ai musei. Prenotazioni: Toscana d’Appennino Soc. Coop. Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 13.00 tel.+39 0575787023; battaglia@anghiari.it Un altro laboratorio è stato promosso dalla stessa cooperativa, sempre nell’ambito del progetto ‘Capolavori in Valtiberina’, sui luoghi della celebre battaglia avvenuta nel 1444 in un paesaggio che è rimasto praticamente immutato da allora.

Saranno così effettuate visite guidate ai luoghi più significativi, nei musei e sarà effettuata una passeggiata nella campagna che fu teatro della battaglia per meglio comprendere le ragioni e i retroscena di questo epico scontro. La prima delle opere da ammirare, in tale percorso, è certamente la Tavola Doria, capolavoro del primo Cinquecento esposto lo scorso anno al Quirinale e rientrato in Italia grazie all’intervento del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale. L’opera è protetta da una speciale teca-cornice climatizzata che è stata realizzata col contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e, prima di essere esposta al Museo Statale di Anghiari, è stata sottoposta ad una serie di indagini e ad un intervento conservativo da parte dell’Opificio delle Pietre Dure.

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