I Comitati referendari denunciano Publiacqua in Procura

Che fine hanno fatto i 18 milioni di investimenti promessi? De Zordo: “Renzi partecipi al tavolo di ripubblicizzazione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2013 22:15
I Comitati referendari denunciano Publiacqua in Procura

Oggi i Comitati dell’Acqua Bene Comune della Toscana ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Pistoia per sottoporre all’attenzione della magistrato, con cui è fissato un’incontro, le presunte irregolarità del bilancio triennale di Publiacqua, e precisamente la differenza di 18 milioni di euro fra gli investimenti dichiarati e quelli effettivamente eseguiti. I Comitati invitano i sindaci dell’ex ATO 3 a esprimere un voto negativo alla presentazione del bilancio per l’approvazione.

Inoltre nell’occasione dell’elezione del prossimo Presidente di Publiacqua i Comitati per l’acqua pubblica FI, PT, PO, AR, invitano ancora i sindaci a valutare se da Palazzo Vecchio si intende ancora indicare un Presidente sostenitore del NO ai Referendum e sostenitore della Privatizzazione dei Beni Comuni. Inoltre i Comitati chiedono formalmente ai Sindaci di presentare candidature favorevoli a un tavolo per la ripublicizzazione del servizio Idrico integrato e contrarie al Metodo Tariffario Transitorio (MTT). "Se i cittadini otterranno trasparenza sul bilancio di Publiacqua sarà ancora una volta grazie ai Comitati referendari che hanno presentato oggi un esposto alla Procura di Pistoia per chiedere conto delle presunte irregolarità nel bilancio triennale della Spa che gestisce gli acquedotti dell'ex-Ato 3.

Quegli stessi Comitati che hanno fatto i conti e si sono accorti che consiste in ben 18 milioni di euro la differenza tra gli investimenti dichiarati e quelli effettivamente eseguiti. Inutile dire che contestualmente Publiacqua continua a spartire utili sia per i soci pubblici che per quelli privati". È questo il commento della capogruppo della lista di cittadinanza fiorentina perUnaltracittà alla notizia dell'esposto in Procura. "È necessario a questo punto - ha continuato De Zordo - che anche il sindaco di Firenze ritrovi la dignità perduta nei confronti dei 27 milioni di cittadini italiani che hanno detto no alle privatizzazioni dei beni comuni e partecipi direttamente al tavolo per la ripublicizzazione del Servizio idrico integrato".

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