Contro le mafie venerdì e sabato Libera e Avviso Pubblico a Firenze

Domani il primo appuntamento: incontro con circa 600 familiari di vittime delle mafie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2013 21:19
Contro le mafie venerdì e sabato Libera e Avviso Pubblico a Firenze

Il 16 marzo si svolge a Firenze la diciottesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie" promossa da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso Pubblico, Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie in collaborazione con la Rai Segretariato Sociale e Rapporti con il Pubblico, con il patrocinio del Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Regione Toscana, Comune di Scandicci e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

La Giornata della Memoria e dell'Impegno ricorda tutte le vittime delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Saranno circa 500 i bus, che arriveranno a Firenze da tutt'Italia e un treno speciale dalla Liguria. Libera per la XVIII edizione ha scelto la Toscana, ha scelto Firenze ."Semi di Giustizia, fiori di Corresponsabilità" è lo slogan che accompagnerà la giornata, durante la quale si incontreranno nel capoluogo fiorentino circa 600 familiari (italiani e stranieri) delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di oltre 5000 familiari.

Un appuntamento preceduto da oltre 100 iniziative promosse su tutto il territorio regionale, tra incontri nelle scuole, cineforum, dibattiti, convegni. Perché Firenze? Le ragioni sono tante. È innanzitutto la città sfregiata dalla strage di via Georgofili, nella notte del 26 e 27 maggio 1993. Vittime del terrorismo mafioso, morirono cinque persone: la famiglia Nencioni al completo, papà Fabrizio e mamma Angela, le figlie Nadia di 9 anni e Caterina di soli 50 giorni.

Morì Dario Capolicchio, studente siciliano di architettura trasferitosi in Toscana, amante della montagna e impegnato nella difesa dell'ambiente. Verranno ricordati insieme a tutte le altre vittime innocenti delle mafie, stretti attorno ai loro parenti e famigliari. Firenze è poi la città adottiva del grande Nino Caponnetto - di cui è appena trascorso il decennale della morte - "padre" del pool antimafia di Falcone e Borsellino, ha dato i natali a un altro valoroso magistrato, Pier Luigi Vigna, da poco scomparso, nonché al giudice Gabriele Chelazzi - morto anni fa - che ha lavorato tanto su via dei Georgofili e al quale si devono molti dei risultati dell'inchiesta Il Primo appuntamento è domani Venerdi' 15 marzo con un incontro con circa 600 familiari di vittime delle mafie a seguire la veglia presieduta dal Monsignor Mario Meini.

Sabato invece sarà il giorno in cui Firenze abbraccia i familiari di vittime delle mafie con una marcia in nome della verità e della giustizia. La partenza sarà dalla Fortezza da Basso, arrivo allo Stadio Franchi. La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. La giornata tradizionalmente si svolge ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, ma quest’anno viene anticipata al sabato 16 marzo per favorire la massima partecipazione di quanti arriveranno da ogni parte d’Italia. La due giorni di Libera si apre domani 15 marzo nel pomeriggio con l'incontro di circa 600 familiari di vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di 5000 familiari presso Sala dei 500 a Palazzo Vecchio.

Alle ore 18 si svolgerà la veglia di preghiera interreligiosa per le vittime delle mafie presso la Basilica di S. Croce presieduta da Monsignor Mario Meini Vescovo di Fiesole in rappresentanza della Conferenza Episcopale Toscana. “La comunità di Firenze- dichiara Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera- è pronta ad accogliere queste famiglie. Arrivano cariche di ferite che non sono risanabili. È una memoria che si fa impegno, un momento di confronto e di ascolto per ribadire la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e alla loro straordinaria forza morale.

In Italia non c'e' strage di cui si conosca a pieno la verita'. Il 70% dei familiari di vittime di mafia non conosce ancora la verita' " E sabato 16 marzo appuntamento con la marcia con partenza da Fortezza da Basso e arrivo spazio antistante Stadio Artemio Franchi. Qui sarà allestito un palco dove saranno letti gli oltre 900 nomi di vittime delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.

La piazza si riempirà di fiori colorati di vita, colorati di impegno grazie ai lavori realizzati dagli studenti di tutte le scuole d'Italia in memoria delle vittime. Sui fiori sarà scritto il nome della vittima, una frase, un disegno, per ricordare e far vivere il sacrificio della persona uccisa dalla criminalità mafiosa. Nel pomeriggio si svolgeranno 17 seminari tematici dalla corruzione al doping, dall'intreccio mafia e politica all' ecomafie, dall'educazione ai beni confiscati, dall' informazione all' etica delle professioni.

Sono previsti sette spettacoli teatrali. Libera per la XVIII edizione ha scelto la Toscana, ha scelto Firenze .“Semi di Giustizia, fiori di Corresponsabilità” è lo slogan della manifestazione. Perché Firenze? Le ragioni sono tante. È innanzitutto la città sfregiata dalla strage di via Georgofili, nella notte del 26 e 27 maggio 1993. Vittime del terrorismo mafioso, morirono cinque persone: la famiglia Nencioni al completo, papà Fabrizio e mamma Angela, le figlie Nadia di 9 anni e Caterina di soli 50 giorni.

Morì Dario Capolicchio, studente siciliano di architettura trasferitosi in Toscana, amante della montagna e impegnato nella difesa dell’ambiente. Li ricorderemo insieme a tutte le altre vittime innocenti delle mafie, stretti attorno ai loro parenti e famigliari. Firenze è poi la città adottiva del grande Nino Caponnetto – di cui è appena trascorso il decennale della morte – “padre” del pool antimafia di Falcone e Borsellino, ha dato i natali a un altro valoroso magistrato, Pier Luigi Vigna, da poco scomparso, nonché al giudice Gabriele Chelazzi – morto anni fa – che ha lavorato tanto su via dei Georgofili e al quale si devono molti dei risultati dell’inchiesta. Venerdì 15 marzo nei menù delle mense scolastiche di Sesto Fiorentino sarà servita la pasta delle cooperative di Libera Terra.

Il progetto, ideato dal Comune di Sesto Fiorentino, Istituzione Sestoidee con il sostegno della Sezione Soci Coop di Sesto Fiorentino-Calenzano e in collaborazione con il presidio sestese di Libera “Silvia Ruotolo”, è promosso in occasione della diciottesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie", promossa dall'associazione Libera e da Avviso Pubblico a Firenze il 16 marzo. La Giornata della Memoria e dell'Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie: cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano della criminalità organizzata.

L’amministrazione comunale aderirà quindi alla giornata, oltre che con la presenza del Gonfalone al corteo che attraverserà la città, anche con un gesto simbolico ovvero quello di inserire nel menù delle mense del giorno 15 marzo la pasta prodotta dalle cooperative di Libera che gestiscono i terreni confiscate alla mafie. Anche l'Arci partecipa alla XVIII Giornata della memoria e del ricordo delle vittime delle mafie promossa da Libera. Per l'Arci, che si appresta a dare il via alla nuova edizione della Carovana Antimafie e alla nuova stagione dei Campi nelle terre confiscate alle organizzazioni criminali, l'appuntamento di sabato assume un triplice importante significato.

Venti anni fa, Firenze veniva sconvolta dalla strage dei Georgofili. Firenze (assieme alla Toscana) è una città di quella parte di Paese che per troppo tempo è stata ritenuta immune dalle infiltrazioni mafiose. Da Firenze e dalla Toscana ogni anno partono centinaia di ragazze e ragazzi per i campi di lavoro antimafia. Sabato 16 marzo, l'Arci sarà presente con un proprio spezzone al corteo in partenza dalla Fortezza da Basso e prenderà parte ai laboratori tematici in programma nel pomeriggio.

"L’incontro con Luigi Ciotti è stato un momento di scambio di idee e di emozioni - ha dichirato la consigliera Pd Susanna Agostini e presidente della Commissione Pace - In Sala degli Otto abbiamo avuto l'opportunità di un confronto breve come membri della commissione che aveva promosso la sua candidatura, mentre attendevamo l’avvio della cerimonia per la consegna della cittadinanza onoraria. Discuteva con noi di quanto fosse importante far comprendere che quella che stavamo per consegnare era la prima cittadinanza onoraria ad un gruppo operativo e di condivisione di progetti, concetto poi sintetizzato in questa frase: “Non è l’io ma è sempre il Noi che vince”, ricordando come tutto è nato dal gruppo Abele e poi Libera, realtà politiche che operano costruttivamente e nel concreto del disagio e delle disuguaglianze.

Oggi è un’insieme che conta più di 1500 associazioni ed è diffusa in tanti Paesi del mondo". Segui Libera su Facebook https://www.facebook.com/GiornataMemoriaEImpegnoVittimeInnocentiDelleMafie

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