Il Vieusseux si trasferisce alle Oblate

Presentato il progetto di redistribuzione degli spazi dell’ex conservatorio. L’assessore Givone: “Lo storico Gabinetto deve tornare ad essere una biblioteca circolante”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2012 21:47
Il Vieusseux si trasferisce alle Oblate

Un grande polo bibliotecario e culturale moderno, contemporaneo e storico alla Biblioteca delle Oblate, aperta nel 2007 e già diventata un punto di riferimento a livello cittadino ed europeo. È il progetto “Grandi Oblate” che prevede una redistribuzione delle funzioni e degli spazi della biblioteca di via dell’Oriuolo. Tra gli interventi che fanno parte del progetto ci sono il trasferimento del Gabinetto Vieusseux da Palazzo Strozzi al primo piano dell’ex conservatorio delle Oblate, negli spazi precedentemente occupati dal museo di Preistoria; il trasferimento al piano terra e il conseguente ampliamento della sezione bambini e ragazzi; e sempre al piano terreno la realizzazione di un’area accoglienza e orientamento (che adesso manca del tutto), di uno spazio conferenze, di una sala emeroteca e una sezione dedicata al settore tecnico-scientifico.

Gli indirizzi per la creazione del progetto sono stati approvati dalla giunta nella seduta di ieri e presentati oggi dall’assessore alla cultura Sergio Givone. “Con il trasferimento del Vieusseux in via dell’Oriuolo il progetto ‘Grandi Oblate’ si realizza in uno dei suoi punti più importanti - ha detto l’assessore -. Lo storico Gabinetto deve tornare ad essere quello che è stato nei quasi due secoli della sua vita: una biblioteca circolante, cioè una biblioteca che fa girare la cultura, i libri, le idee, la discussione pubblica, chiamando i lettori a confrontarsi”.

“Non si tratta semplicemente di spostare una biblioteca da un posto ad un altro della città - ha continuato Givone - ma di ridisegnare il centro di Firenze alla luce di quei centri produttivi di cultura che sono le biblioteche”. “Le Oblate saranno ‘Grandi Oblate’ solo nel momento in cui saranno una grande biblioteca in grado di fare circolare la cultura, facendo leggere e discutere i libri”, ha concluso l’assessore. Le Oblate, che possiedono un patrimonio di circa 100 mila unità bibliografiche e multimediali, con la nuova riorganizzazione degli spazi daranno una risposta sia alle necessità di una grande biblioteca storica, che a una grande biblioteca contemporanea moderna, aperta e accessibile a tutti, in cui gli ambienti sono bilanciati e diversificati per venire incontro alle esigenze delle varie fasce di utenti, studenti, studiosi e ricercatori, giovani e giovanissimi lettori, famiglie, anziani, grandi lettori e fruitori occasionali dei servizi bibliotecari. La redistribuzione delle funzioni e degli spazi della biblioteca prevede al piano terra la realizzazione di un nuovo ingresso dal Giardino di via dell’Oriuolo, luogo da cui il pubblico riceve la percezione dell’insieme dei servizi e di cosa c’è “oltre”, lo spazio, il luogo letterario per eccellenza, che si “riconosce” da fuori, luogo su cui si affacci una importante e curata Sezione Ragazzi, che sottolinei il carattere proiettato verso le nuove generazioni, i bambini, di uno dei servizi principali per la crescita e lo sviluppo civico, al quale la biblioteca pubblica aspira.

Inoltre è previsto l’ampliamento della sezione bambini e ragazzi, trasferendola al piano terra nella ex Sala delle Colonne che si affaccia sul giardino, con un servizio rinnovato per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni, che permetta la suddivisione di questo spazio nelle varie fasce di età, con patrimonio librario a scaffale aperto e attrezzature per la lettura collettiva, con spazi genitoriali, per la lettura ad alta voce, per nonni e bambini, per allattare, per documentarsi con testi e supporti multimediali sulla puericultura.

Un’area accoglienza e orientamento e costituente la cerniera di tutto il complesso, sarà individuata al piano terra, nella Sala ex catena, e verrebbe a porsi così tra la sala destinata agli eventi, l’ingresso dal giardino e la sezione ragazzi, costituendo un punto logistico strategico in grado di indirizzare gli utenti alla fruizione dei diversi servizi bibliotecari e agli Istituti culturali presenti. Sempre al piano terra sarà realizzato un grande spazio dedicato alle conferenze e alle iniziative tipo “Leggere per non dimenticare”, che richiamano molto pubblico, prevedendo altri spazi più piccoli, ma non meno importanti, vista la grande produzione culturale che una biblioteca di tali dimensioni esprime; una sala emeroteca ed emeroteca virtuale nella Sala ex lavatoi, recentemente liberata dai reperti museali che vi venivano conservati.

Inoltre è prevista anche la razionalizzazione, per quanto possibile, degli spazi destinati agli uffici, anche suddividendoli fra il piano terra (per le attività con caratteristiche più di front-office) e il primo piano, evitando però le attuali dispersioni e rendendoli maggiormente accessibili, prevedendo anche spazi necessari per una biblioteca per la lavorazione del libro e il deposito dei libri che non possono stare negli scaffali. Il progetto prevede poi al primo piano, oltre al trasferimento del Gabinetto Vieusseux, il trasferimento del patrimonio dell’Istituto del Risorgimento, per la sua messa in sicurezza rispetto agli eventi alluvionali e per una gestione coordinata con il patrimonio del Vieusseux e di aumentare, per quanto possibile, le sale dedicate alla consultazione alla lettura, allo studio e alla video-scrittura, allestendo varie specifiche sezioni.

Per realizzare il trasferimento del Vieusseux, l’amministrazione comunale si renderà parte attiva nell’accordo con l’Università per trovare una soluzione alla degna collocazione degli Istituti di studio della preistoria fuori dal complesso delle Oblate, mentre una volta liberati i locali attualmente occupati dal Gabinetto Vieusseux a Palazzo Strozzi l’amministrazione li affiderà alla Fondazione Palazzo Strozzi per lo sviluppo delle proprie mostre e proposte culturali. Per il trasloco l’amministrazione comunale si coordinerà con il Consiglio di amministrazione e la Direzione del Vieusseux. Il Gabinetto, erede dello storico Gabinetto scientifico-letterario fondato da Giovan Pietro Vieusseux nel 1819, all’interno di Palazzo Strozzi si trova attualmente articolato in spazi frammentati e compressi, parte al piano terreno, parte in due sottosuoli non comunicanti e parte al terzo piano.

Questa sistemazione non favorisce la fruizione e la conservazione dell’imponente e importante documentazione formata da oltre 250.000 unità bibliografiche distribuito in 5.000 metri lineari e mortifica la propria vocazione di elaborazione e proposta culturale. Al secondo piano, nello spazio occupato dal Museo di Preistoria (e già liberato) sarà trasferito il patrimonio storico delle Oblate (attualmente situato al piano terra in contrasto con le norme di salvaguardia del patrimonio storico dagli eventi alluvionali), unificando la gestione e la fruizione con quella del patrimonio storico del Gabinetto Vieusseux che così, tra primo e secondo piano, occuperà circa 1.200 metri quadrati.

Mentre nella sala che attualmente ospita la sezione ragazzi, una volta che quest’ultima viene trasferita al piano terra, sarà realizzata una sezione dedicata al settore tecnico-scientifico, attualmente mancante, con opere generali di consultazione, con particolare attenzione all’astronomia e alla visione in tempo reale del nostro Universo. Nell’ambito dell’operazione “Grandi Oblate” l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno procedere al rinnovo della concessione all’Istituto per il Risorgimento, collegandone la fruizione con il Gabinetto Vieusseux e prevedendo la messa in sicurezza del patrimonio storico comunale e al rinnovo della concessione dei locali attualmente occupati dall’associazione La Colombaria, salvo la sala Incontri, che dovrà essere gestita dalla Biblioteca. (fp)

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