Iaia Forte legge 'L'Isola di Arturo' capolavoro di Elsa Morante

Al Teatro RIfredi venerdì 14 dicembre ore 21

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2012 20:01
Iaia Forte legge 'L'Isola di Arturo' capolavoro di Elsa Morante

In occasione del centenario della nascita di Elsa Morante, al Teatro di Rifredi venerdì 14 dicembre ore 21, sarà la calda voce mediterranea di Iaia Forte ad accompagnarci, nella quarta lettura scenica della rassegna “Il piacere della lettura”, fra le pagine del capolavoro della letteratura italiana del dopoguerra: L'ISOLA DI ARTURO. Artista da sempre legata ai reading d’autore, Iaia Forte ci racconta come è nata la passione per questo grande romanzo: "Quando ho letto la prima volta L’Isola Di Arturo ero molto giovane.

I personaggi erano così vivi che mi sembrava di averli accanto, di sentire il loro calore nella stanza in cui leggevo. Quando in età adulta, già innamorata della Morante, ho deciso di rileggerlo, ho compreso cose che da piccola non riuscivo a capire, ma ho sentito che la memoria 'fantastica' della prima lettura era rimasta intatta, e che questo libro, per me, avrebbe incarnato per sempre l’adolescenza. Procida, nel romanzo, è come l’anima di Arturo, un luogo incantato e innocente, che verrà abbandonato dal protagonista nell’età in cui si abbandona la propria infanzia.

L’Isola e Arturo sono quindi lo stesso corpo, selvatico e denso, sono l’infanzia e l’innocenza, e il romanzo racconta magnificamente quel 'rito di passaggio' da un' età all’altra così traumatico per tutti noi." Iaia Forte è brava quando delinea ambienti e personaggi, bravissima quando li mima e li imita. Una sfida per lei e per il pubblico, chiamato a immaginare scenari lontani di una natura persa, l'isola di Procida, con le sue case, le botteghe del porto, il penitenziario, e poi il mare, i ricci attaccati agli scogli, il suono delle onde che si mescola con le musiche scelte, le parole si fanno eco, le speranze drammatiche certezze. Iaia Forte, napoletana, diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in teatro con Toni Servillo, e ha lavorato con Leo De Bernardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi, Valerio Binasco, Luca Ronconi partecipando a spettacoli tra i più premiati dalla critica degli ultimi anni.

Ha vinto il premio della critica come migliore attrice per “ Il Misantropo” con la regia di Toni Servillo. Impegnata anche nel cinema, ha vinto due Nastri d’Argento, un Globo D’oro, un Ciak d’oro e un premio Sacher come miglior attrice protagonista. Attualmente sta provando con Luca Ronconi "Il panico" di Rafael Spregelburd, spettacolo che debutterà il prossimo 15 gennaio al Piccolo Teatro Strehler. Elsa Morante, nasce a Roma nel 1912. Inizia giovanissima a scrivere favole, poesie e racconti, editi su varie riviste tra cui “Il Corriere dei Piccoli” e “Oggi”.

Nel 1936 conosce Alberto Moravia, che sposa nel 1941. Frequentano Pasolini, Saba, Bertolucci, Bassani, Penna, Siciliano e Bellezza. Il suo primo romanzo è Menzogna E Sortilegio (1948), seguito da L’Isola di Arturo (1957), due capisaldi della letteratura italiana del Novecento. Nel 1961 si separa da Moravia e a quel periodo risale l'amicizia con Carlo Cecchi, legame che durerà tutta la vita. Nel 1963 pubblica la raccolta di racconti Lo Scialle Andaluso, cui segue Il Mondo Salvato Dai Ragazzini (1968).

Sei anni dopo scrive La Storia che causa un dibattito infuocato, mentre il suo ultimo romanzo Aracoeli, appare nel 1982. Ammalatasi per una frattura del femore, muore d’infarto nel 1985.

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