Rimborso bollette dell'acqua, oltre duecento richieste a Firenze

Consegna richieste di rimborso giovedì 29 marzo ore 14.30 presso Publiacqua in via Villamagna 90c. D’Angelis: “Anche noi vittime del vuoto legislativo a 10 mesi dal referendum”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2012 13:39
Rimborso bollette dell'acqua, oltre duecento richieste a Firenze

Come in tutta Italia e come in molte altre città toscane la Campagna di Obbedienza Civile del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua arriva a Firenze. "Saranno consegnate infatti domani, giovedì 29 marzo, alle ore 14.30 agli sportelli di Publiacqua (via Villamagna 90/c) oltre duecento richieste di rimborso raccolte dagli attivisti del Forum Toscano dell'area dell'Ato3 che comprende Firenze, Prato Pistoia, Valdarno, Mugello. Si chiede a Publiacqua il rimborso della remunerazione del capitale investito abolito coi referendum di giugno e illegalmente ancora presente nelle bollette dei cittadini e che va ad incidere del 10-20% sulla tariffa". Il 12 e il 13 giugno 2011 gli italiani hanno scelto di mettere l'acqua fuori dal mercato e togliere i profitti dall'acqua.

Ad oggi nessun gestore applica la normativa in vigore dal 21 di luglio dichiarata immediatamente applicabile dalla Corte Costituzionale. La fase successiva della campagna di Obbedienza Civile sarà l'autoriduzione delle tariffe così come stabilito dai referendum di giugno. "Finché non sarà avviato un percorso di ripubblicizzazione dell'acqua, come scelto da 27 milioni di italiani, il Forum Acqua Pubblica Toscana continuerà la sua lotta in difesa dell'acqua e per il rispetto della democrazia.

Le richieste di rimborso sono solo le prime, ne seguiranno molte altre visto la campagna è appena iniziata e che i numerosi banchetti e gli sportelli fissi saranno attivi anche nei prossimi mesi". “Accoglieremo domani con simpatia e un caffé i rappresentanti del Forum Toscano dell’acqua pubblica nell'ambito della campagna di autoriduzione delle bollette (al momento ai nostri sportelli è pervenuta solo 1 bolletta autoridotta, e se ne annunciano 200 su circa 370.000 bollette dell'area dell'Ato3 che comprende Firenze, Prato, Pistoia, Valdarno, Mugello).

Daremo loro anche l’indirizzo a cui rivolgersi per affrontare le questioni tariffarie e della remunerazione del capitale investito e cioè il Ministero dell’Ambiente, il Commissario dell’Ato 3 ed eventualmente l’Autorità nazionale del Gas e dell’Energia a cui stanno per essere probabilmente trasferite le funzioni relative alla regolazione del nostro settore”. Così il Presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis commenta la consegna delle bollette autoridotte che avverrà domani.

“Evitiamo di alimentare altri equivoci – continua D’Angelis - siamo noi le prime vittime di questa paradossale incertezza e vuoto legislativo che continua ormai a 10 mesi dal referendum. Non le decidiamo noi le tariffe ma è un compito che spetta alle autorità pubbliche. Ci limitiamo a farle applicare perché solo grazie alle bollette, senza altri finanziamenti, lavoriamo per migliorare reti ed impianti e garantire al meglio il servizio in questi mesi di gravissima emergenza siccità, che ci preoccupa e richiede ulteriori opere.

Siamo anche in attesa di ricevere indicazioni dall’Ato3 su come comportarci nei confronti degli utenti che si autoriducono la bolletta, e faremo di tutto per evitare rischi di lunghi contenziosi e buchi finanziari per morosità. Segnalo che da oltre un anno come tutte le aziende idriche abbiamo problemi insormontabili di accesso al credito per continuare ad investire per opere pubbliche e ambientali fondamentali. Sottolineo che anche Nichi Vendola nei giorni scorsi ha spiegato ai comitati che “in mancanza di un coordinato intervento nazionale, un atto unilaterale da parte dei cittadini di riduzione della bolletta potrebbe avere come effetto immediato la riduzione degli investimenti pubblici nel settore e c’è bisogno di governare con il necessario senso di responsabilità un tema complesso e vitale come quello dell’acqua”.

Ognuno faccia le sue battaglie, ma credo che quella degli investimenti sia davvero una battaglia comune anche con i movimenti per l’acqua pubblica”.

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