Rimborsi elettorali, serve un Referendum per abolirli?

Dopo che ieri Italia dei Valori ha annunciato che presenterà nei prossimi giorni in Cassazione un quesito referendario per abrogare l'attuale legge sui rimborsi elettorali ai Partiti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2012 15:21
Rimborsi elettorali, serve un Referendum per abolirli?

"Siamo pronti a una nuova avventura referendaria". Lo dichiara, in una nota, l'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, dopo che ieri Italia dei Valori ha annunciato che presenterà nei prossimi giorni in Cassazione un quesito referendario per abrogare l'attuale legge sui rimborsi elettorali ai Partiti. "Come per le ultime, importanti raccolte firme (referendum nucleare, acqua e legittimo impedimento) e dopo lo scippo del referendum per l'abrogazione del Porcellum che aveva visto firmare oltre un milione e duecentomila cittadini, Italia dei Valori torna tra la gente per dare impulso dal basso a una battaglia di civiltà che purtroppo il Palazzo non ha alcuna intenzione di portare a termine", spiega Evangelisti.

"Nel Paese si respira tanta voglia di partecipazione e di cambiare le cose, ma nella realtà dei fatti in tanti parlano, ma in pochi poi fanno veramente qualcosa. Italia dei Valori ha per questo deciso, ancora una volta, di schierarsi nettamente, e nei fatti, contro i privilegi della casta e dalla parte dei cittadini". "Negli ultimi dieci anni i partiti hanno ricevuto due miliardi di euro, gestiti pressoché senza alcuna regola, perché non esiste alcun organo legittimato a controllare nel merito le voci di bilancio dei Partiti", aggiunge Evangelisti.

"Noi di Idv proponiamo un referendum per l'abolizione dei rimborsi elettorali perché siamo convinti che serva una normativa stringente per regolamentare questo enorme flusso di denaro. Gli scandali di queste settimane impongono alla politica di intervenire al più presto. Certo, sappiamo che le elezioni del 2013 posticiperanno la scadenza referendaria al 2014, ma abbiamo deciso di intraprendere ugualmente questa battaglia perché vogliamo sperare che una grande partecipazione dei cittadini possa muovere la Casta a risolvere questo grave vulnus normativo". "Dalla Toscana, ancora una volta, produrremo il massimo sforzo per raggiungere l'obiettivo minimo delle cinquecentomila firme utili alla celebrazione del referendum", conclude Evangelisti.

"Grazie all'impegno di tanti dirigenti, militanti e anche semplici cittadini, siamo stati protagonisti nelle precedenti sfide referendarie, segnando addirittura il record delle trentaduemila firme raccolte contro il Porcellum la scorsa estate. Oggi, tutti insieme, siamo pronti e ci stiamo già organizzando per dar seguito a questo grande impegno di partecipazione".

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