Costa Concordia: alle 10 di stamani pompati 600 metri cubi di carburante

Sopralluogo della commissione regionale all’Isola del Giglio. Vincenzo Ceccarelli: “Rassicurazioni su operazioni di defueling, rischio inquinamento e piano rimozione nave”. Incontrati il sindaco Ortelli, e il direttore delle operazioni Aquilino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2012 19:20
Costa Concordia: alle 10 di stamani pompati 600 metri cubi di carburante

Giglio Porto– Alle 10 di stamani erano 600 i metri cubi di carburante pompati dalla Costa Concordia, arenatasi sulla secca della Gabbianara il 13 gennaio scorso. Questa una delle notizie in tempo reale che i consiglieri della commissione Territorio e ambiente in sopralluogo all’Isola del Giglio hanno ricevuto visitando la sala operativa da dove la Neri Smit guida le operazioni di defueling della nave. “Abbiamo acquisito informazioni rassicuranti sulle operazioni di defueling, sul rischio inquinamento, sul recupero rifiuti, sulla stabilità della nave e sul piano di rimozione del relitto”.

Con queste parole il presidente della commissione regionale Territorio e ambiente Vincenzo Ceccarelli (Pd) è intervenuto in conferenza stampa a Giglio Porto, dove la commissione si è recata per rendersi conto della situazione dei lavori. I consiglieri regionali, accompagnati dal sindaco Sergio Ortelli e dall’ingegner Marcello Mossa Verre dell’Arpat, da Andrea Poggi, direttore tecnico, hanno effettuato una visita all’area operativa, al centro di comando delle operazioni e nei pressi del pontone dove si stanno svolgendo le operazioni di defueling.

“Ora l’obbiettivo principale – ha aggiunto Ceccarelli - è quello di rimuovere la nave. È importante che la Costa nel valutare la scelta del piano di rimozione abbia deciso di tenere presente sia il minor impatto ambientale che il minor impatto sulle dinamiche socioeconomiche dell’isola”. Ad ora, sembra che la soluzione migliore sia quella che prevede il rigalleggiamnto della nave, “la più rispettosa – hanno detto i consiglieri - anche nei confronti dei dispersi”. La commissione tutta - erano presenti al sopralluogo anche Giovanni Ardelio Pellegrinotti (Pd), Monica Sgherri (Fed.Sinistra-Verdi), Paolo Marcheschi (Pdl) e Marta Gazzarri (Idv) - ha espresso la disponibilità a dare sostegno alle operazioni, affinché si possa fare bene e fare presto, “per garantire – ha detto il vicepresidente Andrea Agresti (Pdl) – il pieno svolgimento della stagione turistica ad un’isola che vive di turismo e la cui economia è legata al mare.” Agresti ha espresso l’intenzione di proporre all’intero Consiglio regionale l’assegnazione del Gonfalone d’argento alla popolazione gigliese “perché i gigliesi si sono attivati subito e con il cuore”.Il sindaco Sergio Ortelli ha ribadito che “il sistema tutto ha funzionato nonostante la situazione anomala di emergenza e la mancanza di protocolli.

Abbiamo salvato 4200 persone”. L’ingegner Ennio Aquilino dei Vigili del Fuoco, direttore tecnico del soccorso ha parlato dello “sforzo imponente effettuato e del risultato portato a casa, senza infortuni. Questo – ha detto - testimonia la qualità degli ufficiali che hanno getsito le immersioni”. Mossa Verre ha descritto alla commissione il piano di monitoraggio che si articola in prelievi di acqua sul campo e testi di tossicità per controllare tra i quali la presenza di idrocarburi, solventi, tensioattivi; il piano di indagine per verificare se l’impatto provocherà danni a lungo termine con l’analisi dei sedimenti e dalle alghe al pescato.

“Finora – rassicura Mossa Verre – non ci sono stati allarmi particolari”. Presenti in audizione anche la Protezione Civile Nazionale; la Capitaneria di Porto; il presidente del Parco dell’Arcipelago, Angelo Banfi; Sandro Moretti e Riccardo Fanti del Dipartimento di Scienze della Terra, centro di competenza del Dipartimento della Protezione Civile. (bb)

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