Tpl, Ceccobao: “Un unico biglietto, più equo grazie all’Isee”

La riforma del trasporto pubblico per gli utenti si tradurrà nella possibilità di viaggiare su tutta la regione, usando un unico biglietto con un’unica tariffa chilometrica regionale, più trasparente ed equa perchè verrà utilizzato il metodo Isee.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2011 20:54
Tpl, Ceccobao: “Un unico biglietto, più equo grazie all’Isee”

La riforma del trasporto pubblico per gli utenti si tradurrà nella possibilità di viaggiare su tutta la regione, usando un unico biglietto con un’unica tariffa chilometrica regionale, più trasparente ed equa perchè verrà utilizzato il metodo Isee. A ribadire questi concetti spiegando la futura riforma del tpl in Toscana è stato l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao che oggi ha incontrato il Comitato regionale consumatori e utenti (Crcu), organismo che raccoglie e rappresenta le 13 associazioni dei consumatori attive in Toscana. “Utilizzando l’ Isee – ha spiegato Ceccobao – verrà adottato, partendo dagli abbonamenti, un sistema di tariffazione progressiva che tenga conto della situazione economica dell’utente.

In un momento di crisi è giusto che chi ha di meno, paghi un po’ di meno. Ovviamente occorrono anche controlli per evitare l’evasione”. “La riforma del tpl — ha continuato l’assessore – avverrà attraverso una gara a bacino unico per l’affidamento del servizio e dunque porterà ad avere un unica azienda in tutta la regione per il trasporto su gomma ed un unico biglietto integrato con quello del trasporto su ferro. In pratica muoversi sarà più facile, visto che si potrà passare dal bus extraurbano al treno, al bus urbano e alla tramvia con un solo titolo di viaggio valido per tutta la Toscana”. L’assessore ha ricordato che la riforma del trasporti pubblico e la gara unica regionale sono soluzioni rese inevitabili e necessarie dal drammatico taglio delle risorse statali fatto dal Governo.

La Regione Toscana ha reagito prima salvando il settore con risorse proprie, poi dandogli una prospettiva attraverso la riforma “è arrivato il momento di disegnare un nuovo servizio di trasporto pubblico con meno sigle e meno sprechi, con una sola testa pensante e corse definite razionalmente in base alle effettive esigenze dei territori e dei cittadini”. “Non ci sono soldi e non possiamo più permetterci autobus e treni che viaggiano vuoti — ha concluso – per questo le Conferenze dei servizi attivate a livello provinciale stanno portando avanti una grande sfida, quella di individuare le tratte e gli orari davvero necessari ai cittadini per avere una rete più efficiente, senza sprechi”. La giunta regionale chiude il bilancio con 100 milioni ancora in sospeso per finanziare il trasporto pubblico locale.

Si guarda a Roma. “La Toscana intende rivendicare fino all’ultimo il mantenimento degli impegni presi dal governo a dicembre di un anno fa, quando sul trasporto pubblico ha firmato un accordo con le Regioni” spiega l’assessore al bilancio, on. Riccardo Nencini. I cento milioni attesi, su oltre 200 ad oggi tagliati, sono giudicati indispensabili per continuare a far viaggiare bus e tram, dopo giugno od agosto. E così nella proposta di bilancio di previsione per il 2012 licenziata ieri sera dalla giunta quei 100 milioni sono ancora da coprire. Sessanta, degli altri cento milioni che il governo ha tagliato al Tpl, arriveranno dal maggior gettito previsto sul recupero dell’evasione fiscale.

Trenta li ha messi in via cautelativa la Regione con risorse proprie. Trentacinque sono stati invece già trovati attraverso un processo di revisione ed analisi puntuale della spesa storica: la cosiddetta ed annunciata azione di ‘spending review’ che vede lavorare fianco a fianco uffici della Regione e scuola Sant’Anna di Pisa e da cui è atteso comunque un’ulteriore recupero di quindici milioni, per adesso coperto in bilancio con un ricorso ai fondi di riserva.

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