Trenitalia e la soppressione dell'Intercity verso Roma, Arezzo tagliata fuori

Alla vigilia dell’audizione del Comitato dei pendolari di Arezzo in Commissione Trasporti, Marco Manneschi e Giuliano Fedeli hanno depositato una mozione in merito alle problematiche del trasporto ferroviario interessanti il territorio della Provincia di Arezzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2011 14:57
Trenitalia e la soppressione dell'Intercity verso Roma, Arezzo tagliata fuori

“La pazienza dei pendolari aretini ha un limite e i disservizi di Trenitalia non sono più tollerabili”, commenta Marco Manneschi, Vicecapogruppo Idv in Consiglio regionale. “La soppressione – annunciata come temporanea - dei due intercity 582 e 592 sulla tratta Firenze-Roma sta creando ulteriori disagi e difficoltà per quelle migliaia di cittadini della provincia di Arezzo che dipendono quotidianamente dal treno”. “La soppressione dal 29 di agosto dei due Intercity sulla tratta Firenze-Roma avviene dopo i consistenti ridimensionamenti degli ultimi anni dei collegamenti ferroviari verso nord e verso sud che interessano la provincia di Arezzo”, continua Manneschi.

“Con il progressivo depauperamento dei collegamenti regionali Trenitalia dimostra di avere un'idea molto particolare del servizio pubblico: le città, sopratutto quelle di medie dimensioni come Arezzo, che rappresentano l'ossatura del paese, sono ormai abbandonate dal servizio ferroviario. Trenitalia dimostra di seguire una strategia industriale che mira principalmente – se non esclusivamente - a curare i calcoli della propria convenienza, dimenticandosi di aver firmato un Contratto di servizio che la impegna a fornire condizioni minime di un servizio ferroviario ai cittadini“. “Con la nostra mozione – conclude Giuliano Fedeli, Vicepresidente del Consiglio regionale - chiediamo alla Giunta di verificare quali siano le reali iniziative messe in atto dal Governo affinchè i due intercity 582 e 592 siano reintegrati ed entro quale data sarà riattivato il servizio; di attivarsi presso il Governo e il Ministro competente affinchè sia favorito un maggior coinvolgimento, nei processi decisionali, delle parti interessate - Enti locali, Associazioni di categoria, Comitati pendolari - al fine di individuare, d'intesa con la Società Trenitalia, soluzioni equilibrate ed attuabili nel contesto del quadro complessivo del trasporto ferroviario, rispettose delle esigenze di trasporto regionale e nazionale.

Chiediamo infine di attivarsi presso il Ministero dei Trasporti affinché si trovino rapide soluzioni alle varie problematiche ad oggi determinatesi in ordine ai collegamenti ferroviari interessanti la nostra regione, e in particolare la provincia di Arezzo”.

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