Strage di Viareggio e tangenti, per Evangelisti ''serve nuova legalità''

"La Toscana appare sempre più invischiata in quel sistema gelatinoso di commistione tra affari e politica, dove l’interesse pubblico sembra ancora una volta sopperire in favore dell’interesse di pochi privati" sostiene il leader di IdV

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2011 14:54
Strage di Viareggio e tangenti, per Evangelisti ''serve nuova legalità''

“La Toscana appare sempre più invischiata in quel sistema gelatinoso di commistione tra affari e politica, dove l’interesse pubblico sembra ancora una volta sopperire in favore dell’interesse di pochi privati. Le cronache di questi giorni sono l’ennesima triste testimonianza di questa deriva che distrugge la Giustizia e mina ogni organismo del Paese e dello Stato. Penso al tenente colonello arrestato ieri a Cecina per truffa e concussione. Penso alla notizia di questa mattina dei sedici arresti per appalti truccati di Trenitalia.

Penso soprattutto, nel giorno dell’incidente probatorio, alle vittime e ai familiari della Strage di Viareggio”. Lo dichiara, in una nota, l’on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, commentando i recenti fatti di cronaca. “A distanza di due anni – commenta Evangelisti - il nostro Paese è ancora in attesa di conoscere le responsabilità di quella tragedia e se tutte le aziende dello Stato abbiano colpe: manager, dipendenti di Ferrovie dello Stato, di Rfi, di Trenitalia, di Fs Logistica, di Cima Riparazioni, della tedesca GATX Rail Germania e dell'austriaca GATX Rail.

Per tutti gli indagati la Procura formula le seguenti ipotesi di reato: incendio e disastro ferroviario colposo, omicidio e lesioni colpose plurime”. “Naturalmente spetta all’autorità giudiziaria stabilire le responsabilità penali”, spiega Evangelisti. “Ma al di là delle colpe dei singoli, resta una cultura dell’illegalità, dello spregio delle regole e delle responsabilità che rappresentano senz’altro il più pesante lascito e il male più difficile da estirpare dopo vent’anni di berlusconismo”. “E allora, nel ribadire il nostro sostegno e la nostra vicinanza ai parenti delle vittime del 29 giugno – aggiunge Evangelisti – è doveroso che, a fianco delle indagini, proprio da fatti drammatici come quello di Viareggio emerga un monito e un rinnovato impegno per ristabilire nel nostro Paese una nuova cultura dell’etica e della legalità, nella politica, nell’imprenditoria, della stessa società civile.

Una nuova etica non fatta di vuoti proclami, ma di regole certe e non eludibili, un patto etico, come ha più volte sottolineato il nostro Presidente Antonio Di Pietro, che sia la cifra distintiva del nuovo centrosinistra e che non consenta, per esempio, la candidatura di condannati, che sospenda gli amministratori sotto processo, che garantisca la trasparenza di appalti e imprenditori”.“Soltanto così – conclude il Segretario Idv – potremo di nuovo e impedire questi lutti e queste storpiature.

Altrimenti, forse, tra qualche tempo cambieranno gli attori, ma certo non le parti in commedia...”

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