I genitori delle scuole vicino ai cantieri al presidio No TAV

Un'iniziativa del Comitato contro il Sottoattraversamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2011 14:54
I genitori delle scuole vicino ai cantieri al presidio No TAV

Al presidio del Comitato contro il Sottoattraversamento AV del ponte del Pino continuano iniziative e incontri. Oggi sabato 24 testimonianze da Viareggio (dopo la strage del 29 giugno), Mugello, Val di Susa. Durante un dibattito con una delegazione di genitori delle scuole Rosai e Rodari si è parlato della situazione dei bambini e ragazzi che frequentano le scuole. Ovvia preoccupazione per rumore e soprattutto polveri. Profonda delusione per le mancate promesse dell'amministrazione e in particolare del sindaco. I genitori hanno ricordato le parole, relative alla scuola Rodari, dette da Matteo Renzi negli ultimi anni: “Vi dico come la penso io e quello che farei qualora fossi eletto sindaco.

Si dice no a questo progetto di sottoattraversamento, questo progetto non ci piace ..., io dico, per primo io, qualora fossi sindaco andrei alla Rodari a impedire i lavori “. “se i lavori partono davvero, i bambini (della Rodari) vengono spostati! Punto”. “ in tempi di crisi l' idea di investire un miliardo e rotti in questa opera, fra tunnel e stazione, che non serve a nulla non è una buona idea. L' Alta velocità a Firenze c'è già e i treni veloci qui già si fermano” “Non hanno capito che se io non posso fare come voglio io la stazione dell'Alta velocità, e purtroppo non la posso fare, ho un infinità di occasioni per difendere la città di Firenze.

E le userò tutte.” “Incaricheremo dei legali che giorno dopo giorno verificheranno la corrispondenza tra gli impegni che le Fs hanno preso e quello che fanno e ho ragione di credere che ci siano già delle discrepanze”. “sulla TAV esistono impegni che vanno rispettati”. Poi però, continuano i genitori, arrivati all'agosto 2011, ci sono solo le compensazioni: 90 milioni, comunque già destinati a Firenze, ma che Renzi ha saputo, mediaticamente, far attribuire alla sua "battaglia" contro Trenitalia.

I genitori preferiscono invece ricordare fatti, veri, concreti e partono dall'esistenza di accordi e impegni non rispettati: esiste un protocollo d’intesa (marzo 1999) tra Comune di Firenze e TAV spa che NON ‘E’ STATO ATTUATO SOLO PER LA PARTE del trasferimento della Scuola Rodari; perchè? L'ex Assessora Daniela Lastri rispose : “sono cambiate le condizioni” ovvero “la stazione Av è stata allontanata” dalla Rodari! Strano però! La stazione AV, dal 1999 (anno di stipula del Protocollo in oggetto) infatti E’ STATA AVVICINATA ALLE SCUOLE, NON ALLONTANATA (dall'area Belfiore è arrivata all'area ex Macelli!). Sono stati realizzati infatti solo gli altri punti:

la media Rosai è stata abbattuta e ricostruita, spendendo 12 milioni di euro, ma nonostante questo l’edifico rientra nella lista di quelli a “rischio Tav” e sono state previste anche “opere di consolidamento urgente” lo stabilimento Centrale del Latte è stato trasferito con relativo indennizzo (a Comune Firenze e Centrale Latte spa) di oltre 20 milioni di euro
. E queste operazioni han fatto si che i terreni del Comune, liberati dagli edifici e dal Parco storico dei Macelli (parco ed edifici vincolati, tra le altre cose) ma occupati dai cantieri Tav divenissero fonte di introiti (oltre 600.000,00 euro/anno) per il bilancio comunale. Le istituzioni si trincerano dietro l'Osservatorio Ambientale quale organo di tutela e sul Monitoraggio Ambientale quale procedura di salvaguardia: l'Assessore Di Giorgi ha sempre sbandierato che “il monitoraggio (ambientale) è attivo dal 2008”.

I genitori però ricordano alcuni particolari che l'assessore forse non conosce: i dati sono raccolti da una società scelta da Italferr Spa , questa società passa i dati alla stessa Italferr spa (società del gruppo FS), che li passa ad Arpat per essere validati, questa li trasmette infine all'Osservatorio Ambientale. Evidente il conflitto di interessi dove controllato e controllore coincidono. Peccato poi che sul sito dell'Osservatorio Ambientale non si trovino dati aggiornati. Alla faccia dei “cantieri di cristallo”.

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