Mandato esplorativo a Fidi Toscana per l’acquisto dell’area Eaton

E’ il primo passo per arrivare all’acquisizione che costituisce, per la Regione, la condizione indispensabile per vincere la battaglia per la reindustrializzazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2011 19:00
Mandato esplorativo a Fidi Toscana per l’acquisto dell’area Eaton

Firenze – La giunta regionale darà mandato a Fidi Toscana di effettuare una verifica preliminare con Eaton circa i termini ai quali potrebbe avvenire la vendita dell’area presso cui svolgeva la propria attività la multinazionale americana. E’ il primo passo per arrivare all’acquisizione che costituisce, per la Regione, la condizione indispensabile per vincere la battaglia per la reindustrializzazione e invertire una tendenza che in questa parte della Toscana affonda le sue radici ben più lontano dell’attuale crisi economica. Non a caso la Provincia di Massa-Carrara è stata riconosciuta dal ministero dello sviluppo economico come “area di crisi industriale complessa”, una crisi alla quale ha contribuito non poco la chiusura della Eaton, dove i 300 lavoratori sono in mobilità dallo scorso dicembre, dopo lo stop alle produzioni deciso dall’azienda. La Regione ha confermato in più occasioni la volontà di sostenere il rilancio dell’attività manifatturiera in quell’area.

Per questo è stato approvato dalla giunta uno schema di protocollo d’intesa con i Comuni di Massa e Carrara, con la Provincia e il ministero dello sviluppo economico. Nel testo, che sarà la base per il percorso che dovrà portare ad uno specifico accordo di programma per l’area di Massa e Carrara, si ribadisce l’impegno della Regione a sostenere un programma di reindustrializzazione dell’area ex Eaton. E’ all’interno di questo percorso che si colloca il lavoro per cercare una soluzione e strumenti tecnici che consentano l’acquisizione dell’area e la piena disponibilità degli edifici in modo da renderli disponibili per l’insediamento di attività industriali. “L’acquisto dell’area da parte pubblica – spiega il presidente della Regione Enrico Rossi – è il passaggio fondamentale per poi procedere alla reindustrializzazione del sito.

Non sarà facile. Ma l’impegno preso con i lavoratori non può essere disatteso. Non possiamo abbandonare né i lavoratori, né l’impegno a sostenere l’attività manifatturiera che è una parte importante del patrimonio produttivo della nostra regione. Ma non è tutto. Dopo l’acquisto da parte pubblica del sito, dovranno essere individuate alcune imprese interessate ad insediarsi al suo interno. A questo scopo si sta lavorando a definire un pacchetto di incentivi rivolti alle imprese disponibili a creare nuove attività garantendo l’occupazione degli ex dipendenti Eaton.

Le nostre intenzioni e i nostri obiettivi sono chiari e siamo determinati a raggiungerli”.

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