Sciopero Cobas: lancio di uova e disagi al traffico a Firenze

Studenti e centri sociali in mille al corteo: "La crisi la paghino i padroni". Occupato il cantiere Tav. In 8 mila a Massa con la Fiom

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2011 15:19
Sciopero Cobas: lancio di uova e disagi al traffico a Firenze

Si sono verificate anche rallentamenti del traffico oggi a Firenze, per il corteo partito da piazza San Marco, fino a Novoli, lungo sui viali, e si è conclusa con una simbolica occupazione del cantiere Tav nella zona degli ex Macelli. Insieme mille studenti e precari convocati dai Cobas per chiedere più diritti nel lavoro. Sempre stamattina a Massa la manifestazione regionale indetta dalla Fiom a sostegno dello sciopero generale dei metalmeccanici. "Potevamo fare la manifestazione a Firenze -ha spiegato invece il segretario toscano della Fiom Mauro Faticanti- ma abbiamo scelto Massa".

La manifestazione regionale Fiom si è svolta con partenza dalla Eaton: 8mila le persone partecipanti secondo la questura, per una città piccola come Massa sembrano enormi e la piazza più capiente della città per la FIOM è diventata piccola. Ma la cosa su cui riflettere è la percentuale di adesione allo sciopero nelle fabbriche toscane. Ha partecipato una folta delegazione di Italia dei Valori della Toscana. Nel corteo, si sono visti, tra gli altri, il Segretario regionale Fabio Evangelisti, la Capogruppo in Consiglio regionale Marta Gazzarri, i consiglieri Marco Manneschi, Maria Luisa Chincarini e Rudi, il Responsabile del Dipartimento Lavoro-Welfare, Roberto Rizzo.

“Come Italia dei Valori, in Toscana come nel resto del Paese – dichiara Evangelisti - abbiamo aderito alla mobilitazione dei metalmeccanici indetta dalla Fiom per ribadire la nostra netta contrarietà al ricatto modello Marchionne sancito dal referendum di Mirafiori e per far sentire la nostra voce e la nostra presenza in difesa dello Statuto dei Lavoratori e rilanciare una cultura dei diritti oggi bistrattata in nome del profitto”. “Anche la Toscana – spiega Evangelisti – rischia di essere contagiata dal ricatto di Mirafiori, incoraggiato da un Governo passivo, lesivo dei più basilari diritti del lavoro, sanciti dalla nostra Costituzione, e che potrebbe tramutarsi presto in una vera e propria piaga sociale nei nostri territori”.

“Lo sanno bene – aggiunge Roberto Rizzo – i lavoratori della Isi di Scandicci, quelli di Nca, le lavoratrici della Mabro di Grosseto, gli operati di UnoAErre e Eutelia ad Arezzo, di Novartis a Siena, di C-Global a Pisa. Lo sanno bene, soprattutto, i 304 operai della Eaton di Massa, che hanno ricevuto ieri la liquidazione e il ben servito dalla Multinazionale statunitense e che sono divenuti il caso esemplare della crisi occupazionale e morale del lavoro in Toscana”. “Per questo oggi – conclude Evangelisti – ci siamo voluti stringere intorno ai lavoratori Eaton, per rilanciare da Massa una voce di speranza, una voce che non vuole spegnersi sotto i colpi del ricatto di lobbies e poteri forti”. "Il grande risultato di partecipazione alle Manifestazioni di Firenze e Massa è un ottimo viatico per le prossime e impegnative lotte in difesa dei diritti del lavoro, ma deve essere letto anche come una risposta di impegno civile e democratico verso quello che sta avvenendo in questo Paese, così come è anche incoraggiante la straordinaria presenza di giovani" - lo dicono i due Consiglieri Regionale e Comunale dei Verdi Mauro Romanelli e Tommaso Grassi.

"Due bellissime piazze, da non leggere in contrapposizione, anzi. Idealmente ci siamo sentiti in tutti e due i luoghi" "Fisicamente abbiamo partecipato alla manifestazione di Firenze, la nostra città, dove ci siamo sentiti a nostro agio accanto ai sindacati di base che su questo nostro territorio ritroviamo spesso presenti, ovunque ci sia sopruso e sfruttamento, senza guardare giustamente in faccia a nessuno".

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