Ammortizzatori, Simoncini: 'Ancora non si intravede l'uscita dalla crisi'

Siglato l'accordo tra Regione e parti sociali sugli Ammortizzatori. C'è anche la mobilità in deroga nell'accordo. Simoncini si dice soddisfatto "ma ancora non si intravede l'uscita dalla crisi, nessuna inversione di tendenza verso un miglioramento"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2011 14:12
Ammortizzatori, Simoncini: 'Ancora non si intravede l'uscita dalla crisi'

Siglato l'accordo tra Regione e parti sociali sugli Ammortizzatori. C'č anche la mobilitŕ in deroga nell'accordo. Simoncini si dice soddisfatto "ma ancora non si intravede l'uscita dalla crisi, nessuna inversione di tendenza verso un miglioramento" Dal 4 maggio 2009 al 19 aprile 2011 la Regione ha autorizzato 21.076 domande per la Cig in deroga (92% del totale). 6464 le aziende coinvolte. La maggior parte con sede nella provincia di Prato (29%) e Firenze (22%). A seguire Arezzo, Pistoia e Pisa. In Sala Pegaso si sono riunite le parti sociali rappresentative di Cia, Cna, Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Confturismo, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, ed alla presenza dell'assessore alle attivitŕ produttive, lavoro e formazione č stato firmato l'accordo che disciplina l'erogazione della cassa integrazione e della mobilitŕ in deroga per gli anni 2011-2012. Per la cassa integrazione l'accordo ribadisce la precedente intesa, compresa la possibilitŕ di concedere gli ammortizzatori anche agli apprendisti licenziati. Per la mobilitŕ, non prevista in precedenza, si tratta di una indennitŕ a sostegno dei lavoratori licenziati. La Regione ha deciso di estenderla anche agli apprendisti licenziati, a coloro che hanno esaurito mobilitŕ o disoccupazione ordinarie nel corso del biennio prossimo e che maturino il diritto alla pensione nei 12 mesi successivi, oltre che ai lavoratori dipendenti di imprese che hanno chiuso e per le quali sono in corso processi di reindustrializzazione. Possono accedervi anche coloro che sono stati assunti con contratto a tempo determinato o di somministrazione. "Indispensabile - ha sottolineato Simoncini - andare avanti sullo sviluppo con interventi mirati e continuare a sostenere l'occupazione" "Si allargano inoltre i benefici del sostegno al reddito anche ai lavoratori licenziati - evidenzia Cgil Toscana - che per effetto dello spostamento delle “finestre” pensionistiche di 12 mesi, si troverebbero dal Luglio prossimo in scadenza di sussidio senza poter andare in pensione.

In attesa di un provvedimento nazionale annunciato e mai varato dal Governo, in Toscana si offre una risposta concreta a centinaia di lavoratori; altrettanto importante la decisione di garantire una proroga degli ammortizzatori per quei lavoratori licenziati, in territori al centro di progetti di reindustrializzazione (tipo Eaton) che esaurissero la mobilità ordinaria di cui alla L.223. Secondo Daniele Quiriconi, responsabile mercato lavoro della segreteria della CGIL Toscana, “si tratta di misure innovative e sperimentali che pongono la Toscana all'avanguardia in Italia per quello che riguarda gli strumenti difensivi in favore di lavoratori svantaggiati, a partire dai più giovani, esclusi per norma nazionale da qualsiasi intervento.

Misure tanto più importanti a fronte di una crisi che, sul piano sociale, è ben lontana dall'esaurire i suoi effetti drammatici sulle persone.” A gestire la mobilitŕ in deroga sarŕ la Regione, ne potranno usufruire coloro che hanno maturato un'anzianitŕ di almeno 12 mesi. I lavoratori a tempo determinato o in somministrazione dovranno documentare inoltre un'anzianitŕ complessiva con qualunque tipo di contratto, non inferiore a 36 mesi. Per apprendisti, tempi determinati e lavoratori in somministrazione avranno un trattamento autorizzato dalla Regione in via sperimentale per 4 mesi.

Per le altre tipologie contrattuali la durata massima prevista č di 12 mesi. Fra le novitŕ la decisione di rafforzare i controlli sulla Cigs introducendo vincoli piů ristretti con le aziende che dovranno dimostrare di aver effettivamente fatto ricorso nella misura richiesta. Per questo vi č un ulteriore accordo con l'Ispettorato del Lavoro.

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