Tgr Toscana: molto sport e poca politica

Presentato ieri mattina dal Corecom il monitoraggio del Comitato regionale per le comunicazioni sulle attività di informazione del notiziario regionale della Rai

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2011 07:19
Tgr Toscana: molto sport e poca politica

Firenze– Più sport, cronaca e cultura che politica, grande disparità nell’apparire tra uomini e donne, Firenze che la fa da padrona, il Pd che è di gran lunga il partito più presente, mentre fra gli amministratori la palma va al governatore della Toscana Enrico Rossi. E’ questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dal monitoraggio condotto dal Comitato regionale per le comunicazioni sulle attività di informazione del Tg regionale della Toscana. Il monitoraggio, che è durato un mese e ha analizzato 972 servizi e 22 ore di notiziario della Rai regionale, è stato presentato ieri mattina in Consiglio regionale.

All’appuntamento sono intervenuti, oltre al presidente del Corecom Marino Livolsi e al vicepresidente Leonardo Tirabassi, il caporedattore del Tgr toscana Franco De Felice, Gianni Verdi per l’Anci toscana, la vicepresidente della commissione Pari opportunità Angela Notaro e Giulio Votano, dirigente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Dallo studio si rileva che, quanto a rappresentazione del territorio, il capoluogo Firenze fa la parte del leone con il 49% del tempo del notiziario dedicato, seguita da Lucca (9%) e dalla Toscana in generale (9%).

Se si vanno a guardare i temi affrontati nel telegiornale, prevalgono lo sport (18,4% del numero dei servizi), la cronaca (18,2%), la cultura e gli eventi (11,6%), e a seguire l’ambiente, il sociale, l’economia, la sanità. La politica locale è protagonista solo del 3,3% dei servizi. Grandissimo lo squilibrio nella rappresentanza di genere. Se la presenza di giornaliste che realizzano i servizi risulta buona (42,4%) quando si va ad analizzare la presenza delle donne nel numero di servizi essa non supera quota 20%, e riguarda per lo più la cronaca e la società, pochissimo la politica (3%) e lo sport (3%), per niente l’Europa.

Altro capitolo interessante è quello del pluralismo politico-istituzionale e socio-culturale. Per i partiti, il Pd occupa l’85% del tempo di notizia, seguito a grandissima distanza dall’Idv (6%) e dal Pdl (3%), mentre le altre formazioni non superano il 2%. Quanto agli amministratori locali il presidente della Regione Enrico Rossi stacca in modo netto (12:56 minuti in cui parla in prima persona) il sindaco di Firenze Matteo Renzi (con 5:22 minuti). Seguono gli assessori regionali Gianfranco Simoncini, Cristina Scaletti e Anna Rita Bramerini, il sindaco di Viareggio Luca Lunardini e quello di Prato Roberto Cenni.

Sul versante della società, il maggior numero dei servizi se li aggiudica la Cgil (24,1%), seguita dalla Fondazione del Maggio musicale (16,9%) e dalla Cisl (6,4%). “Questo studio sull’emittenza pubblica locale ci è sembrato utile – ha spiegato Marino Livolsi – anche perché, in vista dell’avvento del digitale terrestre, è molto importante che guardiamo tutti insieme a come fare informazione, oltre che all’oggetto delle notizie. Nessuno ha ricette, ma per evitare la noia di interminabili interventi davanti a un microfono, sarebbe il caso di pensare a strumenti come inchieste o aggregazioni per aree tematiche”.

Il caporedattore Franco De Felice ha tenuto a sottolineare come “il Tgr dedichi molta più attenzione alla società civile che agli esponenti di partito, anche se è necessaria una copertura più capillare del territorio”, mentre Angela Notaro ha stigmatizzato l’enorme squilibrio nella presenza di genere nei notiziari e ha invitato “a porre maggiore attenzione alla rappresentatività femminile, anche perché i mezzi di informazione possono giocare un grande ruolo nel superamento degli stereotipi”.

Verdi ha messo in rilievo che i cittadini richiedono maggiore attenzione sui mezzi di informazione, mentre Votano, infine, ha posto l’accento sulla necessità dei monitoraggi che come questo, anche a livello locale, analizzano le modalità di informazione ai telespettatori.

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