Il Museo Galileo ha messo il turbo: +60% di visitatori

Prima il prestigioso riconoscimento di Museo dell’anno, adesso il primo, significativo bilancio del box office.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2010 19:51
Il Museo Galileo ha messo il turbo: +60% di visitatori

Il rinnovatissimo Museo Galileo mette felicemente d’accordo critica e pubblico: la settimana scorsa operatori ed esperti italiani lo hanno eletto all’unanimità Museo dell’anno 2010, oggi il primo bilancio degli ingressi rivela un eccellente aumento prossimo al 60%, a dimostrarne sia l’appeal crescente, sia il sensibile contributo al trend in ascesa del turismo culturale a Firenze. Dallo scorso 11 giugno, data della riapertura dopo due anni di radicali restauri, fino al 30 ottobre, ovvero in 4 mesi e 20 giorni, il Museo Galileo ha ricevuto 43.922 visitatori.

Nello stesso identico periodo del 2007, ovvero prima dell’inizio dei lavori, il box office si arrestò a 27.522. Si tratta dunque di un aumento di 16.400 persone, pari, in percentuale, a un vistoso +59,58%. I biglietti interi (24.124) rappresentano oltre la metà del totale. Il nuovo “biglietto famiglia”, valido per due adulti e altrettanti bambini, ha riscosso notevole successo. Sommando le varie formule (ingresso intero e vari tipi di riduzione), la punta massima mensile si registra in luglio con 10.382 visitatori.

Seguono agosto (9.695), ottobre (9.341), settembre (8.607). Luglio presenta anche il massimo divario con il periodo corrispondente del 2007, + 4.538 visitatori pari a +76%. Apprezzabile lo stesso confronto con l’andamento generale del turismo a Firenze. Dopo un lungo periodo di crisi, nei primi otto mesi del 2010 le presenze alberghiere sono tornate a crescere in misura di poco inferiore al 10%, secondo quanto ufficialmente reso noto da Provincia, APT e Centro Studi Turistici. L’evidente gradimento di specialisti e pubblico consente dunque di valutare in positivo l’efficacia delle profonde innovazioni apportate al Museo Galileo, costate come noto 8 milioni di euro coperti in parte dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Toscana (restauro degli spazi espositivi), in parte dall’Ente Cassa di Risparmio (nuovo allestimento). Il restauro degli spazi dell’antico Palazzo Castellani (sec.

XII) ne valorizza la dimensione monumentale e il pregio architettonico. Eleganti vetrine di ultima generazione garantiscono la perfetta conservazione degli oltre mille oggetti esposti: strumenti e apparati, tutti di grande importanza scientifica e di eccezionale bellezza, che costituiscono l’inestimabile patrimonio delle collezioni medicea e lorenese, tra cui gli unici due cannocchiali originali di Galileo Galilei. Facendo fulcro sulla figura del grande scienziato pisano, il Museo Galileo mette in luce le vicende di Firenze e della Toscana, che sotto i Medici e i Lorena furono non solo culla impareggiabile delle arti, ma anche centro di eccellenza del sapere scientifico, oltre che teatro di episodi e scoperte che hanno segnato in profondità la storia della scienza moderna. La suggestiva trama dell’esposizione è resa ancora più attraente da animazioni su grandi schermi e da un sistema di video-guide portatili interattive, sofisticato ma di uso intuitivo, utilizzato per la prima volta in ambito museale, che la rendono pienamente comprensibile anche al pubblico non specialistico e consente di esplorare la natura e il funzionamento di tutti gli strumenti esposti. Tutto ciò sotto la nuova denominazione Museo Galileo (la precedente Istituto e Museo di Storia della Scienza rimane nel sottotitolo), che si presta a una comunicazione più efficace e immediata anche a livello internazionale. Da ricordare, infine, che l’annesso Istituto è celebre nel mondo sia per le attività di ricerca e di documentazione, sia per la sua ricchissima biblioteca, che include cospicue risorse digitali accessibili anche via internet.

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