River to River: l'altra Bollywood

Il Festival dedicato al cinema indiano indipendente celebra la decima edizione con un programma di grande qualità.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2010 20:04
River to River: l'altra Bollywood

Era l'ottobre del 2001 quando al Rondò di Bacco di Palazzo Pitti si inaugurò la prima edizione del festival “River to River” il primo festival internazionale dedicato al cinema indiano. Per la prima volta in Italia furono presentati volti e pellicole degli autori delle produzioni indipendenti indiane, opere realizzate con budget ridotti e forti slanci creativi, testimoni di un 'alterità rispetto al cinema commerciale di Bollywood. Proprio in quell'anno Il Leone d'Oro fu vinto da Mira Nair con Monsoon Wedding e questo fu un importante trampolino di lancio per il cinema indiano. Dal 3 al 9 dicembre 2010 si tiene a Firenze la decima edizione del River to River.

Florence Indian Film Festival, fondato e diretto da Selvaggia Velo, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India di Roma, e sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana-Mediateca Regionale all’interno dei Cinquanta Giorni di Cinema Internazionale a Firenze. In occasione del decennale,il festival raddoppia le sedi e, oltre a quella principale dell’Odeon, si svolgerà anche al cinema Spazio Uno, dove si era già tenuto dal 2002 al 2006. L’Odeon ospiterà l’Opening e il Closing Film - due film-evento di apertura e chiusura entrambi di Aparna Sen - i film in concorso, la retrospettiva dedicata al grande maestro bengalese Satyajit Ray (1921-1992) e le proiezioni speciali fuori concorso, oltre agli incontri con i registi e gli attori ospiti e le conversazioni mattutine sull’India e il suo cinema. Nel cinema Spazio Uno saranno invece proiettati tutti i film vincitori del River to River Digichannel Audience Award delle passate nove edizioni del Festival, accompagnati da alcuni dei loro protagonisti. La serata d’apertura della decima edizione del Festival avrà inizio venerdì 3 dicembre alle 18.00 al Museo Marino Marini di Firenze che, per accompagnare i film della retrospettiva su Satyajit Ray, ospiterà la bellissima mostra fotografica Satyajit Ray: un regista dalla passione creativa di Nemai Ghosh, il fotografo di scena di Ray, che sarà a Firenze per presentare il suo lavoro. Di seguito, alle 20.00 al Cinema Odeon, si svolgerà l’apertura ufficiale del Festival, con la proiezione in prima europea dell’Opening Film Iti Mrinalini, ultimo capolavoro dell’acclamata regista bengalese Aparna Sen.

Iti Mrinalini (Un Unfinished Letter) è la coinvolgente storia di Mrinalini, una famosa attrice che ripercorre la propria vita fatta di amori perduti e ritrovati, agonie e momenti felici, successi e fallimenti. Quest’anno la retrospettiva sarà dedicata al pluripremiato regista Satyajit Ray (1921-1992). In collaborazione con il Directorate of Film Festival di Nuova Delhi, il National Film Archive of India di Pune e il National Film Development Corporation di Mumbai saranno proiettati quattro capolavori del regista bengalese: Jalsaghar (The Music Room) del 1958, Charulata (The Lonely Wife) del 1964.

tratto da un romanzo di Rabindranath Tagore e vincitore dell’Orso d’Argento per la migliore regia a Berlino nel 1965, Aranyer Din Ratri (Days and Nights in the Forest) del 1969 e. Shatranj Ke Khilari (The Chess Players) del 1977. Tra i film in concorso per il River to River. Digichannel Audience Award saranno proiettati quelli più recenti della produzione indiana - lungometraggi, cortometraggi e documentari - tra cui figurano prime italiane ed europee, accompagnati dai registi e dagli attori protagonisti. In programma tra le anteprime nazionali Peepli Live di Anusha Rizwi, candidato a rappresentare l’India agli Oscar 2011, e il colossal sulla politica Raajneeti di Prakash Jha, una spettacolare interpretazione in chiave moderna del Mahabarata. Un programma molto ricco che prevede incontri con registi e attori, e riflessioni e dibattiti a tutto tondo ,non solo sul cinema indipendente che ha la sua miglior vetrina nel festival fiorentino, ma anche sulla cosiddetta “Bollywood”, la grande industria cinematografica indiana che ha un mercato importante,centinaia di pellicole prodotte ogni anno, migliaia di sale di proiezione e uno star-system ricco di attrici ed attori di notevole popolarità. di Alessandro Lazzeri

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