Firenze, 8 dicembre 2025 - “In Toscana viviamo un’emergenza troppo spesso silenziosa che non viene vista e raccontata: quella dei caregiver, le persone che assistono familiari o conoscenti malati e ogni giorno affrontano un carico fisico, emotivo e psicologico enorme, spesso in solitudine. Stiamo parlando di migliaia di persone, in particolare donne con più di 50 anni, a rischio isolamento e burnout”.
E’ un vero e proprio appello alla società toscana, non solo alla politica, quello lanciato dalla presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e del Consiglio Nazionale Maria Antonietta Gulino.
“I caregiver portano avanti un compito di cura decisivo ma poco riconosciuto a livello sociale, con ricadute importanti sulla loro salute fisica, psicologica e relazionale – spiega Gulino – in particolare nei momenti più critici, come la diagnosi della malattia del familiare, l’assistenza domiciliare e l’organizzazione della vita quotidiana anche lavorativa. Questi passaggi andrebbero accompagnati con la presenza e il sostegno di professionisti competenti”.
"Per questo proponiamo di potenziare l’assistenza territoriale di prossimità, attraverso anche gruppi di sostegno e percorsi di aiuto, così da intercettare precocemente i segnali di sovraccarico nei caregiver e poterli gestire in tempo e con continuità – afferma la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana –. È fondamentale un monitoraggio costante del burnout e una formazione mirata sia per gli operatori sanitari sia per i familiari, perché una comunicazione efficace e strumenti psicologici adeguati aiutano a prevenire conflitti, stress cronico e crolli emotivi”.
“Sostenere i caregiver non è solidarietà, ma un investimento sulla qualità della cura in una società che invecchia. Crediamo che sia giunto il momento di mettere questo tema in cima alle priorità della Toscana”, conclude Gulino.