Bilancio regionale: i commissari di opposizione non partecipano

All’esame le proposte di legge sulla previsione finanziaria 2026-2028, sulla Stabilità 2026

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Dicembre 2025 22:14
Bilancio regionale: i commissari di opposizione non partecipano

Firenze – Seduta della commissione Controllo, guidata da Jacopo Cellai (FdI), sulle proposte di legge riguardanti la manovra di bilancio: Bilancio di previsione finanziario 2026-2028, con l’illustrazione di Paolo Giacomelli, responsabile della Direzione Programmazione e Bilancio; legge di stabilità 2026 e relativo collegato, con presentazione di Massimiliano Mingioni, responsabile del Settore dell’Attività Legislativa e Giuridica.

In apertura dei lavori il presidente Cellai ha ricordato la lettera – cui ad oggi non è stato risposto - inviata alla Presidenza del Consiglio regionale, nonché distribuita a tutti i componenti della commissione, sull’iter di approvazione di questi provvedimenti, per chiedere se valga l’urgenza dei 15 giorni di tempo in caso di osservazioni da parte della commissione Controllo alla competente commissione Bilancio. Cellai ha inoltre ribadito che la Giunta regionale è tenuta al rispetto del termine di 30 giorni per l’invio degli atti ai fini dell’istruttoria facendo presente che, in caso di urgenza, essa debba essere sufficientemente argomentata.

Nello specifico della manovra, ecco i principali stanziamenti: i totali di bilancio ammontano a 12,8 miliardi di euro, a fronte dei 12 e 3 del precedente; la voce più importante è rappresentata dalla sanità, con una previsione di spesa di 8 miliardi e 273 milioni; su Trasporti e diritto alla mobilità sono stanziati più di 698 milioni per il Tpl (gomma, ferro, mare), inclusi fondi per la tramvia di Firenze e la Darsena Europa a Livorno; per la difesa del suolo 45 milioni, con risorse specifiche per le zone alluvionate di settembre/ottobre 2025. Il volume complessivo dei fondi vincolati vale oltre 2 miliardi; l’indebitamento ammonta a 931 milioni di euro per finanziare gli investimenti. Infine, ricordiamo il Reddito di inserimento lavorativo, con una dotazione iniziale di 23 milioni per un anno, destinata a chi non beneficia di ammortizzatori sociali.

Approfondimenti

Sul fronte della legge di Stabilità questa è caratterizzata da rimodulazioni che per lo più vedono invariati gli interventi programmati, mentre il Collegato, invece, assicura la copertura normativa dei nuovi interventi.

Nel corso del dibattito, diverse le richieste di chiarimento, sia da parte del presidente Cellai che dei vicepresidenti Luca Minucci (FdI) e Alessandro Franchi (Pd), che da parte degli altri componenti Massimiliano Simoni (Lega), Luca Rossi Romanelli (M5S), Mario Puppa (Pd) e Lidia Bai (Pd), che hanno spaziato da Firenze Fiera all’intervento per le aziende sanitarie di 40 milioni derivanti dall’indebitamento; dall’ulteriore contributo di 5 milioni per la tranvia sulla tratta Aeroporto – Sesto Fiorentino al gettito Irpef vincolato alla sanità, dalle risorse di Arti al Reddito di inserimento lavorativo, fino all’acceso dibattito scaturito dalla ristrettezza dei tempi di esame per l’espressione del parere di competenza, per permettere al Consiglio di svolgere appieno il proprio compito e quindi di evitare l’esercizio provvisorio, una volta chiarito il ruolo della commissione Controllo.

Da parte del vicepresidente Franchi è stata avanzata la richiesta di procedere all’espressione di parere e la commissione Controllo, a maggioranza, valutata la coerenza con la programmazione generale, non ha espresso osservazioni sulle proposte di legge della manovra di bilancio. Tuttavia, al voto non hanno presenziato né il presidente Jacopo Cellai, né il vicepresidente Luca Minucci e il consigliere Massimiliano Simoni. “Non partecipo al voto poiché avevo invocato più tempo a disposizione – ha spiegato Cellai – comprendo il ruolo istituzionale di questa commissione, ma poter svolgere l’attività di Controllo nel migliore dei modi è garanzia per tutti i cittadini toscani”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Minucci: “La mia vuole essere una assunzione di responsabilità, non è possibile in così poco tempo a disposizione potersi esprimere su questa mole di atti, pertanto non sono in condizione di votare”. Come hanno sottolineato i consiglieri non votanti: “Per noi si tratta di una forzatura dei tempi di discussione”.

"La sessione di bilancio che ci apprestiamo a vivere è, clamorosamente, la più viziata di sempre, per le modalità con le quali sono state ignorate le norme del nostro regolamento e del nostro Statuto: violati e azzerati i termini per pareri e osservazioni da parte della Commissione di Controllo; negata la richiesta di avere almeno il parere preventivo del Collegio di Garanzia Statutaria; annullati i termini entro cui depositare emendamenti agli atti (da quando saranno licenziati in 1° Commissione, domani in tarda mattinata, bisognerebbe consegnarli entro le 19.00 del medesimo giorno). Insomma, una serie di ‘schiaffoni’ al buon senso e soprattutto ai diritti delle minoranze". E' quanto denunciano i consiglieri regionali di Forza Italia, Marco Stella e Jacopo Ferri.

"Tutto questo - accusano - in nome della necessità di evitare un esercizio provvisorio, che poteva essere evitato a priori con un minimo di programmazione a fine legislatura scorsa (vedasi per esempio la Regione Veneto), oppure fissando le elezioni prima; Giani invece ha preferito allungare i tempi per sedare i litigi nella coalizione e nel suo partito ed ora fa pagare i suoi ritardi a noi. Esercizio provvisorio che, peraltro, approvando gli atti entro fine anno non ci sarebbe o produrrebbe effetti per un tempo limitatissimo, senza particolari conseguenze. Alla luce di tutto questo, il Gruppo di Forza Italia esprime profondo disappunto e - annunciano Ferri e Stella - si riserva di valutare di sottoporre le scelte e gli atti della Giunta e della maggioranza al vaglio successivo del Collegio di Garanzia Statutaria".

La commissione Sanità, presieduta da Matteo Biffoni (Pd), ha espresso questa mattina parere favorevole a maggioranza alla Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale per gli aspetti di sua competenza. Positivo anche il voto sulle proposte di Legge stabilità 2026, sulle Disposizioni collegate e sul Bilancio di previsione finanziario 2026-2028 su cui la commissione esprime un parere secondario. Hanno votato a favore Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, Casa Riformista e Movimento 5 Stelle; contrari i consiglieri di Fratelli d’Italia.

La manovra era stata illustrata, per gli aspetti di competenza, alla commissione Sanità nella seduta di giovedì scorso (11 dicembre). Stamattina sono stati approfonditi alcuni aspetti, a seguito di esplicite richieste dei commissari di minoranza, anche con il contributo in videoc-ollegamento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la cui presenza è stata richiesta dal consigliere Diego Petrucci (FdI).

Giani ha esordito ribadendo che “il Bilancio è in continuità d’azione rispetto alla legislatura precedente. Ha una portata di 12,8 miliardi di euro di cui 8 miliardi e 270 milioni euro, che sono quanto arriva dalla previsione del Fondo Sanitario Nazionale, sono destinati alla Sanità”.

Sul tema dell’addizionale regionale Irpef, che secondo il consigliere Diego Petrucci sarebbe compensata da maggiori trasferimenti statali per 176 milioni di euro, Giani ha ricordato come quell’incremento sia legato alla lievitazione fisiologica dell’inflazione, e che la mancata soluzione della vicenda del payback dei dispositivi medici, che vede la Regione in credito, non consenta ancora una riduzione dell’addizionale regionale senza pregiudizio per la qualità e quantità dei servizi erogati ai cittadini.

Altro chiarimento è stato fornito su richiesta del portavoce dell’Opposizione Alessandro Tomasi (FdI), in merito all’articolo 10 della Legge di stabilità che prevede la concessione di contributi per 40 milioni di euro per il 2026 “per le misure a sostegno di interventi di rinnovamento del patrimonio strutturale e strumentale delle aziende sanitarie regionali”. Investimenti che, secondo Tomasi, “non erano previsti e che vengono rimborsati accendendo un mutuo”.

E’ stato spiegato come tali contributi siano stati previsti anche negli anni passati a copertura di investimenti non programmabili di piccola taglia che riguardano “interventi urgenti, imprescindibili, necessari per garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e dei pazienti”. Proprio su questi interventi a cui fa riferimento la Legge di stabilità, sarà mandato in commissione Sanità un rendiconto dettagliato.

Il presidente Biffoni ha inoltre ribadito come nelle prossime settimane saranno convocati i direttori generali delle Asl e che “in quell’occasione sarà possibile avere ulteriori gli approfondimenti”.

Adesso la parola passa al Consiglio regionale, con le sedute d’aula programmate dal 16 al 19 dicembre.

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