Elisabetta II di Thomas Bernhard

Con Roberto Herlitzka, Gianluigi Pizzetti, Jiulio Solinas, Marisol Gabbrielli, Alessandra Celi, Mariella Fenoglio, Antonio Sarasso, Simone Faucci. La regia è di Teresa Pedroni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2010 15:59
Elisabetta II di Thomas Bernhard

Secondo spettacolo al Mascagni di Chiusi, alle 21:15 di sabato 27 novembre. Va in scena un atteso Elisabetta II di Thomas Bernhard, con Roberto Herlitzka, Gianluigi Pizzetti, Jiulio Solinas, Marisol Gabbrielli, Alessandra Celi, Mariella Fenoglio, Antonio Sarasso, Simone Faucci. La regia è di Teresa Pedroni. Scritta nel 1987, la pièce è una delle ultime dall’autore e non è mai stata rappresentata in Italia. La scelta di un attore come Herlitzka, massimo virtuoso della parola, e già interprete con successo di altre opere di Thomas Bernhard, è particolarmente interessante per la realizzazione di un testo carico di ironia trasgressiva e dissacrante nei confronti del mondo e dei potenti.

In Elisabetta II, uno scontroso industriale incattivito dalla vecchiaia si prepara a ricevere, nel suo appartamento in un elegante palazzo, gli invitati di un nipote venuti ad acclamare dal suo balcone la regina d’Inghilterra in visita a Vienna. Nel finale della pièce, Bernhard riserva una macabra sorpresa. Il personaggio di Herrenstein ricalca la galleria dei grandi vecchi trattati da Bernhard. In un clima ossessivo, ripetitivo, monologante, il protagonista, inchiodato su una sedia a rotelle, usa gli strumenti della parola per tessere un continuo eloquio martellante ai danni del cameriere che funge da testimone di questa danza macabra alle spalle di tutti e di tutto.

Un rosario di invettive acri e cromaticamente esaltanti risuonano perennemente nelle orecchie del cameriere Richard. Una specie di Finale di partita ambientato in un’atmosfera con valenze meno metafisiche, attraversata da momenti che suscitano forte ilarità grazie all’esasperazione cui ricorre Herrenstein per giustificare il suo rifiuto verso il mondo. Nel finale esce la classica beffa del geniale Bernhard: il potere messo finalmente alla berlina con un espediente di massima teatralità.

Tutti gli invitati, in una specie di carosello espressionista, seguiranno il loro destino precipitando dal balcone, un palco teatrale da cui assistere alla promenade trionfante della regina. Unici superstiti l’industriale Herrenstein e il fido domestico Richard. La messa in scena di questo testo di Bernhard si configura per Roberto Herlitzka come un’ulteriore tappa di approfondimento dell’autore austriaco. Prossimo appuntamento al teatro di Chiusi, Carmina burana, sabato 18 dicembre sempre alle 21:15.

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