Sapori del Casentino: i cibi tradizionali fanno bene

Chianina, extravergine d’oliva, pecorino abbucciato e farina di castagne: sono i quattro prodotti analizzati grazie al progetto della Fondazione Via dei Locavori sulla tracciabilità dei prodotti dell’aretino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2010 14:44
Sapori del Casentino: i cibi tradizionali fanno bene

L’extravergine d’oliva aiuta la circolazione e aiuta a prevenire alcune forme tumorali; la carne di Chianina presenta un elevato valore nutrizionale e un effetto antiossidante; il pecorino “Abbucciato” può svolgere un’azione di contrasto nei confronti di batteri patogeni, come stafilococchi ed enterococchi; la farina di castagne è ricca di proteine. Sono le sintesi delle analisi compiute sui quattro prodotti poco fa elencati che hanno un comune denominatore: l’essere tutti del territorio aretino.

Come dire che nel territorio di Arezzo la salubrità dei prodotti alimentari è di particolare rilievo e che scegliere uno di questi cibi può solo aiutare l’organismo a funzionare meglio. Sono i risultati del progetto sulla Tracciabillità nel settore agroalimentare della provincia di Arezzo, condotto dalla Fondazione Via dei Locavori e giunto al termine della sua prima fase. L’ultimo step è relativo alla presentazione dello studio su un prodotto aretino tipico dell’economia di montagna, dal Casentino alla Valtiberina, ovvero la farina di castagne, alimento indispensabile in queste terre e che tutt’oggi viene prodotto.

Dalle analisi, presentate a Pratovecchio (Ar) in occasione dell’appuntamento biennale con I Sapori del Casentino, risulta in particolare che la farina di castagne è di grande aiuto al metabolismo grazie al suo importante contenuto di vitamina B1, la tiamina, una sostanza che aiuta a trasformare il glucosio in energia e che spesso è assente dalla dieta dell’uomo a causa della sua scarsa presenza negli alimenti tradizionali. La farina di castagne aretina è anche ricca di vitamina B3, niacina, utile a prevenire alcune malattie. L’indagine sull’Abbucciato aretino rientra in un progetto più ampio che ha lo scopo di studiare la tracciabilità e la salubrità dei prodotti tipici aretini.

Il progetto, condotto dalla Via dei Locavori Fondazione - Onlus, ha il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e della Provincia di Arezzo, nonché della Strada del Vino Terre di Arezzo. I prodotti scelti in questa prima fase dello studio sono l'olio extravergine di oliva, la carne Chianina, l'Abbucciato aretino e la farina di castagne. La Fondazione Via dei Locavori Onlus nasce con la finalità di creare un sistema integrato di qualità e salute, partendo dai produttori che operano con un forte legame territoriale e/o alla tradizione che faccia informazione scientifico-culturale e formazione, attività didattiche lungo tutta la filiera fino al consumatore finale, con un sostegno scientifico interdisciplinare di alto livello, basato su tecnologie innovative integrate.

Lo scopo è quello di valutare oggettivamente l’impatto di prodotti della tradizione e/o con di un particolare territorio sulla salute dell’uomo, coprendo l’area che collega competenze apparentemente molto lontane : quella agronomica e quella medica.

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