Alla vigilia della manifestazione i NO TAV chiamano in piazza Renzi

Lettera aperta al sindaco di Firenze per invitarlo a partecipare al comizio finale. Fra i partecipanti Pancho Pardi e Alberto Asor Rosa. Preoccupazione anche perché con la TAV sarebbero penalizzati i pendolari e ridimensionato il treno metropolitano.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2010 15:08
Alla vigilia della manifestazione i NO TAV chiamano in piazza Renzi

Alla vigilia della manifestazione NO TAV a Firenze (il corteo partità infatti domani, sabato 9 ottobre, alle 15:30 da piazza Santissima Annunziata per percorrere poi via Cavour, via Panzani, piazza Stazione Santa Maria Novella, infine, piazza della Signoria) il popolo dei contrari al sottoattraversamento dell città ha deciso di scrivere una lettera aperta al sindaco Matteo Renzi. "Carissimo signor Sindaco - inizia la missiva-comunicato - leggiamo con piacere nella sua newsletter le sue perplessità su tutto il progetto di sottoattraversamento AV di Firenze.

Molte delle sue critiche sono anche le nostre; una in particolare: questo progetto non serve a nulla! Anche se non ci fossero rischi per gli edifici e con la falda perché spendere dei soldi per una cosa che non serve? Questa è una domanda che, da cittadine/i, ci facciamo da anni. Aspettiamo ancora delle risposte dai sostenitori dei tunnel". "Le vorremmo anche dire che non siamo 'ideologicamente contrari ai tunnel', ci mancherebbe! Ricorrere a lavori ad altissimo rischio può essere giustificato solo da benefici molto alti.

Sappiamo di progetti sotterranei in città molto grandi che hanno risolto molti problemi di mobilità, ma non è certo il caso di Firenze! Sappiamo però anche dei problemi che questi scavi creano: un anno fa a Colonia crollò la biblioteca nazionale proprio sopra un tunnel. Siamo molto contenti di sentire che quanto denunciamo da anni – inascoltati come l'associazione Idra – lo abbia compreso bene anche lei: manca la VIA sulla stazione, la VIA sul restante progetto è zeppa di lacune non risolte, non si sa dove mettere l'equivalente di una collina di terra...

Lei ha capito che il sindaco che amministrerà Firenze, se i cantieri avessero inizio, gestirà solo un disastro. Ma anche noi cittadini vogliamo vivere in una città, non in mezzo ad un cantiere" si legge ancora. Poi l'invito a partecipare domani alla fine della manifestazione per fare la 101° assemblea che parli del progetto che interessa di più Firenze in questo momento. Infine una richiesta: "Convinca il Prefetto e il Questore a far arrivare la manifestazione di sabato 9 ottobre in piazza Signoria: pare ci siano disposizioni di ordine pubblico che impediscono l'accesso alla piazza delle manifestazioni. Piazza Signoria è un luogo importante per l'immaginario delle/dei fiorentine/i, è la sede del dibattito e delle lotte politiche da mille anni; è tutt'uno con l'idea stessa di democrazia e di partecipazione che vive nell'inconscio della città.

Una tradizione e un sentire millenario non si dovrebbero cancellare con una circolare ministeriale". Adesioni e commenti all'iniziativa "La costruzione del doppio tunnel dell'Alta velocità fiorentina è un'opera inutilmente dispendiosa e catastrofica, destinata a produrre sul territorio ferite non rimarginabili; inoltre i lavori stanno per iniziare senza nessun tipo di garanzia per chi abita e vive la città. Visto che le soluzioni alternative esistono, soluzioni meno invasive e utili a stornare fondi sul trasporto pubblico locale, manifestare domani contro questo assurdo progetto è un segno di civiltà a cui non è possibile sottrarsi".

Con queste parole Alberto Asor Rosa, animatore della Rete dei Comitati toscani in difesa del territorio, ribadisce la vicinanza della stessa Rete ai tanti cittadini e al Comitato contro il sottoattraversamento AV, che a Firenze si battono da anni contro il progetto. Con Asor Rosa interviene anche Ornella De Zordo, nel ruolo di membro del Comitato scientifico: "La Rete ha approvato nel luglio scorso una mozione sulla Tav fiorentina, in essa si analizza il pessimo progetto e si sottolinea come ad oggi sia ancora del tutto possibile fermare questa opera, senza che ci sia bisogno di pagare penali o appellandosi al fatto compiuto.

E' sufficiente ricontrattare il contratto stipulato, individuando lavori alternativi sulla rete ferroviaria per importi equivalenti: sarebbe un importante passo avanti anche nella risoluzione dei numerosi problemi presenti nel quadro infrastrutturale, anziché concentrare in sette km risorse tanto ingenti da non consentire poi altri investimenti". “È vero che è necessario realizzare l’Alta velocità. Ma questa deve proprio passare sotto Firenze? Siamo tutti d’accordo sulla necessità di realizzare la Tav, ma ci domandiamo se il tunnel e la stazione Foster, in particolare, rappresentino davvero la soluzione giusta per Firenze e per i suoi cittadini, nel rispetto degli aspetti sociali e ambientali della città”, dichiara il senatore IdV Pancho Pardi. “Ci stupisce – continua Pardi - la fretta di chiudere la partita Foster, quando invece potrebbero essere presi in esame, prima che sia troppo tardi, progetti alternativi che assicurano lo stesso risultato ma risparmiano alla città quindici anni di cantieri, di traffico in tilt e le inevitabili e incommensurabili ripercussioni urbanistiche e sociali.

La stazione Forster, evidentemente, rappresenta una risorsa appetitosa per rientrare dagli ingenti investimenti del tunnel, ma quella commerciale non può rappresentare la cifra distintiva di questa importantissima scelta”. “Noi dell’Italia dei Valori – conclude Pardi - ribadiamo la necessità di intessere il filo del confronto in maniera diffusa, iniziando magari anche a coinvolgere la cittadinanza. È urgente e necessario iniziare una seria concertazione con il coinvolgimento diretto, anzitutto, di tutta la filiera istituzionale, di tutte le forze politiche che sostengono e danno forza alle coalizioni di governo del centrosinistra, in Comune, in Provincia e in Regione e, non ultimi, di tutti i cittadini di Firenze che saranno, volenti o nolenti, direttamente interessati da quest’opera”. "Sono a favore dell'Alta Velocità ma l'alta velocità a Firenze deve passare in superficie.

Pertanto chiedo nuovamente al Ministero delle Infrastrutture di rifare la V.I.A. (Valutazione d'Impatto Ambientale) e di far ripassare tutto dalla conferenza dei servizi, dato che il progetto della stazione Foster è cambiato. Faccio queste richieste nell'interesse di Firenze e di tutti i nostri cittadini". Così Marco Cordone capogruppo Lega Nord alla Provincia di Firenze. Ma su quest'ultima adesione scoppia anche la polemica. "Abbiamo appreso dai giornali dell'adesione della Lega Nord alla manifestazione di sabato 9 ottobre contro il sottoattraversamento TAV indetta dal Comitato NoTav di Firenze.

La Lega Nord è un partito che sostiene l'attuale governo Berlusconi impegnato in prima fila nella realizzazione della TAV a livello nazionale. Riteniamo quindi strumentale la partecipazione di tale forza politica ad una manifestazione cittadina contro la TAV. Il Comitato NoTav ha fatto un grave errore ad accettare l'adesione della Lega perchè oltre ad essere contraddittoria la partecipazione di una forza politica che a livello nazionale appoggia la TAV, il ponte sullo stretto e tutte le devastanti "grandi opere" del governo bisogna anche sempre tener presente cosa è e cosa rappresenta la Lega, un partito dichiaratamente razzista e xenofobo, che alimenta continuamente l'intolleranza contro i più deboli".

E' quanto si legge in una nota del Partito Comunista dei Lavoratori che ribadisce la propia adesione alla manifestazione ed invita tutti i militanti ed i simpatizzanti a scendere in piazza domani alle ore 15:30 in piazza San Marco dietro lo striscione del Partito "No mafia no TAV". Con la Tav pendolari penalizzati e ridimensionamento del treno metropolitano "L'Alta Velocità ferroviaria penalizzerà sempre di più i pendolari e il treno metropolitano sarà ridimensionato per i tagli alle risorse finanziarie e per la mancanza di nuovi treni".

E' questa la conclusione dell'incontro di giovedì pomeriggio dei consiglieri comunali Ornella De Zordo (Perunaltracittà), Eros Cruccolini (Sinistra Ecologia e Libertà) e Tommaso Grassi (Spini per Firenze) con i rappresentanti dei comitati pendolari "Valdarno Direttissima" e del Mugello "Attaccati al treno". "I pendolari sono in continuo aumento sui treni regionali, in arrivo a Firenze dal Valdarno e dal Mugello - sostengono i tre consiglieri - ma l'Alta Velocità li sta già penalizzando per le continue interferenze sulla Direttissima, tra Firenze e il Valdarno, e sarà sempre peggio con il previsto trasporto ferroviario delle terre di scavo della Tav e con i futuri treni veloci di Montezemolo-Della Valle, così come per la mancata elettrificazione della Faentina, prevista dai vecchi accordi sull'Alta Velocità e mai realizzata finora". "I pendolari sono anche preoccupati per i tagli al fondo regionale del trasporto pubblico locale, ferrovie comprese, dal 2011 - continuano De Zordo, Grassi e Cruccolini - potrebbero ridursi le corse dei treni del servizio metropolitano attuale, così come gli acquisti di nuovi treni regionali che nei prossimi 6 anni avrebbero dovuto sostituire parte dei vecchi, ormai da rottamare, in servizio sulle linee della Toscana: 2 nuovi Minuetto diesel, magari destinati sulla Faentina, come i 24 Vivalto, di cui qualcuno previsto per il Valdarno”.

Inoltre i rappresentanti dei pendolari hanno manifestato scetticismo sul futuro del servizio metropolitano. "Non ci sono risorse finanziarie e non ci sono accordi Governo-Regione-Ferrovie per avere altri nuovi treni aggiuntivi - hanno dichiarato i tre consiglieri - dove verrebbero trovati i treni per il servizio metropolitano, promesso al Comune da Regione e Ferrovie per i prossimi anni? Infine per dicembre la Regione vuole realizzare l'Alta Velocità dei treni regionali - concludono i tre consiglieri - e secondo i pendolari questi collegamenti veloci sacrificheranno e dimezzeranno importanti stazioni del servizio metropolitano, sulla Firenze-Empoli-Pisa come sulla Firenze-Valdarno-Arezzo".

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