Gli artigiani fiorentini insegnanti per un giorno

A gruppetti gli studenti si cimentano nei laboratori creativi per rilegare un libro, nelle lezioni di meccanica e di tecnica pittorica.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2010 19:44
Gli artigiani fiorentini insegnanti per un giorno

L’arte di decorare le copertine dei libri. Ma anche come fare tornare nuova una bici ormai ridotta ad un ammasso di metallo arrugginito. Alcuni artigiani, molti dei quali raccontano un pezzo di storia di Firenze, sono diventati ‘docenti’ ed ai corsi per imparare a dipingere, a incidere, a mescolare i colori e riparare il telaio di una bici sono stati chiamati studenti e studentesse della scuola media Machiavelli. Questa mattina i laboratori sono stati visitati dall’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi insieme al presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi e al dirigente scolastico della Machiavelli, Sonia Salsi.

L’occasione è stata la visita dei ragazzi di un istituto gemellato, una scuola media della città di Neckarsulm (Germania). A gruppetti gli studenti (e questa mattina anche i loro coetanei tedeschi) si cimentano nei laboratori creativi per rilegare un libro, nelle lezioni di meccanica e di tecnica pittorica. L’obiettivo è anche quello di riallacciare un rapporto tra le antiche professioni e il quartiere, e far riscoprire un pezzo di questa Firenze antica abitata e frequentata da artisti, artigiani con le loro botteghe, antiquari.

Il progetto si inserisce ne "Le Chiavi della Città", il ciclo organizzato dall’ufficio ‘Interventi educativi e scambi culturali’ dell’assessorato, che comprende progetti e percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. "Vogliamo creare – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – una rete di rapporti con il territorio e con la storia racchiusa tra questi vicoli di Oltrarno. I laboratori creativi costituiscono una fase importante: partiamo proprio dalla scuola per dare ai ragazzi una moltitudine di stimoli come l’abilità di manipolazione, il controllo dei materiali, il superamento degli stereotipi, la libera rielaborazione creativa". Il laboratorio di legatoria è curato da Omero Benvenuti che nella sua bottega artigiana non realizza soltanto rilegature e copertine: tra le sue opere ci sono anche la decorazione e la doratura del taglio di libri e la ‘carta marmorizzata’. All’inizio fu usata soprattutto per abbellire le copertine dei libri rilegati e anche oggi la carta marmorizzata viene eseguita con la stessa tecnica di oggi dal sedicesimo secolo.

Il colore e la sua preparazione, come insegna Benvenuti ai ragazzi della Machiavelli, è fondamentale per la riuscita finale. I colori devono essere mescolati con altri composti in una bacinella fino a formare macchie omogenee che si dilateranno formando le immagini caratteristiche di questa tecnica decorativa. Il risultato finale è imprevedibile ma si possono ‘spostare’ con una serie di ‘pettini’ inventati dallo stesso Benvenuti. La carta, che non deve essere più grande della bacinella utilizzata, viene inserita accompagnando il foglio con le mani e facendolo planare, a questo punto sarà necessario ritirarlo subito, prendendolo con le due mani dal basso e trascinandolo all’esterno con delicatezza.

Poi viene lasciato sgocciolare e si procede all’asciugatura lasciando il foglio su di un piano orizzontale. Il risultato finale è la creazione di un foglio di carta unico e irripetibile Per riparare le biciclette ci sono invece i meccanici di ‘Veni-vidi-bici’ coordinati da Andrea Buzzegoli. Questo progetto ha coinvolto non solo gli studenti del Machiavelli ma anche quelli di altri istituti cittadini: Puccini-Botticelli (Quartiere 3), Pirandello (Quartiere 4) Sassetti-Peruzzi e Beato Angelico (Quartiere 5).

I ragazzi delle classi che hanno aderito all’iniziativa sono stati divisi in due gruppi che si alternavano nel laboratorio pratico e nelle lezioni teoriche svolte in classe. Con la partecipazione dei professori si è sviluppato un programma adattato alle competenze e interessi delle diverse classi, in maniera tale da sviluppare nel laboratorio i temi di interesse ambientale che non erano stati approfonditi durante l’anno scolastico. Gli argomenti trattati comprendono le risorse (petrolio, acqua, energia), la raccolta differenziata, il degrado ambientale, lo sviluppo sostenibile come valore da difendere con piccole azioni quotidiane oltre che con la comunicazione e condivisione di informazioni.

Nelle lezioni pratiche i ragazzi, appunto, recuperano vecchie bici dalla depositeria comunale. Nel 2009 le bici recuperate sono state inviate in Abruzzo, quest’anno l’associazione conta di aprire questi corsi per i ragazzi di Onna, uno dei Comuni abruzzesi più duramente colpito dal terremoto. (fn)

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