Romeni multati per aver dormito sotto il Ponte Rosso

Uomini della Polizia Municipale sono intervenuti ieri, insieme al Quadrifoglio, sotto il Ponte Rosso trovando una decina di giacigli di fortuna e tre cittadini romeni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2010 20:22
Romeni multati per aver dormito sotto il Ponte Rosso

“Nessuna persecuzione contro i rom, né razzismo o discriminazione”. È quanto replica l’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi alle dichiarazioni della capogruppo perUnaltracittà Ornella De Zordo in merito a un intervento della Polizia Municipale sotto il Ponte Rosso dove si erano accampati tre cittadini rumeni. “L’Amministrazione comunale dopo i fatti della ex Osmetex che – sottolinea l’assessore – riguardano il Comune di Sesto Fiorentino e rispetto a cui il Comune di Firenze non ha avuto nessuna precedente comunicazione, si è comunque fatta carico di aiutare la Chiesa Valdese che è intervenuta a sostegno delle persone sgomberate.

Come Amministrazione abbiamo attivato interventi di aiuto nei confronti di alcune persone che hanno accettato di entrare nel circuito dei servizi sociali. Se una discriminazione c’è – aggiunge l’assessore Saccardi – è piuttosto quella di chi si preoccupa esclusivamente dei rom dimenticando che questo assessorato è impegnato in ugual modo in favore di cittadini somali, albanesi, rumeni non rom e di tutte le altre nazionalità presenti sul territorio di Firenze. Le persone bisognose di intervento, infatti, appartengono anche ad altre nazionalità anche se qualcuno non sembra accorgersene.

E non mancano molti cittadini italiani che la crisi economica ha confinato nell’ambito della marginalità”. “Le voci che oggi si ergono a tutela di 3 cittadini rom trovati dalla Polizia Municipale sotto Ponte Rosso non le abbiamo sentite quando si è trattato di dare una risposta a 240 somali rimasti senza rifugio dopo l’incendio dell’ex scuola di viale Guidoni” conclude l’assessore Saccardi. Sull’episodio interviene anche il comandante della Polizia Municipale Massimo Ancillotti che ricostruisce i fatti.

“La Polizia Municipale fiorentina è da tempo impegnata, con l’attività di due reparti operativi finalizzati, nel contrasto di fenomeni di degrado urbano. Tra questi rientra sicuramente la presenza di accampamenti, bivacchi e ricoveri di fortuna privi di ogni requisito igienico-sanitario per lo più ubicati in aree oggettivamente pericolose. Nel caso specifico, l’area sotto del Ponte Rosso è stata da sempre oggetto di frequenti e ripetuti interventi di Polizia Municipale e Quadrifoglio finalizzati allo sgombero e alla bonifica della zona utilizzata, in assenza delle più elementari condizioni di igienicità, come luogo di bivacco.

E tutto questo sempre a seguito di numerose richieste di intervento, esposti e segnalazioni di privati cittadini preoccupati sia della salute degli stessi occupanti sia del mantenimento di adeguate condizioni di salubrità dei luoghi”. Tornando al fatto di ieri, il comandante Ancillotti illustra l’intervento precisando che i vigili sono intervenuti, insieme al Quadrifoglio, sotto il Ponte Rosso trovando una decina di giacigli di fortuna e tre cittadini romeni. “Gli agenti hanno identificato i presenti e multati sulla base del regolamento di Polizia Urbana approvato dal consiglio comunale.

Poi è stata la volta degli addetti del Quadrifoglio che hanno provveduto alla bonifica dell'intera area”. Il comandante Ancillotti sottolinea quindi che è stato un intervento pienamente conforme alla legge. “In qualità di vigile urbano e di vertice burocratico del corpo di Polizia Municipale di Firenze – conclude – non posso non riservarmi di tutelare e difendere la Polizia Municipale laddove accusata di calpestare quegli stessi principi di legalità per la cui tutela il corpo esiste”.

(mf) "L’accanimento contro i senzatetto è inaccettabile chiunque sia a portarlo avanti". Ornella De Zordo commenta così i fatti di ieri mattina, quando un gruppo di cittadini romeni sono stati multati per aver bivaccato e dormito “in modo palesemente indecente con materiali vari” sotto il Ponte Rosso a Firenze. "Dai loro racconti apprendiamo che la Polizia Municipale avrebbe anche sequestrato loro i materassi e le coperte, i sacchi con gli indumenti, e altri oggetti come pentole e stoviglie.

Non solo, nel mucchio sarebbero finite anche le medicine di cui alcuni hanno bisogno, mentre i referti medici di un recentissimo ricovero si sono salvati solo perché in una borsa tenuta sempre a tracolla. Non possiamo che definire disumano un intervento di questo tipo, che in nome del decoro e della legalità lascia in mezzo ad una strada persone deboli e inermi, con la sola colpa di non avere un alloggio decente. Si tratta peraltro degli stessi rom rumeni che nel gennaio scorso furono sgomberati con simili modalità dall’area ex Osmatex a sesto Fiorentino, e che da allora hanno trascorso l’inverno all’addiaccio, vagando da un posto all’altro senza che le istituzioni abbiano saputo trovare una sistemazione.

Nel frattempo nell’area dell’Osmannoro continuano le ‘bonifiche’, ovvero gli sgomberi che ‘ripuliscono’ qualsiasi pezzo di terra abbandonata dove questi disgraziati si arrischino a metter su delle baracche. Non sappiamo come definire questa politica se non razzista e discriminatoria. Dopo numerosi appelli inascoltati a sindaci e assessori, oggi facciamo appello al neo presidente Enrico Rossi perché ricordi agli amministratori locali la legge regionale sull’immigrazione, di cui è orgoglioso il centrosinistra toscano, salvo poi calpestarne norme e principi in presenza di stranieri sgraditi.

La legge parla di diritti garantiti ai ‘regolari’ e anche agli 'irregolari' quando si tratti di soggetti vulnerabili come minori, madri, disabili… categorie ampiamente rappresentate nel popolo rom in generale, e nel gruppo degli ex Osmatex in particolare, tra cui vi sono bimbi piccolissimi e malati di TBC. La legge regionale condanna la discriminazione: come può questo principio conciliarsi con la persecuzione contro i rom attuata dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine?" “Oggi il sindaco Renzi in vena di scherzi per il primo di aprile ha detto ‘via Nardella riprendo Cioni’.

E forse non avrebbe tutti i torti. Quasi quasi ci manca lo ‘sceriffo’. Che se non altro ha tolto i lavavetri dai semafori e provò senza riuscirci a fare un regolamento contro questuanti e company. Le strade principali del centro sono di nuovo in balia di saltellanti mendicanti, di zingare e di accattoni di vario genere che importunano i turisti ed i fiorentini. Sui viali, invece, i semafori sono di nuovo ‘lottizzati’ da rom questuanti e i venditori abusivi indisturbati fanno sicuramente più affari dei commercianti.

Dobbiamo quindi constatare in primo luogo il fallimento totale delle norme del regolamento di polizia urbana, detto anche di ‘convivenza civile’. Cioni, a suo tempo stretto tra i fuochi di una maggioranza già traballante, annacquò le poche norme decenti comprese nella prima stesura di questo strumento. In secondo luogo, certifichiamo la assoluta mancanza di interventi dell’amministrazione Renzi che al di là dei concetti filosofici sulla bellezza e la primavera fiorentina niente sta facendo di concreto contro il degrado imperante.

Chiederemo comunque una relazione dettagliata in Consiglio comunale sui numeri degli interventi della polizia municipale nel corso dell’ultimo semestre 2009 e i primi tre mesi del 2010, ma avvertiamo fino d'ora che non ci faremo incantare da chiacchiere sparate in libertà per obnubilare la nostra assemblea”. Questo l’intervento della vicecapogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli. (fdr)

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