Il Pd fiorentino boccia Sesto. Fuori Palazzo Vecchio la protesta dei senza casa

La maggioranza: questione non di esclusiva competenza di un Comune. Però non se ne discute immediatamente in consiglio come chiesto da Gruppo Spini e perUnaltracittà. E fuori Palazzo Vecchio 'pigiamata' contro le politiche della giunta Renzi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2010 18:34
Il Pd fiorentino boccia Sesto. Fuori Palazzo Vecchio la protesta dei senza casa

La maggioranza di Palazzo Vecchio si esprime sugli effetti provocati dallo sgombero dell’ex Osmatex. "Immigrazione e insediamenti abusivi, non sono questioni di esclusiva competenza di un Comune. Ancora una volta ci troviamo ad un disumano scarica barile fra enti e istituzioni che hanno il dovere di affrontare percorsi preventivi e sanatorie". E' quanto hanno detto il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi, la vice capogruppo Francesca Chiavacci, la consigliera Susanna Agostini, il capogruppo Giuseppe Scola (IdV), il capogruppo Stefano Di Puccio (Gruppo misto) e Eros Cruccolini (Sinistra ecologia libertà). "E’ necessario - ha aggiunto la maggioranza - un tavolo d'area metropolitana per gestire l’aggravarsi di una situazione complessa da tempo.

Il fenomeno di insediamenti abusivi creati da cittadini stranieri, diffuso in tutto il Paese, i metodi con i quali vengono affrontati gli sgomberi, differenti fra città e città, oltre a preoccuparci ci impongono un’assunzione di responsabilità per le competenze istituzionali che ci spettano e per la posizione politica che intendiamo assumere. Le modalità e la tempistica dello sgombero avvenuto la scorsa settimana nell'area Ex Osmatex di Sesto Fiorentino è preoccupante per il contesto umano ma anche per la capacità esplosiva che simili situazioni possono provocare".

La maggioranza di Palazzo Vecchio ritiene preliminare che ogni legalizzazione di queste situazioni, la quale provoca ricadute sulle condizioni di vita di esseri umani, persone che vivono in gruppi e, o famiglie, si insediano allestendo al meglio accampamenti, che si ingrandiscono nel tempo, non possa essere pensato e risolto, come un mero sgombero. Le autorità tutte debbono altresì porsi il compito dell'individuazione di una sistemazione alternativa a tutela e garanzia di salute delle persone.

Per tutti e con particolare attenzione a bambini e disabili. "Le istituzioni, le associazioni, i movimenti e i partiti - hanno detto gli esponenti della maggioranza - hanno il dovere di valutare complessivamente le problematiche imposte dall'immigrazione. Ora più di sempre, necessita un approfondito lavoro di programmazione, di politiche di area metropolitana, di forte e innovata condivisione. A nulla servono interventi tampone o sporadici, violenti sgomberi di aree, che auspichiamo siano sospesi. A niente servono reiterate demagogie e coinvolgenti appelli di sicuritarismo.

La questione non è di parte, è terribilmente seria ed impone un’ immediata mobilitazione di istituzioni e associazioni a livello di tutta l’area metropolitana. Noi ci siamo e agiremo perché anche i nostri partiti, lavorino in questa senso a livello locale, provinciale regionale e nazionale". "Avevamo proposto che il Consiglio comunale affrontasse oggi tempestivamente la situazione venutasi a creare in seguito allo sgombero dell'Osmatex". Lo hanno affermato i capigruppo Valdo Spini e Ornella de Zordo, insieme al consigliere del Gruppo Spini per Firenze, Tommaso Grassi.

"Abbiamo appreso che altri gruppi (come il Pd) hanno chiesto di seguire l'iter normale e quindi passare prima dalla Commissione, ne prendiamo atto anche se siamo preoccupati che in questo modo la discussione sulla votazione della mozione possa avvenire troppo tardi, invece di dispiegare i suoi effetti concreti" terminano gli esponenti delle opposizioni di sinistra. Presidio in pigiama davanti a Palazzo Vecchio Ma questa mattina si è svolto anche il presidio-pigiamata in piazza della Signoria.

"Come associazioni e cittadini preoccupati dei tanti senza casa e senza tetto della nostra città, oggi siamo in pigiama di fronte al Comune per riportare l’attenzione sui dati di un’emergenza umanitaria inaccettabile in una Firenze che si dice 'culla di civiltà': più di 500 persone senza fissa dimora vivono per strada, trascinandosi da un luogo all’altro in cerca di riparo, anche in questi giorni di freddo e pioggia circa 200 richiedenti asilo, profughi da paesi in guerra o perseguitati politici, sono costretti a occupare edifici abbandonati altre decine di famiglie italiane e straniere trovano nell’occupazione abusiva l’unico modo di realizzare il loro diritto alla casa, altrimenti precluso ai più poveri in un mercato immobiliare proibitivo l’ex sanatorio Luzzi a Pratolino è occupato da anni da una comunità multietnica di cui le amministrazioni si ricordano solo per parlare di sgombero un centinaio di rom rumeni, tra cui neonati e anziani malati, sono stati buttati letteralmente in mezzo ad una strada dopo la 'bonifica' dell’area Osmatex nel comune di Sesto, senza che nessuna istituzione pubblica abbia mosso un dito per trovare loro una sistemazione" fanno sapere Fuori Binario, Mariapia Passigli, Associazione Aurora Onlus, Convergenza delle Culture, Saverio Tommasi, Ornella De Zordo, Associazione Periferie al centro, Movimento di lotta per la casa, Comunità di Base dell’Isolotto, Enzo Mazzi, Piero Colacicchi, OsservAzione, Centro di documentazione Carlo Giuliani, Alessandro Santoro, Comunità di Base delle Piagge, Cantieri Solidali, Fondazione Michelucci, perUnaltracittà, Ornella De Zordo, CPA Firenze sud, l’Altracittà, Sandro Targetti e Cristiano Lucchi. "L’amministrazione di Firenze non ha mai affrontato con impegno e in modo organico questi problemi, limitandosi a fornire qualche posto letto, riservato ai 'buoni', nelle stagioni più fredde.

Anzi, il Comune ha tolto ai 'barboni' la possibilità di avere la residenza, costringendoli automaticamente ad una vita da invisibili, senza lavoro e senza diritti. Nemmeno il freddo polare ha convinto il sindaco a rispondere ai nostri pressanti appelli per tenere aperte le stazioni di notte o far montare un tendone dove poter accogliere queste persone, come già avviene in altre città, persino quelle governate dalla destra come Roma e Milano. Si aspetta forse la morte di qualcuno per poter piangere lacrime tardive e finalmente prendersi la responsabilità di un doveroso intervento?" chiedono i promotori dell'iniziativa.

Queste, quindi, le azioni urgenti che i manifestanti hanno chiedono al sindaco e alla giunta fiorentina: firmare un'ordinanza per l'apertura notturna delle stazioni ferroviarie e mettere in atto altre forme di assistenza; attivarsi con il Prefetto per reperire edifici dismessi e inutilizzati dove possano essere accolti temporaneamente , anche di giorno, i tanti senza dimora della città; ripristinare la possibilità di assegnare la residenza presso le associazioni. Infine chiedono anche di cessare ogni sgombero che non preveda per gli occupanti soluzioni alternative adeguate e concordate e di accelerare la creazione di una struttura per i richiedenti asilo e, per Firenze, "una vera politica di solidarietà, accoglienza e convivenza civile, che non calpesti nessun diritto in nome della legalità". Nell'immagine, d'archivio, uno sfollato del rogo nell'ex scuola di viale Guidoni.

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