Medu, Comunità di Base e SeL biasimano l'iniziativa

Medu ha chiesto un colloquio con il sindaco di Sesto Fiorentino per collaborare ad una soluzione dell'emergenza in corso. al Centro Sociale Il Pozzo è possibile portare abiti pesanti e coperte.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2010 13:48
Medu, Comunità di Base e SeL biasimano l'iniziativa

"Il sindaco di Sesto Fiorentino con la 'complicità' del questore di Firenze si è reso responsabile di un atto grave, lo sgombero dell’insediamento all’Osmannoro. Il primo cittadino di Sesto non può assumere una iniziativa del genere non tenendo minimamente conto di dover in qualche modo programmare e condividere la decisione anche con gli altri comuni e l’associazionismo". Così Eros Cruccolini, consigliere comunale a Firenze. "Ci sembra veramente assurda la motivazione addotta per lo sgombero - continua Cruccolini -, ovvero la necessità di restituire il luogo occupato alla proprietà, soprattutto considerando il periodo invernale.

Come pure è assurdo che si continui a utilizzare la modalità delle ruspe mandate di primo mattino, modalità che non tiene minimamente in considerazione quelli che sono i cosiddetti diritti umani". "In questa vicenda il sindaco di Sesto Fiorentino - aggiunge il consigliere comunale - non ha dato certo prova di responsabilità e il questore è stato suo 'complice' per aver eseguito lo sgombero senza aver informato in tempi recenti il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, luogo dove solitamente vengono programmati questi interventi in modo da considerare, come ha sottolineato il Prefetto di Firenze Andrea De Martino, le possibili soluzioni alternative per le persone sgomberate.

Il sindaco di Sesto deve capire che queste persone rimarranno nel suo comune e non saranno ridistribuite con azioni di forza, come lui pensava, su un territorio più ampio. Per quanto riguarda il questore, si è reso responsabile di una grave situazione di ordine pubblico, lui che ne dovrebbe essere il tutore. Senza dimenticare che la notizia diffusa dal sindaco e dal questore in merito al reperimento di soluzioni alternative per tutte le persone sgomberate non corrisponde al vero. L’ex parlamentare Mercedes Frias è stata ieri sera e questa mattina sul luogo dello sgombero e vi ha trovato 28 donne, una decina di anziani tra cui un disabile in carrozzina, alcuni bambini di cui uno di appena 20 giorni.

Persone che sono state lasciate senza coperte, cibo caldo e alcun tipo di aiuto. Solo stamani le pubbliche assistenze di Firenze e Scandicci hanno portato loro generi di conforto e coperte". Come Sinistra, ecologia e libertà "facciamo un appello al Prefetto di Firenze perché ribadisca la linea che ha sempre adottato, ovvero che questo tipo di decisione vengono assunte all’interno del Comitato per l’ordine pubblico. L’area fiorentina non vuole, per responsabilità del sindaco di Sesto e del questore di Firenze, essere additata dall’opinione pubblica come un territorio non solidale dopo che ha dimostrato, pur nella difficoltà di affrontare situazioni di questo tipo, impegno a individuare le soluzioni.

Auspichiamo per il futuro un impegno vero e serio per il rispetto dei diritti umani, non soltanto una considerazione che si limita alle parole nelle occasioni di circostanza. Infine voglio ringraziare i medici per i diritti umani che sono stati presenti sul posto dando la loro assistenza alle persone sgomberate". (mf) La presenza di Medu nell'area ex-Osmatex Continua la presenza degli operatori di Medu e della Pubblica Assistenza presso l'area Ex-Osmatex dell'Osmannoro dove venerdì è avvenuto lo sgombero di un campo Rom dove erano presenti più di cento persone. "La situazione permane stazionaria - si legge in un comunicato di Medu - con la presenza di circa 40 persone, prive di ogni riparo; preoccupa in modo particolare la presenza di tre minori, diversi anziani, un portatore di handicap e almeno tre persone affette da patologie croniche.

Per i tre minori e relative mamme è stato rintracciato un alloggio per questa notte presso la parrocchia di Sesto Fiorentino; la Pubblica Assistenza si sta attivando nel frattempo per fornire i pasti serali". Medu ha chiesto un colloquio con il sindaco di Sesto Fiorentino per collaborare ad una soluzione dell'emergenza in corso. Medu ritiene di estrema gravità quanto accaduto cioè l'attuazione dello sgombero senza la prospettiva di una soluzione né a lungo né a brevissimo termine. "Riteniamo che i diritti umani fondamentali ed in particolare il diritto alla salute debbano essere garantiti a tutti a prescindere da ogni questione legale ed amministrativa" conclude la nota stampa. Il biasimo della Comunità di Base delle Piagge "Mentre Comune e istituzioni cittadine non rispondono fino in fondo all’emergenza freddo, nella 'solita' periferia, 'altre' istituzioni creano situazioni di disagio e di emergenza a cui stanno cercando di riparare associazioni e gruppi di volontari.

Un dettaglio che può spiegare questa apparente contraddizione è l’etnia rom a cui appartiene il gruppo delle persone allontanate". La Comunità di Base delle Piagge e Cantieri Solidali, Laboratorio Politico della Comunità, denunciano e condannano l’accaduto e chiedono a tutti i cittadini sensibili di manifestare la loro indignazione per l’ennesimo atto di intolleranza e di contribuire alla mobilitazione per fornire assistenza alle persone in stato di bisogno. In questi giorni, al Centro Sociale Il Pozzo, via Lombardia 1P, è possibile portare abiti pesanti e coperte ed avere maggiori informazioni su come organizzare gli intereventi di sostegno.

la Giornata Mondiale dei Migranti In occasione della Giornata Mondiale dei Migranti oggi, domenica 17 gennaio, la Comunità di Sant’Egidio promuove a Firenze un momento di incontro e preghiera, alle 17:30, nei locali della chiesa di San Tommaso, in via della Pergola 8, per sostenere la conoscenza e la convivenza pacifica tra cittadini italiani e cittadini stranieri. La Comunità di Sant’Egidio propone: "Che sia attribuita la cittadinanza, al momento della nascita, al bambino nato in Italia da genitori stranieri già regolarmente soggiornanti, i quali mostrino in concreto di volersi inserire nella società italiana; che al positivo inserimento del minore nel nostro Paese, anche se nato all’estero, corrispondano adeguate modalità di attribuzione della cittadinanza, già prima del compimento della maggiore età, rendendo altresì disponibili procedure opportunamente agevolate di naturalizzazione nei primi anni dell’età adulta per coloro che siano comunque giunti durante la minore età in Italia; che a coloro che diventano cittadini non venga anacronisticamente imposta la rinuncia alla cittadinanza di origine, salva la ricorrenza di imperiose, specifiche ed eccezionali esigenze di politica estera e di interesse nazionale; che ai giovani vissuti in Italia sin dalla tenera età, ma già divenuti maggiorenni sotto il vigore della legge n.91/1992, sia transitoriamente consentito di valersi delle nuove regole di acquisto della cittadinanza durante la minore età".

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