Sgomberi: Firenze è razzista, o solo ignorante?

I nomadi sono un problema nella misura in cui per decenni la città è stata priva di una qualche politica di integrazione abitativa. E non è un rimendio accettabile il tentativo di cacciare da Firenze popolazione con passaporto UE

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2010 15:07
Sgomberi: Firenze è razzista, o solo ignorante?

di Montecristo Trenta anni fa la UE dichiarò Firenze Capitale Europea della Cultura, ma a giudicare da quello che stiamo combinando in questi giorni c'è da temere che da Bruxelles potrebbero venire a ritirarci il titolo e forse pure a sanzionarci per una condotta amministrativa che viola palesemente i diritti umani. Perché la vicenda degli sfratti dagli edifici occupati è ingiustificabile giuridicamente e pericolosamente qualificabile sul piano ideologico. E anche se sui giornali proviamo a nasconderci dietro l'appellativo di “zingari” attribuito agli sfrattati, legalmente si tratta di cittadini romeni e dunque con passaporto comunitario.

Gente a cui, nei paesi civili d'Europa, da anni sarebbe già stato offerto un alloggio pubblico in edilizia popolare. Come ben possono constatare tutti i fiorentini che varcano i confini nazionali per vacanza, o lavoro. Si potrà anche affermare, come fa il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi lunedì scorso, che lo sgombero dell'ex Ospedale Luzzi viene disposto in considerazione delle condizioni di inadeguatezza e pericolo della struttura. Ma perché proprio ora, mentre durante la notte la temperatura permane sotto lo 0° termico? Di conseguenza la decisione sembra appositamente presa in questo periodo dell'anno proprio per scoraggiare gli occupanti dal permanere all'addiaccio sul territorio provinciale. Non a caso anche per gli sgomberati dell’ex area Osmatex di Sesto Fiorentino a distanza di giorni nessuno si è ancora mosso concretamente per trovare un alloggio sostitutivo.

Come se si tenesse una simile condotta nella deliberata speranza di indurre in questi individui a sentirsi indesiderati a Firenze. Ma siamo sicuri che la nostra città possa permettersi tanto? Passi per il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi , che si difende dalle accuse ricordando la sua estraneità alla vicenda. Il suo atteggiamento, in stile più nazionale che socialista, è forse indotto da dichiarazioni palesemente xenofobe come quella del leghista Tarducci, che a Campi Bisenzio ha il coraggio di minacciare: “Se entro domani il parcheggio dell'ex piazza del mercato non verrà sgomberato scenderemo in piazza”. Ma il giovane Matteo Renzi, erede del sindaco Giorgio La Pira, non ha paura che in questi giorni di tournée USA qualche interlocutore americano possa chiedergli se è vero che a Firenze, di notte, i bambini rischiano di morire assiderati? Perché la verità è che sino ad oggi le uniche istituzinoi che si sono mosse in soccorso degli sfrattati dell’ex area Osmatex sono le chiese Valdesi, che hanno alloggiato la povera gente sulle panche dei propri templi.

Con buona pace della carità cristiana del nuovo Arcivescovo Giuseppe Betori, che per ora, pare essere venuto a Firenze sopratutto per sfrattare quell'estremista di Alessandro Santoro. Lui sì, se fosse ancora un parroco di Firenze, siamo pronti a scommettere che qualcosa avrebbe combinato, almeno per salvare la dignità di questa disgraziata città.

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